Cecco da Pesaro
Cecco da Pesaro, noto anche come Francesco Zanferdini (Pesaro, 1270 circa – Montegranaro, 5 agosto 1350), è stato un religioso italiano. Terziario francescano, il suo culto come beato è stato confermato da papa Pio IX nel 1859.
Beato Cecco da Pesaro | |
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Ritratto di Cecco realizzato da Girolamo Nardini | |
Religioso | |
Nascita | Pesaro, 1270 circa |
Morte | Montegranaro, 5 agosto 1350 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Beatificazione | 1859 da papa Pio IX |
Biografia
modificaNato a Pesaro in una famiglia benestante, perse presto i genitori e, aggregatosi al terz'ordine francescano, distribuì tutte le sue ricchezze ai poveri e si ritirò a vita eremitica a Montegranaro. Tornato nella sua terra di origine, fondò la chiesa di Santa Maria del Ponte presso Fano e poi un convento sul colle Accio, dove trascorse gran parte del resto della sua vita dedicandosi alla penitenza e alle opere di carità.[1]
Dopo un pellegrinaggio ad Assisi in occasione del giubileo della Porziuncola, nel 1347 fondò a Pesaro con la sua concittadina Michelina, anch'ella terziaria francescana, la scola (confraternita) della Santissima Annunziata, i cui membri si dedicavano alla cura infermi e alla sepoltura dei morti.[1]
Trascorse i suoi ultimi giorni di vita nell'eremo di Montegranaro, dove morì in fama di santità.[1]
Il culto
modificaPoco dopo la morte, il suo corpo venne traslato a Pesaro, in duomo, e sepolto sotto l'altare maggiore. La salma fu poi collocata nella cappella delle beate.[1]
Papa Pio IX, con decreto del 31 marzo 1859, ne confermò il culto con il titolo di beato.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 5 agosto.[3]
Note
modificaBibliografia
modifica- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, LEV, 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano, 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Roma, Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, 1961-1969.