Atuk
Atuk (in lingua inuit nonno) è il titolo di una sceneggiatura cinematografica mai realizzata, tratta dal romanzo satirico L'incomparabile Atuk dello scrittore canadese Mordecai Richler, la cui esistenza, e quindi popolarità, sopravvive grazie alla fama d'essere "maledetta", formulando uno dei casi legati alle maledizioni del cinema più noti a Hollywood. La trama del romanzo ruota attorno alle vicende di un caparbio inuit canadese che, trasferitosi nella città di Toronto, incorre in una serie di situazioni comico-grottesche dovute alle profonde differenze socio-culturali esistenti tra la sua piccola comunità d'origine ed il Canada industrializzato.[1]
Storia
modificaNegli anni ottanta diverse case di produzione hollywoodiane iniziarono a interessarsi al romanzo di Richler, vedendovi un buon soggetto per una commedia brillante e mordace da adattare naturalmente al contesto socio-culturale statunitense, ovvero un eschimese che si ritrova trapiantato nella caotica New York. Il progetto, a causa di alcune vicende legate alla morte prematura di artisti e autori coinvolti nella realizzazione della pellicola, cadde dopo alcuni anni di sviluppo in uno stato di gelo generale.[2] All'interno della supposta maledizione (o leggenda metropolitana) rientrano le morti di alcuni attori e artisti di spicco nello scenario comico statunitense degli anni ottanta e novanta, che mostrarono interesse o furono ufficialmente ingaggiati nel film, ovvero: John Belushi, Sam Kinison, John Candy, Michael O'Donoghue, Chris Farley e Phil Hartman.
Il primo attore a mostrarsi interessato al film fu John Belushi, il quale morì, qualche tempo dopo averne letto il copione, per overdose nel 1982. In seguito, fu il turno di Sam Kinison, il quale accettò il ruolo di protagonista; il progetto era a quel punto in procinto di venire realizzato concretamente. Poco prima dell'inizio della lavorazione, Kinison dichiarò come la sceneggiatura avesse bisogno di una riscrittura e perciò le riprese furono temporaneamente rinviate. Una volta completato il processo, la lavorazione poté iniziare, ma, ormai, i costi di produzione che si erano nel tempo accumulati portarono il film a una situazione di squilibrio generale circa il bilancio, causandone infine lo stallo. Comunque, Kinison riuscì a girare una scena prima che lo studio decidesse l'abbandono del set. L'attore morì anch'egli prematuramente in un incidente d'auto nel 1992.[3]
Nel 1994 la parte passò a John Candy, ma prima che potesse girare, l'attore morì per un attacco di cuore. Lo stesso anno, a novembre, morì Michael O'Donoghue, autore di Hollywood, per una emorragia cerebrale, il quale per un certo tempo lavorò sulla sceneggiatura di Atuk, e che, pare, convinse Belushi prima e Candy poi ad avvicinarsi al film, in quanto molto promettente.[4] Il progetto aveva assunto inesorabilmente i contorni di "film maledetto", e perciò i produttori iniziarono a disinteressarsene, allorché, Chris Farley, nel dicembre 1997 morì di overdose nel corso delle trattative per accettare il ruolo.[5]
L'ultimo nome a rientrare nelle morti elencate come parte della maledizione di Atuk è Phil Hartman. L'uomo, amico stretto di Candy, stava leggendo la sceneggiatura, pensando di prendere parte al film in un ruolo comprimario, quando venne assassinato dalla moglie nel 1998.[4]
La United Artists è detentrice dei diritti sul film, che mantiene in attesa di ulteriori sviluppi. Nel 1999 Tod Carroll fu ingaggiato per scrivere una nuova sceneggiatura del film. Conscio della superstizione sul film, Carroll dichiarò: «Non mi importa quali siano state le impressioni che la gente possa aver avuto, penso che si tratti di coincidenze, una spiegazione pratica [...] Io non sono una persona superstiziosa, e non ha alcun significato per me».[3]
Negli anni 2000 la sceneggiatura fu messa all'asta su eBay.[4]
Nella cultura di massa
modifica- Nel commento al film Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy (2004) di Adam McKay viene fatto un riferimento al progetto del film, quando il regista chiede insistentemente all'attore Will Ferrell di partecipare a un progetto intitolato Eskimo in New York, ma l'attore infine declina l'offerta spiegando che secondo lui il risultato finale non sarebbe di buona qualità.[4]
Note
modifica- ^ The Incomparable Atuk, su goodreads.com. URL consultato il 25 novembre 2018.
- ^ 'Atuk' Affliction | Hollywood Curses | Comcast.net, su xfinity.comcast.net, 4 dicembre 2013. URL consultato il 25 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2013).
- ^ a b (EN) Neda Raouf. The 'Atuk' Curse. Los Angeles Times, 21-02-1999 (ultimo accesso il 20-10-2010).
- ^ a b c d (EN) The Atuk Movie Script Curse. Above TopSecret, 11-02-2008. (ultimo accesso il 20-10-2010).
- ^ (EN) Danny Harkins. The Insane True Stories Behind 6 Cursed Movies. Cracked, 12-08-2008 (ultimo accesso il 20-10-2010).