Cima Gogna
Cima Gogna (Žima Gògna in dialetto locale) è una frazione del comune di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno. È l'unica frazione del comune a trovarsi fuori dalla Val d'Ansiei, sorgendo presso la confluenza con la valle del Piave.
Cima Gogna frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Provincia | Belluno |
Comune | Auronzo di Cadore |
Territorio | |
Coordinate | 46°30′55″N 12°27′50″E |
Altitudine | 796 m s.l.m. |
Abitanti | 45 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 32041 |
Prefisso | 0435 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Storia
modificaLa storia della località è assai antica. Sin dal Rinascimento si è dibattuto molto attorno alle leggende locali, secondo le quali qui sorgeva un'importantissima città, la prima del Cadore; era originariamente chiamata Euganea, probabilmente perché fondata da profughi euganei, quindi Agònia (da cui il toponimo attuale). La tradizione ha però un fondo di verità: i reperti provano infatti che già nel VI secolo a.C. e per tutta l'epoca romana vi sorgeva un centro di una certa importanza. Seguendo ancora il mito, la città, difesa da un castello presso la località Treponti in comune di Auronzo, fu assediata e distrutta dagli Unni di Attila, cancellandone completamente ogni traccia. È possibile che i sopravvissuti si siano rifugiati in altre zone limitrofe come la Val Pesarina, Sauris ed altri verso Zoppè di Cadore.
Oggi sono stati recuperati diversi reperti, due chiavi protostoriche in ferro di tipologia alpino-retica, una simile se non identica a quelle conservate nel museo di Sanzeno in Val di Non[1], un corredo in ferro composto da lancia spada e ascia, alcune monete romane imperiali.
Presso questa località, negli anni '40 sono state costruite alcune opere difensive appartenenti allo sbarramento Cima Gogna nel XVI settore di copertura Cadore - Carnia del vallo alpino.[2]
Note
modifica- ^ Page 1
- ^ Alessandro Bernasconi, Giovanni Muran, Il testimone di cemento - Le fortificazioni del "Vallo Alpino Littorio" in Cadore, Carnia e Tarvisiano, Udine, editore La Nuova Base Editrice, maggio 2009, pp. 498 pagine + CD con allegati storici e tecnici, ISBN 86-329-0394-2.