Carlos Sainz

pilota di rally spagnolo (1962-)
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Carlos Sainz Cenamor (Madrid, 12 aprile 1962) è un pilota di rally spagnolo, vincitore di due edizioni del campionato del mondo rally (1990 e 1992) e di quattro edizioni del Rally Dakar (2010, 2018, 2020 e 2024).

Carlos Sainz
Sainz nel 2021
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Automobilismo
CategoriaExtreme E, Rally Dakar
RuoloPilota
SquadraSpagna (bandiera) Sainz XE Team (Extreme E)
Germania (bandiera) Team Audi Sport
Carriera
Carriera nel mondiale Rally
Esordio11 marzo 1987
Stagioni1987-2005
ScuderieStati Uniti (bandiera) Marlboro 1987
Spagna (bandiera) RAC de España 1987
pilota privato 1988
Regno Unito (bandiera) Ford 1988
Giappone (bandiera) Toyota 1989-1992
Italia (bandiera) Jolly Club 1993
Giappone (bandiera) Subaru 1994-1995
Regno Unito (bandiera) Ford 1996-1997
Giappone (bandiera) Toyota 1998-1999
Stati Uniti (bandiera) Ford 2000-2002
Francia (bandiera) Citroën 2003-2005
Mondiali vinti2 (1990, 1992)
Rally disputati197 (196 partenze)
Rally vinti26
Speciali vinte757[1]
Podi97
Punti ottenuti1242
Carriera nel Rally Dakar
Esordio31 dicembre 2006
Stagioni2006-2011, 2013-
ScuderieGermania (bandiera) Volkswagen 2006-2011
Austria (bandiera) Red Bull 2013-2014
Francia (bandiera) Peugeot 2015-2018
Germania (bandiera) X-raid 2019-2021
Germania (bandiera) Audi 2022-2024
Regno Unito (bandiera) M-Sport 2025-
GP disputati18
Podi5
Vittorie4 (2010, 2018, 2020, 2024)
Palmarès
Trofeo Vittorie
Rally Dakar 4 trofei
Coppa del mondo rally raid 1 trofeo

Vedi maggiori dettagli

È padre di Carlos Sainz Jr., anch'egli pilota.

Carriera

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Campionato del mondo rally

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Fa il suo debutto nei rally nel 1980, all'età di 18 anni. Nel 1986 si classifica al secondo posto nel campionato spagnolo rally a bordo di una Renault 5 Turbo del gruppo B. Si laureerà poi campione nel 1987 e nel 1988, alla guida di una Ford Sierra RS Cosworth.

 
Sainz su Ford Sierra RS Cosworth in Portogallo, 1988.

Nel 1987 fa il suo debutto nel campionato del mondo rally, facendo alcune uscite a bordo della Sierra utilizzata in Spagna. Nella prima gara disputata, il Rally del Portogallo, vince subito una prova speciale, ma è poi costretto al ritiro nelle fasi successive. Si classifica poi settimo al Tour de Corse e ottavo al RAC Rally. L'anno successivo ottiene la possibilità di disputare alcune gare nel team ufficiale Ford, scegliendo come nuovo copilota il connazionale Luis Moya, che lo accompagnerà per i successivi 15 anni. Si classifica quinto al Tour de Corse e al Rally di Sanremo e settimo al RAC Rally.

A quel tempo Ford era un concorrente di secondo piano nella scena dei rally, dal momento che la sua Sierra a due ruote motrici era decisamente meno competitiva rispetto ai prototipi a quattro ruote motrici prodotti da altri costruttori. Per questo motivo Sainz e il suo compagno di squadra Didier Auriol, entrambi giovani talenti in rampa di lancio, hanno scelto entrambi di accasarsi al termine della stagione con costruttori più blasonati. Mentre il francese passa in Lancia, a quel tempo considerata la casa più competitiva, Sainz viene contattato da Ove Andersson, direttore del Toyota Team Europe, reparto corse della casa giapponese, che lo mette sotto contratto per la stagione successiva.

All'arrivo di Sainz la Toyota Celica era considerata una vettura competitiva nei rally più lunghi e duri, come il Safari Rally, ma non era ritenuta in grado di poter lottare per il titolo mondiale. La nuova accoppiata ha però rapidamente cambiato le cose. Nel 1989 Sainz inizia con quattro ritiri, ma riesce poi a ottenere tre podi consecutivi. Nel frattempo il suo compagno di squadra, il due volte campione del mondo, Juha Kankkunen, aveva ottenuto la vittoria al Rally d'Australia. All'ultimo evento stagionale, il RAC Rally, Sainz si porta in testa fino alle fasi finali, ma è poi costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico.

 
Sainz (a destra) e il suo navigatore Luis Moya festeggiano il podio al Sanremo del 1990, che permise loro di vincere il primo titolo piloti rally.

Nel 1990 Kankkunen passa in Lancia, permettendo a Sainz di essere promosso al ruolo di primo pilota, affiancato da Armin Schwarz e Mikael Ericsson. Dopo aver perso per un soffio il Rally di Monte Carlo e il Tour de Corse, concludendo dietro alla Lancia di Auriol, e aver battagliato con Miki Biasion per la vittoria del Rally del Portogallo, al Rally dell'Acropoli Sainz vince finalmente il suo primo evento a bordo della Celica ST165, avendo la meglio sulle Lancia Delta di Biasion e Kankkunen e sulla Celica del suo compagno di scuderia Ericsson. Con questo successo Sainz diventa il primo pilota spagnolo a vincere una prova del mondiale rally e, complice il contestuale ritiro di Auriol, si porta in testa al mondiale. Successivamente si aggiudica anche il Rally di Nuova Zelanda e, dopo aver terminato al secondo posto in Argentina, diventa il primo pilota non scandinavo a vincere il Rally di Finlandia. Terminerà poi alle spalle di Juha Kankkunen al Rally d'Australia. Arrivato al Rally di Sanremo, ha bisogno di un terzo posto per laurearsi campione del mondo, ma danneggia gravemente la sua vettura dopo una brutta uscita di strada. Grazie al lavoro dei meccanici Toyota, che riescono a rimettere in sesto un'auto che sembrava destinata al ritiro, riesce a proseguire il rally classificandosi al terzo posto necessario per aggiudicarsi il mondiale. Chiuderà poi la stagione con una vittoria al RAC Rally. La sua vittoria ha interrotto il dominio della Lancia, che perdurava fin dall'avvento del Gruppo A nel 1987.

Nel 1991 Sainz è protagonista di un'avvincente battaglia con la Lancia di Kankkunen. I due ottengono 5 vittorie a testa; è la prima volta nella storia del WRC che due piloti riescono ad ottenere così tante vittorie in una sola stagione. All'ultima gara della stagione il RAC Rally, Sainz è in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Kankkunen, ma quest'ultimo riesce ad aggiudicarsi il suo terzo mondiale in carriera vincendo l'evento davanti a Kenneth Eriksson e allo spagnolo. Curiosamente i punti ottenuti dai due piloti, rispettivamente 150 e 143, sarebbero stati sufficienti per vincere il titolo nella stagione precedente, dal momento che Sainz ne aveva ottenuti 140.

 
Sainz su Toyota Celica Turbo 4WD in Catalogna, 1992.

Nel 1992 la Toyota ha sostituito la Celica ST165 con la nuova ST185. Nella prima parte della stagione Sainz vince solo il Safari Rally, mentre il rivale Auriol ottiene il record di 6 vittorie in un singolo campionato (che verrà poi battuto anni dopo da Sébastien Loeb), spesso precedendo proprio il pilota spagnolo. Sainz vince successivamente in Nuova Zelanda e, mentre Auriol accumula diversi ritiri per incidenti e guai tecnici, fa suo anche il Rally di Catalogna e riapre il campionato. Nell'ultima gara, in Gran Bretagna, Auriol si ritira nuovamente per una candela difettosa, permettendo a Sainz di vincere la gara e il secondo titolo in carriera.

In suo onore è stata prodotta una serie limitata di 440 Celica ST185, che recava una targhetta con il suo nome e decalcomanie speciali sulla carrozzeria. Le vetture sono state vendute in Regno Unito nel 1992 nel tentativo di capitalizzare i due titoli mondiali ottenuti da Sainz con il team ufficiale. Queste facevano parte del lotto di 5000 esemplari prodotti per garantire alla ST185 l'omologazione necessaria per poter competere nel WRC. Si dice che lo spagnolo possieda ancora l'esemplare regalatogli da Toyota e lo usi per recarsi alle partite del Real Madrid allo stadio Santiago Bernabéu.

 
La Lancia Delta HF Integrale guidata da Sainz nella stagione 1993

Nel 1993 la Toyota ha firmato un contratto di sponsorizzazione con la Castrol, rivale di Repsol, sponsor personale di Sainz. Questo ha costretto lo spagnolo a lasciare la casa giapponese dopo quattro anni e due titoli mondiali per accasarsi alla Lancia. Il costruttore italiano stava in quel periodo ridimensionando la sua presenza nel WRC, avendo chiuso il reparto corse e utilizzando come struttura ufficiale la scuderia privata Jolly Club. Lancia aveva vinto il titolo costruttori nei 6 anni precedenti, ma la Delta era ormai un progetto piuttosto datato e gli aggiornamenti alquanto rari. Fin dalle prime gare della stagione 1993 le più moderne Toyota, Subaru e Ford si dimostrano più competitive. Sainz ottiene il suo unico podio stagionale al Rally dell'Acropoli, dove si classifica secondo. Ottiene un podio anche al Rally di Sanremo, ma la squadra italiana viene successivamente squalificata per aver utilizzato un carburante illegale. Chiude la stagione all'ottavo posto, lontano dalla Toyota del rivale Kankkunen. Al termine della stagione la Lancia ha deciso di cessare definitivamente il suo coinvolgimento nel mondiale rally.

Nel 1994 firma un contratto biennale con la Subaru, dove ha sostituito Ari Vatanen. L'esperienza e le abilità di Sainz si rivelano fondamentali nello sviluppo della Impreza, modello piuttosto recente che si apprestava a darsi battaglia con le più blasonate Toyota e Ford. Il campionato è inizialmente piuttosto combattuto e vede coinvolte nella lotta per il titolo le Toyota di Auriol e Kankkunen, le Subaru di Sainz e del giovane compagno di squadra Colin McRae e la Ford di François Delecour. Proprio quest'ultimo si infortuna a causa di un incidente ed è costretto ad abbandonare la lotta per il titolo. Lentamente anche Kankkunen e McRae si sfilano, lasciando i soli Sainz ed Auriol in lotta alla vigilia dell'ultima gara. Al RAC Rally, tuttavia, un'uscita di strada dello spagnolo consegna il titolo al francese.

Nel corso della prima parte della stagione 1995 Sainz si gioca la testa della classifica con le Toyota di Auriol e Kankkunen. Le Subaru Impreza 555 sono ormai al livello delle rivali giapponesi, che hanno dominato il quinquennio precedente, mentre le Ford sono ormai la terza forza. A metà stagione, tuttavia, lo spagnolo annuncia l'intenzione di lasciare Subaru a fine anno. La seconda parte dell'annata ha visto una furiosa rimonta di McRae. I due compagni di squadra sono inoltre stati protagonisti di una controversia durante il Rally di Catalogna, quando lo scozzese, che si trovava in testa, ha ricevuto l'ordine di rallentare per far passare lo spagnolo. I due sono poi arrivati a pari punti in testa alla classifica all'ultimo rally, in Gran Bretagna. La vittoria di McRae gli ha consentito di aggiudicarsi il titolo mondiale, mentre Sainz si è dovuto accontentare del secondo posto in gara e in classifica.

 
Sainz in azione su Ford Escort RS Cosworth in Finlandia, 1996.

Sainz aveva firmato un contratto con la Toyota per tornare alla casa giapponese nel 1996. Quest'ultima è stata tuttavia travolta da uno scandalo a causa di una modifica illegale alle flange del turbo delle sue vetture e squalificata per una stagione. Lo spagnolo si è allora accasato alla Ford, firmando un contratto biennale e portando con sè Repsol come sponsor. Nel nuovo team trova una vettura, la Ford Escort RS Cosworth, ormai piuttosto datata e decisamente meno competitiva rispetto alle Subaru e alle Mitsubishi. Nonostante una vittoria al Rally d'Indonesia e ben cinque podi, si classifica al terzo posto nel mondiale dietro a Tommi Mäkinen e a McRae.

Nel 1997 Ford ha introdotto una nuova vettura, la Ford Escort WRC. Nonostante ciò anche il nuovo modello non riesce a competere con Mitsubishi e Subaru. Il campionato si rivela essere ancora una volta una lotta a due tra Mäkinen e McRae, con il finlandese che si aggiudica il suo secondo titolo mondiale consecutivo con un solo punto di vantaggio sullo scozzese. Sainz si aggiudica il Rally d'Indonesia e il Rally dell'Acropoli, ma si deve accontentare del terzo posto finale in classifica. A fine stagione partecipa e vince la Race of Champions, una manifestazione riservata ai piloti di rally più forti caratterizzata da eventi ad eliminazione diretta con vetture a rotazione.

Ritorno alla Toyota

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Nel 1998 fa ritorno alla Toyota, che era nel frattempo rientrata nel WRC e aveva appena lanciato la nuova Corolla WRC. Qui ritrova anche il rivale Didier Auriol. La nuova vettura si dimostra fin da subito in grado di combattere con Mitsubishi e Subaru, permettendo a Sainz di iniziare la stagione con una vittoria al Rally di Montecarlo. Mäkinen precede poi lo spagnolo in Svezia ed entrambi si ritirano al Safari Rally, mentre al Rally di Portogallo è McRae a spuntarla di appena due secondi su Sainz. Al Rally di Spagna la battaglia è tutta in casa Toyota, ma un errore relega Sainz al settimo posto, consentendo ad Auriol di vincere la gara. Al Tour de Corse si classifica solo ottavo, mentre al Rally d'Argentina è secondo dietro a Mäkinen. In Nuova Zelanda le Corolla si rivelano nuovamente le auto da battere e, dopo un intenso duello, Sainz riesce a strappare la vittoria ad Auriol. Al Rally di Finlandia vince nuovamente Mäkinen davanti a Sainz, mentre al Rally di Sanremo lo spagnolo è solo quarto.

La penultima gara della stagione, svoltasi in Australia, è ricca di tensioni. Mäkinen viene inizialmente penalizzato di un minuto per via di una lieve irregolarità, per poi essere assolto tra le polemiche. Il rally australiano vede comunque un duello senza precedenti tra Mäkinen, Auriol, McRae e Sainz. Alla fine, a spuntarla sarà il finlandese della Mitsubishi, che supera di due punti in classifica generale Sainz, giunto secondo. McRae, invece, con un quarto posto finale dietro ad Auriol è costretto a dire addio ai suoi sogni iridati. L'ultimo rally in calendario, in Gran Bretagna, è quindi decisivo. Mäkinen scivola su una macchia d'olio lasciata da un'auto storica in una gara di contorno, distrugge una ruota ed è costretto alla resa. Sainz amministra e lascia Richard Burns e McRae a combattere per la vittoria. A trecento metri dall'arrivo però la Corolla WRC dello spagnolo si ferma con il motore rotto, mandando letteralmente in fumo, tra lo stupore generale, il titolo che pareva già in tasca al madrileno.

Nel 1999 Sainz si ripresenta ai nastri di partenza a bordo di una Corolla WRC ufficiale. La stagione si dimostra però ben al di sotto delle aspettative. Sainz non riesce a vincere nemmeno un rally, venendo spesso sopravanzato dal compagno di squadra Auriol. Come migliori risultati ottiene tre secondi posti al Rally di Svezia, al Rally di Portogallo e al Rally d'Australia, classificandosi al quinto posto finale. Nonostante ciò il suo contributo è stato fondamentale per permettere a Toyota di vincere il titolo costruttori, mentre Mäkinen si è aggiudicato il suo quarto titolo piloti consecutivo. Al termine stagione Toyota ha annunciato il definitivo ritiro dai rally.

Ritorno alla Ford

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La Ford Focus WRC di Sainz sugli sterrati dell'Acropoli, 2000.

Nel 2000 fa ritorno alla Ford, dove ritrova l'ex compagno e rivale Colin McRae. Nella sua nuova esperienza con il costruttore americano trova una nuova vettura, la Ford Focus WRC, che non si rivela però all'altezza della Subaru e della neoentrata Peugeot. Riesce ad aggiudicarsi il Rally di Cipro, ottenendo anche altri sei podi nel corso della stagione. Nonostante ciò si deve accontentare del terzo posto il classifica generale, dietro a Marcus Grönholm e Richard Burns.

Nella stagione 2001 Sainz non riesce a ottenere vittorie, ma cinque podi e diversi piazzamenti a punti gli permettono di rimanere in lotta per il mondiale fino alle ultime gare. Alla fine si classifica al sesto posto, a soli 11 punti di distanza dal campione di quell'anno Richard Burns. Il compagno di squadra McRae aveva nel frattempo ottenuto tre vittorie, presentandosi al Rally di Gran Bretagna, ultimo evento in programma, in testa alla classifica, ma un ritiro gli aveva fatto perdere il mondiale.

Nella stagione 2002 Sainz ha ottenuto una sola vittoria, al Rally d'Argentina, ereditata in seguito alla squalifica delle due Peugeot di Grönholm e Burns, che si erano classificate ai primi due posti. Questa sarà la sua unica vittoria stagionale e, in una stagione dominata da Grönholm, si classificherà terzo con tre punti di vantaggio sul compagno McRae.

Citroën

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Sainz su Citroën Xsara WRC in Grecia, 2003.

Nel 2003 lo spagnolo passa alla Citroën insieme a McRae. La nuova Xsara WRC si dimostra una delle vetture più competitive del campionato e Sainz è protagonista di una serrata battaglia per il titolo con il compagno di squadra Sébastien Loeb e con la Subaru di Petter Solberg. Alla fine si classificherà terzo, mentre il rivale norvegese si aggiudicherà il titolo piloti.

Confermato anche per il 2004, otterrà la sua ultima vittoria in carriera al Rally d'Argentina. A metà stagione annuncia infatti il suo ritiro dal WRC al termine dell'anno. Nel corso del Rally di Catalogna molti piloti e scuderie lo hanno celebrato, definendolo il miglior pilota nella storia dei rally. In classifica generale è costretto ad accontentarsi del quarto posto, venendo costretto a saltare il Rally d'Australia a causa di un incidente nel prologo. Il mondiale è stato vinto da Loeb, che ha iniziato quella che diventerà una vera e propria dinastia di nove titoli consecutivi.

Nonostante il suo ritiro, nel 2005 è stato richiamato da Citroën per sostituire per un paio di gare François Duval, le cui prestazioni non avevano soddisfatto il costruttore francese. Ottiene due ottimi piazzamenti, un quarto posto al Rally di Turchia e un terzo posto al Rally dell'Acropoli, prima di riconsegnare il volante al collega belga.

Rally Dakar

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Sainz al Rally Dakar 2014

Abbandonato il Mondiale, nel 2006 e nel 2007 ha partecipato al Rally Dakar, alla guida di una Volkswagen, mostrando ottime doti velocistiche, ma rallentato da problemi tecnici che lo hanno allontanato dalla vittoria.

Ancora con la Volkswagen Sainz partecipa anche alla Dakar 2009, svoltasi in Sud America, con ambizioni di vittoria, ma viene di nuovo ostacolato dalla cattiva sorte. Infatti, dopo aver vinto sei tappe è leader della classifica auto quando uno strano incidente lo costringe al ritiro: durante una prova speciale, in un tratto di fuoripista finisce in un terrapieno di circa quattro metri che a suo dire non era stato segnalato dall'organizzazione della corsa.

Ci riprova nel 2010, riuscendo a portare a casa il primo posto, sempre nella categoria auto, replica il successo nel 2018 con la Peugeot e nel 2020 con la Mini.

Vince l'edizione 2024 su Audi a 61 anni.

Risultati

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Campionato del mondo rally

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1987 Scuderia Vettura                           Punti Pos.
Marlboro Rally Team
RAC de España[2]
Ford Sierra RS Cosworth Rit 7 8 7 35º
1988 Scuderia Vettura                           Punti Pos.
Carlos Sainz[3]
Ford Motor Co Ltd
Ford Sierra RS Cosworth Rit 5 6 5 7 26 11º
1989 Scuderia Vettura                           Punti Pos.
Toyota Team Europe Toyota Celica GT-Four ST165 Rit Rit Rit Rit 3 3 2 39
1990 Scuderia Vettura                         Punti Pos.
Toyota Team Europe Toyota Celica GT-Four ST165 2 Rit 4 2 1 1 2 1 2 3 1 140
1991 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Toyota Team Europe Toyota Celica GT-Four ST165 1 1 Rit 1 2 1 1 4 Rit 6 Rit 3 143
1992 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Toyota Team Europe Toyota Celica GT-Four ST185 2 3 1 4 Rit 1 2 3 1 1 144
1993 Scuderia Vettura                           Punti Pos.
Jolly Club Lancia Delta HF Integrale 14 Rit 4 2 Rit 4 Rit SQ Rit 35
1994 Scuderia Vettura                     Punti Pos.
555 Subaru World Rally Team Subaru Impreza 555 3 4 2 1 2 Rit 3 2 Rit 99
1995 Scuderia Vettura                 Punti Pos.
555 Subaru World Rally Team Subaru Impreza 555 1 Rit 1 4 Rit 1 2 85
1996 Scuderia Vettura                   Punti Pos.
Ford Motor Co Ltd Ford Escort RS Cosworth 2 Rit 1 3 2 Rit 3 2 Rit 89
1997 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Ford Motor Co Ltd Ford Escort WRC 2 2 Rit Rit 10 2 Rit 1 2 Rit 1 4 Rit 3 51
1998 Scuderia Vettura                           Punti Pos.
Toyota Castrol Team Toyota Corolla WRC 1 2 Rit 2 7 8 2 4 1 2 4 2 Rit 56
1999 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Toyota Castrol Team Toyota Corolla WRC Rit 2 3 2 Rit 33 5 2 6 3 3 Rit 2 Rit 44
2000 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Ford Motor Co Ltd Ford Focus RS WRC 00 2 Rit 4 3 3 Rit 2 3 14 1 3 5 SQ 4 46
2001 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Ford Motor Co Ltd Ford Focus RS WRC 01 2 3 2 5 3 3 Rit Rit 6 4 4 Rit 8 Rit 33
2002 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Ford Motor Co Ltd Ford Focus RS WRC 02 3 3 6 Rit 11 1 3 Rit 4 8 Rit 4 4 3 36
2003 Scuderia Vettura                             Punti Pos.
Citroën Total Citroën Xsara WRC 3 9 1 12 2 2 5 6 4 5 4 2 7 Rit 63
2004 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Citroën Total Citroën Xsara WRC Rit 5 3 6 3 19 4 1 3 3 5 4 3 3 3 NP 73
2005 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Citroën Total Citroën Xsara WRC 4 3 11 13º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Ritirato Squalificato NP=Non partito
C=Gara cancellata
Apice=Power stage

Rally Dakar

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Anno Classe Scuderia Vettura Pos. TV
2006 Auto Volkswagen Motorsport Volkswagen Race Touareg 2 11º 4
2007 Auto Volkswagen Motorsport Volkswagen Race Touareg 2 5
2009 Auto Volkswagen Motorsport Volkswagen Race Touareg 2 Rit 6
2010 Auto Volkswagen Motorsport Volkswagen Race Touareg 2 2
2011 Auto Volkswagen Motorsport Volkswagen Race Touareg 3 7
2013 Auto Qatar Red Bull Rally Team Demon Jefferies Buggy Rit 1
2014 Auto SMG-Red Bull Rally Team SMG Dakar Rit 2
2015 Auto Team Peugeot Total Peugeot 2008 DKR Rit 0
2016 Auto Team Peugeot Total Peugeot 2008 DKR Rit 2
2017 Auto Team Peugeot Total Peugeot 3008 DKR Rit 0
2018 Auto Team Peugeot Total Peugeot 3008 DKR Maxi 2
2019 Auto X-raid Mini JCW Team Mini John Cooper Works Buggy 13º 1
2020 Auto Bahrain JCW X-raid Team Mini John Cooper Works Buggy 2
2021 Auto X-raid Mini JCW Team Mini John Cooper Works Buggy 3
2022 Auto Team Audi Sport Audi RS Q e-tron 12º 2
2023 Auto Team Audi Sport Audi RS Q e-tron Rit 1
2024 Auto Team Audi Sport Audi RS Q e-tron 0
2025 Auto M-Sport Ford Ford Raptor Rit 0

Campionato del mondo rally-raid

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Anno Scuderia Vettura 1 2 3 4 5 Pos. Punti
2022 Team Audi Sport Audi RS Q e-tron DAK
12
ABU
MAR
AND
NC 0
2023 Team Audi Sport Audi RS Q e-tron DAK
Rit
ABU
SON
DES
MAR
12
21° 11
2024 Team Audi Sport Audi RS Q e-tron E2 DAK
1
ABU
100
X-Raid Mini JCW Team Mini John Cooper Works Rally Plus ULT
4
DES
MAR
2025 M-Sport Ford Ford Raptor DAK
Rit
ABU SUD ULT MAR 0

Extreme E

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Anno Squadra Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pos. Punti
2021 Sainz XE Team Spark Odyssey 21 DES
Q

2
DES
G

4
OCE
Q

9
OCE
G

8
ART
Q
6
ART
G
3
ISO
Q
4
ISO
G
7
GIU
Q
3
GIU
G
5
90

Titoli conquistati

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Sainz su Volkswagen Race Touareg al Rally Dakar 2007
stagione Titolo Vettura
1987 Campione spagnolo di rally Ford Sierra RS Cosworth
1988 Campione spagnolo di rally Ford Sierra RS Cosworth
1990 Asia-Pacific Rally Champion Toyota Celica GT-Four ST165
1990 World Rally Champion Toyota Celica GT-Four ST165
1992 World Rally Champion Toyota Celica Turbo 4WD ST185
1997 Champion of Champions Varie
2007 FIA Cross-Country Rally World Cup[4] Volkswagen Race Touareg
2010 Rally Dakar 2010 Vittoria tra le auto[5] Volkswagen Race Touareg
2018 Rally Dakar 2018 Vittoria tra le auto Peugeot 3008 DKR
2020 Rally Dakar 2020 Vittoria tra le auto Mini (1959)
2024 Rally Dakar 2024 Vittoria tra le auto Audi RS Q e-tron

Le vittorie nel WRC

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Carlos Sainz, in totale ha collezionato 196 rally mondiali, con 26 vittorie (era un record, prima che venisse superato da Sébastien Loeb), 97 podi e 756 prove speciali vinte. L'ultima gara disputata è stata il Rally dell'Acropoli (Grecia) 2005 (ha corso al posto del giovane Duval messo a riposo dal team dopo una lunga serie di errori) dove è riuscito a salire ancora una volta sul podio, mentre nel 2004 ha ottenuto la sua ultima vittoria nel Rally d'Argentina.

È stato uno dei piloti che hanno fatto la storia dei Rally degli anni 90, sempre competitivo su ogni fondo e su ogni vettura, dai gruppi B alle moderne WRC. In particolare grazie alla sua costanza di rendimento ed alla capacità di sviluppo delle vetture lavorando in maniera eccellente con gli ingegneri e i tecnici delle diverse squadre.

 #  Evento Stagione Co-pilota Vettura
1   37th Acropolis Rally 1990 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
2   20th Rothmans Rally of New Zealand 1990 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
3   40th 1000 Lakes Rally 1990 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
4   46th Lombard RAC Rally 1990 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
5   59ème Rallye Automobile de Monte-Carlo 1991 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
6   25º Rallye de Portugal 1991 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
7   35ème Tour de Corse - Rallye de France 1991 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
8   21nd Rothmans Rally of New Zealand 1991 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
9   11º Rally Argentina 1991 Luis Moya Toyota Celica GT-Four
10   40th Martini Safari Rally Kenya 1992 Luis Moya Toyota Celica Turbo 4WD
11   22nd Rothmans Rally of New Zealand 1992 Luis Moya Toyota Celica Turbo 4WD
12   28º Rallye Catalunya-Costa Brava (Rallye de España) 1992 Luis Moya Toyota Celica Turbo 4WD
13   48th Lombard RAC Rally 1992 Luis Moya Toyota Celica Turbo 4WD
14   41st Acropolis Rally 1994 Luis Moya Subaru Impreza 555
15   63ème Rallye Automobile de Monte-Carlo 1995 Luis Moya Subaru Impreza 555
16   29º TAP Rallye de Portugal 1995 Luis Moya Subaru Impreza 555
17   31º Rallye Catalunya-Costa Brava (Rallye de España) 1995 Luis Moya Subaru Impreza 555
18   21st Bank Utama Rally Indonesia 1996 Luis Moya Ford Escort RS Cosworth
19   44th Acropolis Rally of Greece 1997 Luis Moya Ford Escort WRC
20   22nd Rally Indonesia 1997 Luis Moya Ford Escort WRC
21   66ème Rallye Automobile de Monte-Carlo 1998 Luis Moya Toyota Corolla WRC
22   28th Rally New Zealand 1998 Luis Moya Toyota Corolla WRC
23   28th Cyprus Rally 2000 Luis Moya Ford Focus WRC
24   22º Rally Argentina 2002 Luis Moya Ford Focus WRC
25   4th Rally of Turkey 2003 Marc Martí Citroën Xsara WRC
26   24º Rally Argentina 2004 Marc Martí Citroën Xsara WRC

Onorificenze

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Onorificenze spagnole

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Onorificenze straniere

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  1. ^ Secondo il World Rally Archive, Sainz ha vinto 756 tappe. Sainz ha anche vinto una prova speciale nel Safari Rally 1991 (fonte: Auto Hebdo), che non è ancora presa in considerazione da http://www.juwra.com.
  2. ^ Nel rally di Gran Bretagna.
  3. ^ Nel rally del Portogallo.
  4. ^ Carlos Sainz wins his third FIA World Title with Volkswagen [collegamento interrotto], su volkswagen-motorsport.com.
  5. ^ 2010 Dakar Rally Stage Fourteen: Carlos Sainz Takes His Win!, su bleacherreport.com.
  6. ^ Hemeroteca Mundo Deportivo
  7. ^ Bollettino Ufficiale di Stato
  8. ^ Acta del Jurado
  9. ^ Carlos Sainz

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