Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (duchessa)

duchessa tedesca

Carlotta Giorgina Luisa Federica di Meclemburgo-Strelitz (Hannover, 17 novembre 1769Hildburghausen, 14 maggio 1818) è stata una duchessa tedesca.

Carlotta Giorgina di Meclemburgo-Strelitz
Ritratto della duchessa Carlotta attribuito a Carl August Kessler
Duchessa consorte di Sassonia-Hildburghausen
In carica3 settembre 1785 –
14 maggio 1818
PredecessoreErnestina Augusta di Sassonia-Weimar
Successoretitolo abolito
Nome completo(DE) Charlotte Georgine Luise Friederike
Altri titoliDuchessa di Meclemburgo-Strelitz
NascitaHannover, 17 novembre 1769
MorteHildburghausen, 14 maggio 1818
DinastiaMeclemburgo-Strelitz
Sassonia-Hildburghausen
PadreCarlo II di Meclemburgo-Strelitz
MadreFederica d'Assia-Darmstadt
Consorte diFederico di Sassonia-Hildburghausen
FigliGiuseppe Giorgio
Caterina Carlotta
Carlotta Augusta
Giuseppe
Luisa Federica
Teresa
Luisa
Francesco Federico
Giorgio
Federico
Massimiliano
Edoardo
ReligioneLuteranesimo

Biografia

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Era la primogenita di Carlo II, Granduca di Meclemburgo-Strelitz, e della prima moglie Federica Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt, figlia del Principe Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt. Insieme alle sue sorelle Luisa, Federica e Teresa, Carlotta fu considerata una delle più belle donne del suo tempo. Jean Paul Friedrich Richter dedicò il suo romanzo Il Titano alle quattro belle e nobili sorelle assise su un trono.

Infanzia e giovinezza

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Carlotta crebbe ad Hannover, dove il padre era governatore per conto del cognato, Re Giorgio III di Gran Bretagna, che risiedeva a Londra. all'età di dodici anni, perse la madre, ed il padre si risposò nel 1784 con una delle sue cognate Carlotta. La matrigna si prese cura della nipote, insieme a Magdalena di Wolzogen. Alla morte di Carlotta, avvenuta nel 1785, il padre diede le dimissioni dall'incarico di governatore, e si trasferì con i suoi figli a Darmstadt, dove le sorelle ed i fratelli di Carlotta vennero cresciuti dalla loro nonna materna, Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg. Carlotta però non li seguì, essendosi già trasferita ad Hildburghausen.

Duchessa di Sassonia-Hildburghausen

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Carlotta di Sassonia-Hildburghausen (1769-1818), pastello di Johann Philipp Bach, ca.1790

Carlotta venne data in sposa al Duca Duca Federico di Sassonia-Hildburghausen. Con il matrimonio quindi, celebrato a Hildburghausen il 3 settembre 1785[1], Carlotta divenne duchessa consorte di Sassonia-Hildburghausen, sebbene il marito rimanesse sottosposto, sino al 1787 sotto la reggenza del pro-prozio Giuseppe Federico di Sassonia-Hildburghausen. Si trattò di un'unione infelice. Carlotta era più intelligente del marito, che iniziò ad ingnorarla. Inoltre essi furono assillati da problemi familiari. Il ducato era stato infatti portato alla rovina dalle disastrose politiche condotte dai predecessori di Federico, e sino al 1806 dovette essere sottoposto ad amministrazione controllata dell'Impero. Sino a quel momento, il Duca e la Duchessa furono autorizzati a ricevere solo una ridotta Lista Civile. Il padre ed i due fratelli di Carlotta trascorsero lunghi periodi con lei ad Hildburghausen. Carlo nel 1787 si stabilì nella città divenendo presidente della Commissione Imperiale di Credito. Nel 1792, la nonna e le sorelle della Duchessa, si rifugiarno, di fronte all'avanzare delle truppe francesi, da Darmstadt ad Hildburghausen. In questa occazione Maria Luisa si accorse che il Duca "... di tutti i suoi doveri, adempie con zelo solo quelli coniugali. Carlotta, che non ha mai amato quest'uomo, è sempre incinta." Nel 1793, Maria Luisa abbandonò infine Hildburghausen tornando a Darmstadt, da cui mosse con le nipoti a Francoforte sul Meno, dove venne organizzato il primo incontro tra Luisa ed il suo futuro marito, Federico Guglielmo. Carlotta mantenne intimi ed amorevoli rapporti con la sorella Federica ed i suoi parenti a Strelitz. Nel 1803 e nel 1805, i sovrani di Prussia visitarono Hildburghausen. In tali occasioni, i commissari della commissione di credito, autorizzarono i Duchi a rinnovare parte del proprio arredamento. Il 9 ottobre 1806, Carlotta stava visitando Luisa, insieme a sua sorella Teresa, nel quartier generale prussiano di Erfurt, quando Re Federico Guglielmo III di prussia, dichiarò guerra a Napoleone. Luisa aveva aiutato a stendere la bozza della relativa dichiarazione.

 
Duchessa Charlotta di Sassonia-Hildburghausen, dipinto di Heinrich Vogel, c. 1815

Christian Truchseß von Wetzhausen zu Bettenburg fu amico dei Duchi e padrino di uno dei loro figli, Edoardo. Dopo una visita fattagli da Carlotta con la figlia Teresa, all'epoca Principessa Ereditaria di Baviera, nel suo Castello di Bettenburg in Franconia, egli scrisse a Fouqué: "La nostra Principessa Ereditaria di Baviera e la Principessa Ereditaria di Weilburg stavano facendo visita alla loro madre, la Duchessa di Hildburghausen; e poiché io conosco queste figlie amorevoli sin dalla loro giovinezza, e loro sono sempre state ben disposte nei miei confronti, avvertirono l'urgenza di visitare il vecchio Truchseß nel suo castello ed esse, con il loro fratello Giorgio, il Principe Ereditario di Wilburg, il coraggioso uomo di Waterloo ed un seguito realmente esiguo vennero a trovarmi Domenica pomeriggio". Molta gente era venuta a vedere la Principessa Ereditaria di Baviera. Quando ricevette questi ospiti, Truchseß provò a far entrare per prima nel suo castello Carlotta, il cui rango era inferiore a quello di Teresa. Ma la Duchessa rifiutò, indirizzandolo verso la figlia. Al che egli replicò dicendo "Vostra Altezza mi perdonerà, ma da quando questo castello è stato costruito, le madri hanno sempre avuto la precedenza sulle proprie figlie". Dopodiché, Teresa prese l'altro braccio del barone, ed i tre varcarono insieme la soglia del castello. Carlotta destinava circa la metà delle sue entrate annuali a poveri, alla costituzione di pensioni ed al sostegno di corsi per apprendisti. Dopo la morte della sorella Luisa, avvenuta nel 1815, fece erigere il Memoriale di Luisa nel Parco Cittadino di Hildburghausen.

La Corte delle Muse

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Carlotta fu interessata alla letteratura e promosse avidamente le arti a corte. Rilassò le regole e l'etichetta ed attrasse ad Hildburghausem musicisti, pittori e poeti, tra i quali lo scrittore Jean Paul Friedrich Richter, che arrivò nel maggio 1799. Il 25 maggio 1799 egli scrisse al suo amico Otto: "Sono qui da una settimana ormai, e sono ancora stupito. Per incominciare, immagina la celestiale Duchessa, con begli occhi simili a quelli di un bambino, il suo volto pieno di amore, attraente e giovanile, un'ugola da usignolo ed un cuore materno... Ieri, improvvisai per la corte sul pianoforte a coda. Inoltre, qui vi è un discreto gruppo di fratelli e sorelle , ed io posso essere Zizendorf".Il 27 ottobre 1799 scrisse di nuovo ad Otto: " Ero stato avvertito del fatto che la corte si sarebbe stabilita nel Jagdschloss a Seidingstadt; ci sono andato oggi. La Duchessa era già lì al mio arrivo e mi ricevette pochi minuti dopo il mio arrivo. A parte un'amante, non conosco niente di più bello della sua dolce figura".Carlotta conferì al borghese Jean Paul l'incarico di Consigliere di Legazione, ed egli si fidanzò con una delle sue dame di corte. Comunque, il fidanzamento con Caroline Feuchter von Feuchtersleben venne in seguito sciolto. Sotto Carlotta, la corte si sviluppò sino ad esser ribattezzata la "Piccola Weimar". L'attuale slogan della città di Hildburghausen "Piccola Classica" si riferisce a questo periodo. Al pari di Jean Paul, altri contemporanei testimoniarono lo straordinario talento di Carlotta nel canto. Ella venne soprannominata "Singlotte" e venne ritenuta una delle più grandi cantanti della sua epoca. Ella aveva ricevuto lezioni di canto durante la sua giovinezza ad Hannover da un italiano chiamato Giuliani e cantava nei concerti di corte e nei servizi religiosi. Durante la Settimana Santa, ella cantava regolarmente "La morte di Gesù" di Carl Heinrich Graun nella Chiesa di Cristo di Hildburghausen. Durante tali eventi l'intera popolazione era autorizzata ad entrare nella chiesa.

Carlotta morì il 14 maggio 1818 dopo una lunga malattia. Sua figlia Teresa riferì alla sorella Luisa: «Otto o dieci giorni fa, nel corso di una notte carica di ansia, durante la quale la fine sembrava vicina, disse a tutti noi addio e benedì tutti voi che, pur essendole cari, eravate lontani - questo è il meglio che una buona, amorevole madre possa dare ai suoi figli ... Quella notte, quando prese commiato da noi nel modo più toccante, m'inginocchiai accanto al suo letto e chiesi la sua benedizione. Quando la sua mano si poggiò sul mio capo, parlai a nome di tutti noi, cara madre - e lei rispose... Tutti noi abbiamo ricevuto un (anello) dalle sue care mani. Ripensando a tutto ciò, il mio scopo di vivere sempre una vita degna di mia madre, crebbe sempre più saldo nel mio cuore». Carlotta stabilì d'esser sepolta nell'appena progettato cimitero di Backsteinfeld ad Hildburghausen. Provvisoriamente, venne sepolta nella chiesa del Castello, e seppellita di nuovo a Backsteinfeld nel 1819. La sua tomba venne progettata da Heim, il carpentiere di corte, e venne terminate nel 1824. I candelabri in bronzo verde poggiano su quattro globi ed hanno in cima fiamme ardenti in piombo posizionate un guscio. L'iscrizione fu composta da Friedrich Carl Ludwig Sickler. La volta ha un'altezza di circa 4 metri e un diametro di circa 12 metri. Quando la chiesa del castello venne convertita in una sala d'udienza, i corpi di tutti i reali vennero trasferiti dalla cripta ducale nella tomba di Carlotta. Carlotta fu l'ultima duchessa consorte di Sassonia-Hildburghausen, nel 1826 infatti i Wettin si ridistribuirono le terre di famiglia e Federico divenne duca di Sassonia-Altenburg.

Discendenza

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Carlotta diede al marito dodici figli[2]:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Adolfo Federico II, Duca di Meclemburgo-Strelitz Adolfo Federico I, Duca di Meclemburgo-Schwerin  
 
Duchessa Maria Caterina di Brunswick-Dannenberg  
Duca Carlo Luigi Federico di Meclemburgo, Principe di Mirow  
Principessa Cristiana Emilia di Schwarzburg-Sondershausen Cristiano Guglielmo, Principe di Schwarzburg-Sondershausen  
 
Contessa Antonia Sibilla di Barby-Mühlingen  
Carlo II, Duca di Meclemburgo-Strelitz  
Ernesto Federico I, Duca di Sassonia-Hildburghausen Ernesto, Duca di Sassonia-Hildburghausen  
 
Contessa Sofia Enrichetta di Waldeck  
Principessa Elisabetta Albertina di Sassonia-Hildburghausen  
Contessa Sofia Albertina di Erbach-Erbach Giorgio Luigi I, Conte di Erbach-Erbach  
 
Contessa Amalia Caterina di Waldeck  
Duchessa Carlotta Giorgina di Meclemburgo-Strelitz  
Luigi VIII, Langravio d'Assia-Darmstadt Ernesto Luigi, Langravio d'Assia-Darmstadt  
 
Margravia Dorotea Carlotta di Brandeburgo-Ansbach  
Langravio Principe Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt  
Contessa Carlotta di Hanau-Lichtenberg Giovanni Reinardo III, Conte di Hanau-Lichtenberg  
 
Margravia Dorotea Federica di Brandeburgo-Ansbach  
Principessa Federica d'Assia-Darmstadt  
Conte Cristiano Carlo Reinardo di Leiningen-Dachsburg-Falkenburg-Heidesheim Giovanni, Conte di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
 
Contessa Giovanna Maddalena di Hanau-Lichtenberg  
Contessa Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg  
Contessa Caterina Polissena di Solms-Rödelheim e Assenheim Conte Ludovico di Solms-Rödelheim  
 
Contessa Carlotta Sibilla di Ahlefeld  
 
  1. ^ Mecklenburg 7
  2. ^ Wettin 7, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 1º aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2021).

Bibliografia

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  • Heinrich Ferdinand Schöppl: Die Herzoge von Sachsen-Altenburg, Bolzano, 1917, reprint Altenburg, 1992
  • Dr. Rudolf Armin Human: Chronik der Stadt Hildburghausen, Hildburghausen, 1886
  • H. P. Wulff-Woesten: Hildburghäuser Hoheiten - Dem Volk verbunden, Hildburghausen, 1992
  • Jean Paul, Christian Otto: Jean Pauls Briefwechsel mit seinem Freunde Christian Otto, vol 1, Berlin, 1829

Voci correlate

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Altri progetti

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