Associazione Nazionale del Fante

L’Associazione Nazionale del Fante ha carattere esclusivamente patriottico, morale e culturale.

L'Associazione Nazionale del Fante (acronimo A.N.F.) rappresenta l'Arma di fanteria dell'Esercito italiano nella società civile.

Associazione Nazionale del Fante
AbbreviazioneA.N.F.
TipoAssociazione d'arma, non a scopo di lucro, riconosciuta di personalità giuridica.
Affiliazione internazionaleAssoarma
Fondazione7 luglio 1920
FondatoreTenente di Complemento Giuseppe Fontana
ScopoPatriottico, commemorativo, celebrativo, volontariato e assistenza sociale, culturale, sportivo e umanitario.
Sede centraleItalia (bandiera) Milano
PresidenteItalia (bandiera) Gianni Stucchi
Membri15.300 (2024)
MottoPER SE FULGET
Sito web
Medagliere dell'Associazione Nazionale del Fante, sezione di Rovigo.

L'A.N.F. è stata fondata nel 1920 dal Tenente di Complemento Giuseppe Fontana, in accoglimento all'istanza dei fanti del Regio Esercito, reduci dalla Prima guerra mondiale. L'associazione è depositaria del Medagliere Nazionale dell'Arma di Fanteria per conto dell'Esercito Italiano. Nella sua natura di Associazione d'arma è dotata di personalità giuridica e ha la propria sede a Milano, è affiliata ad Assoarma. Dal 2017 il presidente è Gianni Stucchi.

L'A.N.F., pur richiamandosi alla lunga tradizione della fanteria, ha ancorato la propria missione statutaria sulla fanteria post unitaria, cioè ai fanti che hanno partecipato alle battaglie dopo l'unità d'Italia. In ragione di tale scelta del sodalizio, da un punto di vista storico si distinguono due periodi principali di attività, l'A.N.F. nel Regno d'Italia (1861-1946) e l'A.N.F. in Italia.

Regno d'Italia

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L'associazione è stata costituita a Milano il 7 luglio 1920 su iniziativa del Tenente di Complemento Giuseppe Fontana in accoglimento a delle richieste dei fanti reduci della Prima guerra mondiale.[1][2][3] Fontana morì il 7 gennaio 1943, con il grado di Maggiore, in seguito alle ferite riportate in combattimento nella Campagna italiana di Russia alla quale partecipò da volontario.

La prima sezione (detta "La Primogenita" o anche solo "Primogenita"), fu inaugurata a Milano il 24 ottobre 1920.[4]

Il secondo presidente nazionale fu Gino Dall'Ara, anche lui volontario nella Prima guerra mondiale dove subì la mutilazione dell'occhio sinistro. Partecipò alla Seconda guerra mondiale con il grado di Tenente Colonnello.[5]

Con Regio decreto 13 maggio 1943, l’Associazione assunse la denominazione di "Reggimento Fanti d'Italia".

Ripresa la vita associativa nel 1949 la struttura si espanse fino a comprendere più di duemila sezioni.[6] Il 5 maggio 1949 il senatore Aldo Rossini fu eletto presidente nazionale dell'associazione. Nel 1954 l'Associazione mutò il nome da "Reggimento Fanti d'Italia" a quello attuale.[7] Il 10 settembre 1959 viene iscritta nel Pubblico Registro delle persone giuridiche.[8] Nel 1975 venne eletto alla presidenza nazionale Marcello Mantovani, nel 1992 gli successe Elio Nardilli, nel 2003 Vito Titano. Il 23 dicembre 2003, in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, l'organizzazione è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano.[9] Nel 2009 è stato eletto Antonio Beretta e il 10 e 11 ottobre 2009, in occasione del Congresso straordinario di Milano, è stato redatto un nuovo Statuto.[10] Il 22 aprile 2017 è stato eletto presidente Gianni Stucchi.[11]

Nel 2024 risultano attive 320 sezioni[12] con 11.800 soci effettivi a cui si aggiungono 3.500 patronesse.[13]

Descrizione

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L'A.N.F. è un'Associazione d'arma, non a scopo di lucro. Mediante le proprie attività, sia di tipo istituzionale con funzione pubblica che interna al sodalizio, persegue gli scopi costitutivi indicati nello statuto: di tipo patriottico, commemorativo e celebrativo in relazione alla storia e tradizioni della fanteria, di promozione del volontariato e dell'assistenza sociale; scopi di tipo culturale, sportivo e umanitario.[5]

L'A.N.F. ha ricevuto in deposito il Medagliere Nazionale dell'Arma di Fanteria.[1]

Attività

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Le adunate

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Si tratta di raduni nazionali che si tengono con cadenza pressoché annuale. Il primo si è registrato nel 1934 e vide la presenza di 15.000 fanti del Regio Esercito. Dopo la Seconda guerra mondiale i raduni celebrati durante il Ventennio non sono oggetto di promozione e la numerazione ordinale delle adunate ha inizio nel 1955 con il primo raduno nazionale di Napoli.

Cronologia delle Adunate[14]
Anno Città Note
1934 Roma Ventennio
1935 Trieste Ventennio
1936 Napoli Ventennio
1955 Napoli 1º Raduno Nazionale
1958 Cagliari 2º Raduno Nazionale
1960 Palermo 3º Raduno Nazionale
1961 Torino 4º Raduno Nazionale
1962 Gorizia 5º Raduno Nazionale
1964 Fogliano Redipuglia 6° Raduno Nazionale
1965 Novara 7° Raduno Nazionale
1966 Gorizia 8° Raduno Nazionale
1969 Fogliano Redipuglia 9° Raduno Nazionale
1971 Genova 10° Raduno Nazionale
1974 Fogliano Redipuglia 11° Raduno Nazionale
1976 Bari 12° Raduno Nazionale
1977 Fogliano Redipuglia 13° Raduno Nazionale
1978 Tonezza del Cimone 14° Raduno Nazionale
1980 Verona 15° Raduno Nazionale
1982 Brescia 16° Raduno Nazionale
1984 Novara 17° Raduno Nazionale
1986 Vicenza 18° Raduno Nazionale
1988 Vittorio Veneto 19° Raduno Nazionale
1990 Bergamo 20° Raduno Nazionale
1992 Mantova 21° Raduno Nazionale
1994 Trento 22° Raduno Nazionale
1996 Belluno 23° Raduno Nazionale
1998 Gorizia 24° Raduno Nazionale
2000 Modena 25° Raduno Nazionale
2002 Treviso 26° Raduno Nazionale
2004 Piacenza 27° Raduno Nazionale
2006 Chioggia 28° Raduno Nazionale
2008 Massa 29° Raduno Nazionale
2010 Udine 30° Raduno Nazionale
2012 Ravenna 31° Raduno Nazionale
2014 Vicenza 32° Raduno Nazionale
2016 Brescia 33° Raduno Nazionale
2018 Vittorio Veneto 34º Raduno Nazionale
2024 Trieste 35º Raduno Nazionale


Le sezioni

L'A.N.F. si compone di diverse sezioni, presenti in molte città italiane. Ogni sezione ha una propria vita associativa e persegue lo scopo di "onorare i caduti operando per i vivi".[15] A titolo esemplificativo si riportano alcune sezioni:

Camisano Vicentino (VI), Casalecchio di Reno (BO), Cesano (RM), Cividale del Friuli (UD), Cormons (GO), Cosenza (CS), Flero (BS), Frassinoro (MO), Gemona del Friuli (UD), Gorizia (GO), Gradisca d'Isonzo (GO), Marano Vicentino (VI), Messina (ME), Milano - detta La Primogenita (MI), Mirandola (MO), Orgiano (VI), Osoppo (UD), Ponti sul Mincio (MN), Roma (RM), Rovigo (RO), Spilimbergo (PN), Telve di Sopra (TN), Treviso (TV), Trieste (TS), Udine (UD), Urgnano (BG), Venezia (VE), Voghera (PV).[16]

Monumenti al Fante

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Cimiteri, Ossari, Sacrari e Templi

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Cimiteri

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Sacrari

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Pubblicazioni

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L'organo informativo del sodalizio è Il Fante d'Italia, rivista cartacea nata nel 1948. Viene recapitata ai soci dell'A.N.F. mediante spedizione in abbonamento postale.[27] Dal 2020 è disponibile anche sul web in formato PDF.[1]

In occasione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto:

  • Il Viaggio del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, Associazione Nazionale del Fante, Vicenza 2021.[28]

Decreti

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  • Regio Decreto 13 maggio 1943 s.n. conferisce al "Reggimento Fanti d'Italia" personalità giuridica
  • Regio Decreto 2 agosto 1943 n. 704 pone le Associazioni d'Arma sotto la vigilanza del Ministero della Guerra, ora Ministero della Difesa.
  • Decreto 12 febbraio 1954 n. 186 ripristina al sodalizio la denominazione di "Associazione Nazionale del Fante" e ne approva lo Statuto sociale.
  • Decreto 2 febbraio 1956 n. 652 approva il Regolamento sociale.
  • Decreto 15 aprile 1959 n. 457 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Cagliari (24 gennaio 1958).
  • Decreto 23 maggio 1966 n. 486 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Trieste (3 novembre 1964).
  • Decreto 17 novembre 1969 n. 825 approva le modifiche allo Statuto deliberate dal Congresso Nazionale di Grado (2 novembre 1968).
  • Decreto del Presidente della Repubblica del 3 luglio 1984, concede lo Stemma Araldico all'associazione, atto iscritto nei Registri dell'Ufficio Araldico il 9 gennaio 1985; Reg. anno 1984 (pag. 71).
  • Decreto 29 settembre 1998, approva le modifiche dello Statuto e del Regolamento deliberate dal Congresso Straordinario di Marina di Massa (20-21 settembre 1997) - Gazzetta Ufficiale n. 247 del 22 ottobre 1998.
  1. ^ a b Associazione Nazionale del Fante - Esercito Italiano, su www.esercito.difesa.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  2. ^ La Storia, su Federazione Fanti Treviso. URL consultato l'8 luglio 2024.
  3. ^ Associazione Nazionale del Fante – MILES, su rivistamilitare.net. URL consultato l'8 luglio 2024.
  4. ^ Presidenza Nazionale, La Storia, su Associazione Nazionale del Fante. URL consultato il 5 giugno 2024.
  5. ^ a b Statuto, su www.associazionenazionaledelfante.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  6. ^ Esercito Italiano- Associazione Nazionale del Fante, su web.archive.org, 8 gennaio 2014. URL consultato il 5 giugno 2024 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  7. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 1954, n. 186 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 5 giugno 2024.
  8. ^ Al n. 96 del volume II presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Milano.
  9. ^ Statuto Sociale.
    «In data 23 dicembre 2003 Prot. n. 1000/471 Area V bis in seguito all'emanazione del D.P.R. n. 361/2000, è stata iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
  10. ^ Statuto.
    «È stato redatto un nuovo Statuto, che è stato approvato dal Congresso Straordinario di Milano del 10 e 11 ottobre 2009, ed è stato trascritto, in data 21 luglio 2010, nel Registro delle Persone Giuridiche tenuto dalla Prefettura di Milano al n. d'ord. 471 della pagina 726 del Vol. II.»
  11. ^ Statuto, su www.associazionenazionaledelfante.it. URL consultato il 26 giugno 2024.
  12. ^ Presidenza Nazionale, raduno-trieste, su Associazione Nazionale del Fante. URL consultato il 26 giugno 2024.
  13. ^ Associazione Nazionale del Fante | Comune di Bottanuco, su www.comune.bottanuco.bg.it. URL consultato l'8 luglio 2024.
  14. ^ Raduni, su www.associazionenazionaledelfante.it. URL consultato il 6 giugno 2024.
  15. ^ Sottotitolo dell'Organo Ufficiale della Associazione Nazionale del Fante, Il Fante d'Italia.
  16. ^ Sommario, in Il Fante d'Italia, LXXVI, n. 2, Associazione Nazionale del Fante, Giugno 2024.
  17. ^ Cristina Beltrami, L'archivio della scultura: Monumento al Fante – copia da Angelo Balzardi, su L'archivio della scultura, sabato 15 marzo 2014. URL consultato il 19 giugno 2024.
  18. ^ Monumento al Fante – Rovigo | Pietre della Memoria, su pietredellamemoria.it, 19 dicembre 2017. URL consultato il 19 giugno 2024.
  19. ^ La Tenda Tv, XXXIV Raduno Nazionale Commemorativo del Fante - Sfilata a Vittorio Veneto, 28 maggio 2018. URL consultato il 26 febbraio 2025.
  20. ^ Torino, corteo pro Palestina: imbrattato il monumento al Fante d'Italia, su Corriere della Sera, 6 luglio 2024. URL consultato il 23 luglio 2024.
  21. ^ I.C., Inaugurato a Vestenanova (Vr) il Monumento al Fante d'Italia per la pace, in Il Fante d'Italia, n. 3, Pavia, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 34.
  22. ^ (DE) Richard Andergassen, Die faschistischen Mausoleen (Beinhäuser), su Südtiroler Schützenbund - SSB, 1º maggio 2016. URL consultato il 14 gennaio 2025.
  23. ^ Cav. Donatello Brugiolo, Martignacco (Ud) celebra "Il Fante d'Italia", in Il Fante d'Italia, n. 4, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 12.
  24. ^ L'anniversario: i trent'anni trascorsi dal nebbioso novembre del 1994 al più soleggiato novembre 2024. Dalla posa del Cippo dei Fanti, in piazza 25 aprile, a Lonato, oggi divenuto Lonato del Garda, a onore e ricordo dei Caduti delle guerre, in Il Fante d'Italia, n. 4, 2024, pp. 29-30.
  25. ^ 90° di fondazione Sezione Associazione Nazionale del Fante di Castegnato (Bs) e 60° inaugurazione della stele., in Il Fante d'Italia, n. 4, Associazione Nazionale del Fante, 2024, p. 46.
  26. ^ Il cippo commemorativo (PDF), su comune.schio.vi.it. URL consultato il 26 febbraio 2025.
  27. ^ Direttore Responsabile: Gr. Uff. Savino Vignola. Stampa: Tipografia PI-ME Editrice Srl, Pavia. Registrazione n. 346 Tribunale di Milano del 13.02.2012.
  28. ^ Associazione Nazionale del Fante Gruppo Sezioni "Arco Romano" Pasubio e dell'Associazione Culturale Archeion - Malo. (a cura di), Il Viaggio del Milite Ignoto. Da Aquileia a Roma. 29 Ottobre - 2 Novembre 1921, Vicenza, 2021.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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