CNN-News18 è un telegiornale in inglese indiano fondato da Raghav Bahl, con sede a Noida, Uttar Pradesh e di proprietà Network 18/WarnerMedia.[1]

CNN-News18
Logo dell'emittente
Logo dell'emittente
StatoIndia (bandiera) India
Linguainglese
Tipoall-news
Targetgiovani, adulti
VersioniCNN-IBN
(data di lancio: 18 dicembre 2005)
CNN-News18
(data di lancio: 2016)
GruppoNetwork 18, WarnerMedia
EditoreCNN
Sitowww.news18.com/

CNN fornisce una copertura internazionale per il canale, mentre Indian Broadcasting Network si concentra sui servizi indiani e locali.[2]

La rete televisiva di notizie CNN International raggiungeva solo le èlite indiane; per raggiungere i sobborghi indiani la Time Warner in collaborazione con la indiana Global Broadcast News (oggi TV18 Broadcast Limited) ha lanciato il 18 dicembre 2005 l'emittente col nome di CNN-IBN.

Da un rapporto stilato nel 2014 dalla stessa emittente, viene reso noto che in media circa 20 milioni di telespettatori seguono il canale ogni mese.[3]

Il 18 aprile 2016 la rete CNN-IBN cambia nome in CNN-News18.

Programmi

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Controversie

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Nel novembre del 2012 nel programma Face the Nation, non è stata resa chiara la pre-registrazione dell'intervista fatta a Sri Sri Ravi Shankar, presentandola come una trasmissione in diretta.[4]

La rete si è scusata pubblicamente per l'inconveniente nelle interviste e suoi social officiali, ma non ha pubblicato la replica dell'intervista sul suo sito officiale.

  1. ^ (EN) Network18 Website on CNN-IBN, su network18online.com. URL consultato il 27 settembre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2014).
  2. ^ (EN) Philip Seib, The Al Jazeera Effect: How the New Global Media Are Reshaping World Politics, Washington, D.C., Potomac Books, 2008, ISBN 978-1-59797-200-0.
  3. ^ (EN) About Network 18, su network18online.com. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2014).
  4. ^ (EN) Face The Nation: A clarification and an apology, su ibnlive.in.com. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011).

Collegamenti esterni

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