Connubio (fenomeno sociale)
Il connubio (dal latino conubium) è il termine che indica il legame tra gruppi sociali originariamente separati tra loro attraverso il matrimonio, ad esempio tra nobili e popolani socialmente ascesi. Il connubio "aperto" o il circolo matrimoniale "aperto" (esogamia) è considerato un importante indicatore di avvicinamento e di riconoscimento reciproco di entrambi i gruppi (uguaglianza). In relazione alle singole famiglie, è considerato un metro di valutazione della posizione sociale di una famiglia[1].
Ad esempio, la politica matrimoniale dei Fugger con un connubio esclusivamente nobiliare antico è quindi vista come una base centrale del loro avanzamento sociale[2].
Al contrario, il cosiddetto connubio "chiuso" o il circolo matrimoniale "chiuso" (endogamia), cioè i matrimoni solo all'interno dello stesso gruppo sociale, serve a distinguersi dagli altri gruppi (che non sono considerati uguali): «La classe nobiliare, che si distingueva per la priorità dei diritti e dei doveri rispetto al popolo, prima ai contadini e, a partire dall'Alto Medioevo, anche ai cittadini, il cui status era ereditario e quindi mirava sempre a chiudersi al popolo attraverso un connubio chiuso»[3].
Note
modifica- ^ Cord Ulrichs: Vom Lehnhof zur Reichsritterschaft. Strukturen des fränkischen Niederadels am Übergang vom späten Mittelalter zur frühen Neuzeit. Steiner, Stuttgart 1997, ISBN 3-515-07109-1, S. 133–134: „Einige Bemerkungen über das Konnubium“.
- ^ Martha Schad: Die Frauen des Hauses Fugger von der Lilie (15.–17. Jahrhundert). Augsburg – Ortenburg – Trient. Mohr, Tübingen 1989, ISBN 3-16-545478-7, S. 22–24: „Konnubium mit dem höheren süddeutschen und österreichischen Adel“.
- ^ Werner Conze, Christian Meier: Art. Adel, Aristokratie. In: Otto Brunner, Werner Conze, Reinhart Koselleck (Hg.): Geschichtliche Grundbegriffe. Historisches Lexikon zur politisch-sozialen Sprache in Deutschland, Bd. 1, Stuttgart 1972, S. 1–48, hier S. 1.