Carmine Mancuso
Carmine Mancuso (Palermo, 14 aprile 1948) è un politico e poliziotto italiano.
Carmine Mancuso | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 23 aprile 1992 – 8 maggio 1996 |
Legislatura | XI, XII |
Gruppo parlamentare | XI-XII: Verdi La Rete XII: Forza Italia |
Coalizione | XII Progressisti |
Circoscrizione | Sicilia |
Collegio | Palermo I |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Città tua (2001) In precedenza: La Rete (1991-1995) FI (1995-1996) |
Titolo di studio | Diploma di scuola media superiore |
Professione | Ispettore capo della Polizia di Stato |
Carmine Mancuso | |
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Nascita | Palermo, 14 aprile 1948 |
Etnia | Italiano |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Polizia di Stato |
Specialità | Antimafia |
Grado | Ispettore capo della Polizia di Stato |
Altre cariche | Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana Senatore della Repubblica Italiana |
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Biografia
modificaIl padre, Lenin Mancuso, era un maresciallo della Polizia e venne assassinato dalla mafia nel 1979 insieme al giudice Cesare Terranova, che scortava. Questo episodio portò Carmine a schierarsi veementemente contro la malavita, entrando anche lui in Polizia, dove diviene ispettore capo.
Negli anni '80 è tra i promotori del "Coordinamento antimafia" di Palermo; nel 1991 è fra i fondatori del partito "La Rete" insieme a Leoluca Orlando e Nando dalla Chiesa.
Con la Rete nel 1991 è eletto deputato all'Assemblea Regionale Siciliana[1] e poi nel 1992 diviene senatore della repubblica e vicepresidente del Gruppo Verdi - La Rete.
Nel 1992 in un'intervista all'Espresso denuncia l'esistenza di logge massoniche che sostengono le banche:
«Prenda le grandi banche di Londra, come la Barclays, i Lloyds e la Lazard Freres o Warburg e Co. Ognuna di esse possiede una loggia esclusiva. Vuole qualche esempio? Dietro i Lloyds c’è la loggia Black Horse di Lombard Street 4155. Dietro la Banca d’Inghilterra c’è la loggia n. 263. A Manhattan la situazione è identica perlomeno per quanto concerne le grandi banche come la Chase Manhattan, JPMorgan, Salomon Brothers, Citicorp e Goldman Sachs»
Nel 1994 viene rieletto al Senato per la coalizione dei "Progressisti" in quota "La Rete", ma alla fine del 1995 aderisce a Forza Italia, pur "considerando se stesso ancora un uomo di sinistra".[2] Nel 1996 è pronta la sua candidatura per Forza Italia al Senato, ma vengono smarriti i documenti, e scadono i termini per la presentazione.
Nel 1998 è stato condannato dal Tribunale di Palermo per diffamazione aggravata nei confronti di Bruno Contrada, in relazione a sue dichiarazioni in un programma televisivo del 1993[senza fonte].
Nel 2001 si candida a sindaco di Palermo a capo di una lista civica denominata "Città tua", raccogliendo circa il 2%.[3]
Note
modifica- ^ Assemblea Regionale Siciliana - Profilo Deputato Mancuso Carmine.
- ^ Carmine Mancuso passa dalla Rete a Forza Italia, in Corriere della Sera, 14 dicembre 1995, p. 4. URL consultato l'8 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
- ^ Home Page.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Carmine Mancuso, su Senato.it - XII legislatura, Parlamento italiano.
- Carmine Mancuso, su ars.sicilia.it, Assemblea regionale siciliana.
Controllo di autorità | SBN PALV079152 |
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