Carlo II di Brunswick
Carlo II di Brunswick (Braunschweig, 30 ottobre 1804 – Ginevra, 18 agosto 1873) fu duca di Brunswick-Lüneburg e sovrano del ducato di Braunschweig dal 1815 al 1830.
Carlo II di Brunswick | |
---|---|
Ritratto anonimo del duca Carlo II di Brunswick del 1825/1830 | |
Duca di Brunswick | |
In carica | 16 giugno 1815 – 9 settembre 1830 |
Predecessore | Federico Guglielmo |
Successore | Guglielmo VIII |
Nascita | Braunschweig, 30 ottobre 1804 |
Morte | Ginevra, 18 agosto 1873 (68 anni) |
Casa reale | Braunschweig |
Padre | Federico Guglielmo di Brunswick |
Madre | Maria di Baden |
Religione | Luteranesimo |
Biografia
modificaI primi anni e la tutela del principe reggente del Regno Unito
modificaCarlo era il figlio maggiore di Federico Guglielmo di Brunswick e della moglie Maria, figlia del duca Carlo Luigi di Baden.
Carlo ereditò il ducato ed i domini della sua casata nel 1815, alla morte improvvisa del padre nella battaglia di Quatre Bras, ma, dal momento che non aveva ancora raggiunto la maggiore età, venne posto sotto la tutela dello zio Giorgio, principe reggente del Regno Unito e dell'Hannover, il quale gli assegnò come tutore personale Friedrich Wilhelm Alexander von Linsingen. Quando Carlo compì diciotto anni, nacque una disputa sulla data da definirsi "maggiore età"; Carlo pretendeva corrispondesse a 18 anni, mentre Giorgio considerava più prudentemente 21. Fu firmato un compromesso e Carlo ottenne la maggiore età a 19 anni, prendendo possesso del ducato il 30 ottobre 1823.
Il governo del ducato e la caduta
modificaNel 1827 Carlo dichiarò nulle alcune leggi che erano state emanate nel periodo di reggenza dello zio, durante la sua minore età, il che causò l'ennesima disputa con l'Hannover. La Confederazione germanica, infine, dovette intervenire in questo conflitto, ordinando a Carlo di accettare tutte le leggi promulgate nel periodo di reggenza dello zio, cosa che il duca fece.
L'amministrazione del ducato da parte di Carlo fu percepita come corrotta, ancor più per la pomposità del duca che veniva chiamato popolarmente Diamantenherzog (il duca di diamante) per la sua passione per le pietre preziose. Quando nel 1830 scoppiò la Rivoluzione di luglio, Carlo era a Parigi; fece immediatamente ritorno a Brunswick, dove dichiarò la sua intenzione di reprimere anche il minimo tumulto rivoluzionario nel sangue. Ma il 6 settembre, mentre si trovava a teatro, fu attaccato dalla folla, che lo bersagliò di pietre usando delle fionde; il giorno successivo una gran folla tentò di entrare a palazzo. Carlo riuscì a fuggire, ma il palazzo fu completamente distrutto da un incendio provocato dai rivoltosi. Quando il fratello di Carlo, Guglielmo, giunse a Brunswick, il 10 settembre, fu ricevuto con tutti gli onori dalla popolazione. All'inizio fu considerato come reggente per conto del fratello, ma l'anno successivo venne riconosciuto come duca dalla Confederazione germanica. Carlo tentò numerose volte di deporre il fratello con la diplomazia e con la forza, ma questi tentativi furono inutili: nessun monarca europeo intendeva aiutarlo.
Gli anni dell'esilio
modificaCarlo trascorse il resto della sua vita fuori dai confini della Germania, dapprima in Spagna, poi in Inghilterra e in Francia, trascorrendo però gran parte dei suoi ultimi anni tra Parigi e Londra. Appassionatosi negli anni al gioco degli scacchi, divenne un giocatore di buona fama e nel 1858 sfidò (perdendo) il famoso campione americano Paul Morphy.
Dopo lo scoppio della guerra franco-prussiana, si spostò a Ginevra, dove morì nel 1873. Lasciò gran parte del proprio patrimonio alla città di Ginevra, che ancora oggi lo ricorda con un monumento commemorativo presso l'Hotel de la Paix, il Monumento a Carlo II di Brunswick.
Carlo non prese mai moglie e non ebbe quindi eredi.
Antenati
modificaOnorificenze
modificaBibliografia
modifica- Ernst zu Münster: Widerlegung der Ehrenrührigen Beschuldigungen, welche sich … der regierende Herr Herzog von Braunschweig gegen Ihren erhabenen Vormund und die während Ihrer Minderjährigkeit mit der Verwaltung Ihrer Lande und Ihrer Erziehung beauftragten Männer erlaubt haben. Schulze, London 1827.
- Heinrich Rudolph Brinkmann: Publicistische Prüfung der Beschwerden des Herzogs Karl von Braunschweig in Betreff der vormundschaftlich Verwaltung Seiner Majestät von Großbritannien und Hannover. 1829.
- L. von Cramm: An die hohe deutsche Bundesversammlung. Rechtfertigende Erklärung der Herzoglich-Braunschweigischen Landstände, betreffend ihre Differenz mit dem Durchlauchtigsten Herzog Carl von Braunschweig-Lüneburg, wegen der unter dem 28. April 1820 publicirten Erneuerten Landschafts-Ordnung. Andrä, Frankfurt/Main 1829.
- Ernst Ludwig Große: Offener Brief eines Braunschweiger Bürgergardisten an Seine Durchlaucht den vormals regierenden Herzog Karl von Braunschweig im Namen des Braunschweigischen Volkes und der Bürgergarde. Hanau 1830.
- H. F. R. Herrmann: Beurtheilung der gegen den Herzog Karl von Braunschweig erschienenen öffentlichen Anklage: ‚der Aufstand der Braunschweiger am 6ten und 7ten September 1830, seine Veranlassung und seine nächsten Folgen‘. Diplomatisches Institut, Frankfurt am Main 1832.
- Chaltas: Le Duc Charles de Brunswick avant et depuis la Révolution de Brunswick en septembre 1830. Paris 1832.
- Le duc de Brunswick. Sa vie et ses moeurs. Extraits de notes et correspondances intimes, mémoires et papiers de famille, documents officiels, anecdotes etc., etc. Sartorius, Paris 1875.
- (DE) Paul Zimmermann, Karl II., Herzog zu Braunschweig und Lüneburg, in Allgemeine Deutsche Biographie, vol. 15, Lipsia, Duncker & Humblot, 1882, p. 281–285.
- Fritz Hartmann: Der Diamantenherzog und sein Hoftheater. Eine Episode aus der braunschweigischen Bühnengeschichte. In: Zeitschrift für Theaterwesen, Literatur und Musik. Amtliches Blatt des Deutschen Bühnen-Vereins. Verlag von Bühne und Welt, Hamburg 1908.
- Otto Böse: Die Enthronung des Herzogs Karl II. von Braunschweig. Westermann, Braunschweig 1935 (Braunschweig TeH., Diss. v. 10. Februar 1934).
- Otto Böse: Karl II., Herzog zu Braunschweig und Lüneburg. Ein Beitrag zur Metternichforschung. Gersbach & Sohn, Braunschweig 1956.
- Tibor Dénes: Marx, Engels et le duc de Brunswick. In: Journal de Genéve. Genf vom 23. - 25. Dezember 1961 Nr. 300.
- Tibor Dénes: Lehr und Wanderjahre eines jungen Schweizers (1845–1848). Jakob Lukas Schabelitz, Herzog Karl II. von Braunschweig und die Deutsche Londoner Zeitung. In: Schweizerische Zeitschrift für Geschichte. Revue Suisse d'histoire. Revista storia svizzera. Band 16. Basel 1966 Heft 1, S. 34–79.
- Joachim Kühn: Gentz, Metternich und Herzog Karl II. nach dessen Vertreibung. In: Braunschweigisches Jahrbuch. Wolfenbüttel 1967 ISSN 0068-0745 S. 78–101.
- (DE) Walter Deeters, Karl II., Herzog von Braunschweig-Lüneburg-Wolfenbüttel, in Neue Deutsche Biographie, vol. 11, Berlin, Duncker & Humblot, 1977, ISBN 3-428-00192-3, p. 226 (online).
- Gerhard Schildt: Karl II., Herzog von Braunschweig-Lüneburg. ISBN 3775258388
- Wolfgang Frühauf: Stadtdirektor Wilhelm Bode und Finanzdirektor von Thielau. Zwei aufrechte Braunschweiger und der Diamantenherzog. In: Braunschweigischer Kalender. Meyer, Braunschweig 1990 ISSN 0343-0316, , S. 65–66.
- Fritz Reinboth: Zeitgenössische Berichte über den Invasionsversuch des Herzogs Carl II. von Braunschweig bei Ellrich am 30. November 1830. In: Beiträge zur Geschichte aus Stadt und Kreis Nordhausen. Band 28. Neukirchner, Nordhausen 2003, S. 109–119.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo II di Brunswick
Collegamenti esterni
modifica- (IT, DE, FR) Carlo II di Brunswick, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Opere di Carlo II di Brunswick, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50070554 · ISNI (EN) 0000 0001 0975 7139 · CERL cnp00957049 · LCCN (EN) nb2002100112 · GND (DE) 118175017 |
---|