Alluvione della Valle Caudina del 1999

L'alluvione della Valle Caudina fu una calamità che si verifico il 16 dicembre 1999 nella Valle Caudina, focalizzandosi in particolare tra i comuni di Cervinara e San Martino Valle Caudina, dove frane e allagamenti causarono 6 morti.

Alluvione della Valle Caudina
disastro naturale
Tipofrana, inondazione
Data16 dicembre 1999
LuogoValle Caudina
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Campania
Conseguenze
Morti6
Feriti15
Sfollaticirca 3000

Il 14 dicembre 1999 intense precipitazioni si abbatterono tra l'Irpinia, il Sannio e l'Agro nocerino-sarnese, causando non pochi disagi tra le popolazioni colpite. Ciò era parte di una perturbazione che stava stazionando sull'alto meridione. All'inizio le preoccupazioni circa la possibilità di smottamenti e allagamenti andarono a Sarno, reduce, da circa un anno, di un terribile evento franoso che coinvolse Sarno stesso, Bracigliano, Siano e Quindici e che aveva provocato 160 morti, tuttavia il giorno successivo l'emergenza si concentrò nella zona Caudina, una vallata compresa tra le province di Avellino e Benevento: la Protezione civile diramò, per l'occasione, un'allerta meteo sull'attivazione di colate di fango nella zona compresa tra i comuni di Cervinara e San Martino Valle Caudina.[1]

La situazione precipitò nella notte di giovedì 16 dicembre: circa 30 000 metri cubi di fango e detriti scivolarono dal monte Cornito, investendo le località di Ioffredo e Castello di Cervinara.[2] Al mattino il quadro della situazione appariva abbastanza tragico: numerose persone sepolte sotto al fango, diverse abitazioni danneggiate se non distrutte, strade e piazze coperte dai detriti impraticabili dai soccorritori. Nel contempo si attivarono altri movimenti franosi a San Martino e Rotondi, rendendo ancora più difficoltosa l'opera di soccorso, a cui si aggiunsero anche gli straripamenti di due torrenti, il Ioffredo e il San Gennaro. Al 17 dicembre risultavano recuperate quattro persone morte e due dispersi, mentre 15 persone risultavano feriti; inoltre furono sfollate complessivamente 3 000 persone, di cui oltre 1 500 solo a Cervinara, in parte per l'inagibilità delle abitazioni e in parte per l'instabilità dei monti della zona.[3] Nelle ore successive la perturbazione cominciò a distogliersi dalla zona alluvionata, permettendo un facile lavoro da parte dei soccorritori che riuscirono a recuperare i cadaveri dei dispersi nonché a mettere in sicurezza la zona. L'emergenza si concluse qualche giorno più tardi.

  1. ^ Colate rapide nella Valle Caudina (AV), su Polaris. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  2. ^ Travolti dal fango per salvare il cane, su repubblica.it. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  3. ^ Valle Caudina, piove ancora. Dispersi: ricerche ferme, su repubblica.it. URL consultato il 4 ottobre 2019.

Voci correlate

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