Chiesa di San Quintino (Parma)

edificio religioso di Parma

La chiesa di San Quintino, nota anche come santuario della Beata Vergine dell'Aiuto,[1] è un luogo di culto cattolico dalle forme manieriste, situato in strada XXII Luglio 21 a Parma, in provincia e diocesi di Parma.

Chiesa di San Quintino
Santuario della Beata Vergine dell'Aiuto
Facciata
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàParma
Indirizzostrada XXII Luglio 21
Coordinate44°47′56.31″N 10°19′52″E
Religionecattolica di rito romano
Titolaresan Quintino
Diocesi Parma
ArchitettoGiambattista Fornovo
Stile architettonicomanierista
Inizio costruzione1560
CompletamentoXVII secolo

La chiesa di San Quintino deriva da un antico oratorio fondato fuori le mura orientali di Parma da una nobile famiglia longobarda, i Bergonzi, famiglia di ampi possedimenti, che dotò l'oratorio di alcune case e un mulino posto sul canale maggiore.

Verso l'833 gli edifici passarono all'arcidiacono e all'arciprete della cattedrale, poi al Capitolo della cattedrale: sotto l'episcopato di Bernardo degli Uberti (XII secolo) l'oratorio e gli edifici attigui vennero convertiti in monastero di religiose benedettine sotto la giurisdizione del capitolo cattedrale.

La chiesa è stata più volte trasformata e non conserva più nessuno elemento del IX secolo e solo pochi del XII secolo. Nella sua attuale compagine, l'edificio risale al 1560 circa e si deve a un rifacimento su progetto di Giovanni Battista Fornovo.

Il monastero, che nel 1767 ospitava 40 monache, 25 converse, 9 educande e 9 inservienti e ammetteva solo religiose di condizione signorile, venne soppresso nel 1810.

Descrizione

modifica

L'edificio è a navata unica, con quattro cappelle per lato.

Conserva gli stalli intarsiati del coro delle monache, commissionati nel 1512 dall'abbadessa Giovanna Sanvitale a Marcantonio Zucchi di Torrechiara; affreschi di Filippo Maria Galletti e Cecrope Barilli; dipinti di Jan Sons, Giacomo Boni e Walter Madoi.

Nel 1811 vi venne trasferita l'immagine della Madonna dell'Aiuto, scoperta nel 1723 su una parete della chiesa di San Cristoforo e oggetto di grande devozione.

Vi è sepolto il pittore Pietro Melchiorre Ferrari.

La terza cappella a sinistra è dedicata alla beata Orsolina Veneri, della quale custodisce il corpo sotto l'altare. L'ancona è opera di Benigno Bossi e ritrae la beata nell'atto di esortare l'antipapa Clemente VII all'unità della chiesa. Altare e tabernacolo, ancona e cimasa sono opera dell'intagliatore Ignazio Marchetti. La decorazione pittorica fu completata nel 1887 con due dipinti di Cecrope Barilli e con l'affresco della volta[2].

  1. ^ Santuari mariani della diocesi di Parma, su santuarimariani.org. URL consultato il 20 agosto 2023.
  2. ^ Mendogni.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN236603680 · GND (DE7654411-4