Chiesa di San Martino (Pontorme)
La chiesa di San Martino si trova a Pontorme, frazione del comune di Empoli, in provincia di Firenze, arcidiocesi della medesima città.
Chiesa di San Martino | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Pontorme (Empoli) |
Coordinate | 43°43′27.52″N 10°57′53.29″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Martino di Tours |
Arcidiocesi | Firenze |
Consacrazione | esistente nel 1192 |
Stile architettonico | romanico |
Storia
modificaLa chiesa di San Martino è situata all'esterno delle mura di Pontorme e probabilmente fu fondata prima del Mille, come suggerirebbero alcuni reperti altomedievali rimasti. Le prime testimonianze documentarie risalgono alla fine del XII secolo, quando appare citata in una bolla di papa Lucio III nel 1183, come dipendente dalla badia di Spugna, e in un'altra di papa Celestino III del 1192, come suffraganea della pieve di Sant'Andrea di Empoli. Pochi anni dopo, nel 1197, all'interno della chiesa fu firmato un trattato di pace.
Nel 1258 il papa Alessandro IV la confermò alla pieve di Empoli e da allora fino ai primi del XIV secolo la chiesa visse un periodo di notevole ricchezza economica, anche grazie a diversi lasciti testamentari. Nel 1390 e nel 1455 la chiesa fu arricchita da due nuovi altari; negli statuti comunali del 1445 ci sono varie norme che regolano la viabilità e l'uso dello spazio intorno a essa.
Dal Trecento il patronato spettava alla famiglia Frescobaldi, come testimonia lo stemma in facciata, che nel 1610 finanziò una serie di lavori alla chiesa: furono aumentate le aperture nella facciata, chiuse le monofore e, all'interno, intonacate le pareti e modificati gli altari. Accanto alla chiesa, nel 1727, fu costruito l'oratorio del Rosario.
A causa della vicinanza con il fiume Arno la chiesa era spesso soggetta ad allagamenti e, dopo una serie di inondazioni, nel 1771 furono rifatte le fondamenta e la tettoia, mentre nel 1880 si dovette rialzare il pavimento.
Nel 1927, sotto la guida dell'architetto Ezio Cerpi, la chiesa è stata riportata a un rigoroso stile romanico.
Descrizione
modificaLa chiesa di San Martino consiste in un edificio ad aula unica rettangolare coperta a tetto e conclusa da un'abside. Sono chiaramente visibili due fasi nella costruzione dell'edificio: una più antica dominata dall'uso della pietra serena e una più recente con l'uso del mattone.
Esterno
modificaLa facciata è a capanna ed è coronata da mattoni disposti a dente di sega. Il basamento è in pietra arenaria con inserimenti marmorei e al centro è aperta dal portale architravato con lunetta in cotto, arco estradossato e ghiera con decorazione a zig-zag. Sulla falda destra è impostato il campanile a vela biforo in mattoni; alla base del campanile si trova un mattone con una rara decorazione a zig-zag con losanga inserita in un cerchio.
La fiancata settentrionale, non è completamente visibile e nel basamento si trova inserito un frammento in marmo scolpito a intrecci da mettere in relazione con un altro simile murato vicino all'altare e facenti parte di un arredo oggi disperso.
La tribuna mostra il volume cilindrico dell'abside sopra la quale si apre un piccolo occhio. A sinistra si possono facilmente notare le tracce di aperture oggi tamponate.
Interno
modificaL'interno è stato ripristinato in stile nel 1927 e si caratterizza per i diversi materiali impiegati. Le pareti laterali hanno il paramento murario in bozze di calcare disposte a filaretto e stuccate con cemento; vi si aprono delle strette monofore. La tribuna e la controfacciata hanno un paramento murario di maggior qualità, simile a quello esterno.
Vi si trovano notevoli opere d'arte: le due piccole tavole di Giovanni Toscani che rappresentano Santi (Sant'Antonio abate, San Michele arcangelo, San Martino, San Gregorio, San Lorenzo) e Sante (Sant'Agata, Sant'Apollonia, Santa Lucia, Santa Caterina d'Alessandria[1]), databile al 1410 - 1415 circa, facenti parte di un trittico commissionato dai Frescobaldi, come indicaa la stemma della famiglia intagliato sul retro delle tavole, e probabilmente già collocato all'altare maggiore. Il trittico aveva probabilmente al centro la scultura in terracotta dipinta, anch'essa in loco, rappresentante la Madonna col Bambino, già attribuita a Michele da Firenze o a Filippo Brunelleschi e più recentemente a Donatello, della quale sono sconosciute le circostanze della commissione e l'identità del committente.[2]
In chiesa è anche un affresco quattrocentesco attribuito a Pier Francesco Fiorentino, con i Santi Sebastiano e Rocco.
Note
modifica- ^ Francesco Suppa, Giovanni di Francesco Toscani, Sant'Antonio abate, San Michele arcangelo, San Martino, San Gregorio, San Lorenzo; Sant'Agata, Sant'Apollonia, Santa Lucia, Santa Caterina d'Alessandria, in Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento, catalogo di mostra a cura di Silvia de Luca, Andrea de Marchi, Francesco Suppa, Firenze 2024, pagg. 148 - 150.
- ^ Silvia de Luca, Continuità e innovazione nell'arte del Quattrocento ad Empoli, in Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento, catalogo di mostra a cura di Silvia de Luca, Andrea de Marchi, Francesco Suppa, Firenze 2024, pag. 20.
Bibliografia
modifica- Giovanni Lami, Sanctae Ecclesiae Florentinae Monumenta, Firenze, Tipografia Salutati, 1758.
- I. Camici, Cosimo della Rena, Serie cronologica diplomatica degli antichi Duchi e Marchesi di Toscana, Firenze, Tipografia Marzi, 1764.
- Ildefonso da San Luigi, Delizie degli eruditi toscani, Firenze, Tipografia Cambiagi, 1770-1779.
- Ferdinando Morozzi, Istoria della Badia di S.Salvatore di Spugna, Firenze, Tipografia Cambiagi, 1775.
- Emanuele Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico del Granducato di Toscana, Firenze, 1833-1846.
- Luigi Santoni, Raccolta di notizie storiche riguardanti le chiese dell'Arci Diogesi di Firenze, Firenze, Tipografia Arcivescovile, 1847.
- Emanuele Repetti, Dizionario corografico-universale dell'Italia sistematicamente suddiviso secondo l'attuale partizione politica d'ogni singolo stato italiano, Milano, Editore Civelli, 1855.
- Attilio Zuccagni-Orlandini, Indicatore topografico della Toscana Granducale, Firenze, Tipografia Polverini, 1857.
- Luigi Lazzeri, Storia di Empoli con note e biografie dei più illustri cittadini empolesi, Firenze, Tipografia Monti, 1873.
- Cesare Paoli, Il Libro di Montaperti (MCCLX), Firenze, Viesseux, 1889.
- Luigi del Moro, Atti per la conservazione dei monumenti della Toscana compiuti dal 1 luglio 1893 al 30 giugno 1894. relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione, Firenze, Tipografia Minori corrigendi, 1895.
- Luigi del Moro, Atti per la conservazione dei monumenti della Toscana compiuti dal 1 luglio 1894 al 30 giugno 1895. relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione, Firenze, Tipografia Minori corrigendi, 1896.
- Gennaro Bucchi, Guida di Empoli, illustrata, Firenze, Tipografia Domenicana, 1916.
- Pietro Guidi, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1274-1280, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1932.
- Pietro Guidi, Martino Giusti, Rationes Decimarum Italiae. Tuscia. Le decime degli anni 1295-1304, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.
- Enrico Fiumi, La demografia fiorentina nelle pagine di Giovanni Villani, Firenze, Archivio Storico Italiano, 1950.
- Luigi Rigoli, Castello di Pontorme, Empoli, ATPE, 1963.
- Carlo Celso Calzolai, La Chiesa Fiorentina, Firenze, Tipografia Commerciale Fiorentina, 1970.
- Riccardo Francovich, I castelli del contado fiorentino nei secoli XII e XIII, Firenze, Edizioni CLUSF, 1973.
- Renato Stopani, Il contado fiorentino nella seconda metà del Duecento, Firenze, Salimbeni, 1979.
- AA. VV., Toscana paese per paese, Firenze, Bonechi, 1980.
- Vittorio Cirri, Giulio Villani, La Chiesa Fiorentina. Storia Arte Vita pastorale, Firenze, LEF, 1993.
- AA. VV., Chiese romaniche della Valdelsa. I territori della via Francigena tra Firenze, Lucca e Volterra, Empoli, Editori dell'Acero, 1995, ISBN 88-86975-18-X.
- Marco Frati, Chiesa romaniche della campagna fiorentina. Pievi, abbazie e chiese rurali tra l'Arno e il Chianti, Empoli, Editori dell'Acero, 1997, ISBN 88-86975-10-4.
- AA. VV., Firenze, Milano, Touring Club Italiano, 2001, ISBN 88-365-1932-6.
- Rosanna Caterina Proto Pisani, Empoli, il Valdarno inferiore e la Valdelsa fiorentina, Milano, Mondadori, 1999, ISBN 88-04-46788-6.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Martino
Collegamenti esterni
modifica- Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.