Alexander Macomb House
La Alexander Macomb House è stata una casa d'abitazione eretta nel XVIII secolo posta al n. 39–41 di Broadway a Manhattan che servì come seconda residenza presidenziale. Il presidente George Washington la occupò dal 23 febbraio al 30 agosto 1790, nel corso dei due anni in cui New York City fu capitale degli Stati Uniti.
Alexander Macomb House | |
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La casa di Alexander Macomb House, seconda residenza del presidente degli Stati Uniti d'America, occupata da George Washington, dal febbraio all'agosto del 1790 | |
Localizzazione | |
Stato | Stati Uniti |
Località | New York |
Indirizzo | Manhattan |
Coordinate | 40°42′22.68″N 74°00′47.52″W |
Informazioni generali | |
Condizioni | Demolito |
Costruzione | 1786-1788 |
Demolizione | dopo il 1821 |
Stile | georgiano |
Uso | museo |
Realizzazione | |
Proprietario | Governo degli Stati Uniti d'America |
Committente | Alexander Macomb |
Alexander Macomb (1748–1831) era un mercante americano di discendenza irlandese ed uno speculatore terriero. Egli costruì una casa a quattro piani a Broadway nel 1786–1788. Macomb la affittò poi al plenipotenziario francese Elénor-François-Elie, conte di Moustier, che la occupò sino al suo ritorno a Parigi all'inizio del 1790. Il presidente Washington trovò il luogo adatto per accogliere la nuova residenza presidenziale ed i suoi uffici e da subito iniziò a trasferirvi mobili, specchi e tappeti oltre ad acquistarne di nuovi col proprio denaro. Alcuni di questi oggetti sono ancora oggi visibili alla sua residenza di Mount Vernon.[1]
La prima casa presidenziale era stata la Samuel Osgood House al n.3 di Cherry Street[2] a Manhattan, casa che Washington occupò dal 23 aprile 1789 al 23 febbraio 1790. Rispetto alla precedente abitazione, ad ogni modo, la nuova casa era significativamente più grande, nei pressi di Bowling Green, con una splendida visuale sul fiume Hudson.
Lo staff del presidente era composto da 20 persone, tra cui diversi lavoratori, servitori e schiavi (all'epoca la schiavitù era legale a New York) e lo stesso Washington aveva portato con sé 7 schiavi africani da Mount Vernon per lavorare presso di lui nella nuova casa: William Lee, Christopher Sheels, Giles, Paris, Austin, Moll e Oney Judge.[4]
Qui vissero anche due nipoti di Martha Washington, Nelly Custis (n. 1779) e "Wash" Custis (n. 1781).
Nel luglio del 1790 venne approvato il Residence Act, la capitale nazionale venne spostata a Filadelfia, in Pennsylvania, per un periodo di 10 anni per consentire la costruzione della nuova capitale nel distretto di Columbia. Washington lasciò Macomb House il 30 agosto 1790 e fece ritorno brevemente alla sua residenza privata di Mount Vernon, fermandosi a Philadelphia per esaminare il proseguire dei lavori sulla sua nuova abitazione, la Masters–Penn–Morris House al n.190 di High Street.
Nel 1821, Macomb House venne convertita nel "Bunker's Mansion House Hotel", un noto hotel di Broadway, ma la struttura venne in seguito abbattuta.[5]
Nel 1939, le Daughters of the Revolution eressero una targa di bronzo al n.39 di Broadway per commemorare la casa.[6]
Note
modifica- ^ "Plain for Its Situation" at www.mountvernon.org, su mountvernon.org. URL consultato il 6 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).
- ^ http://www.mountvernon.org/research-collections/digital-encyclopedia/article/presidential-residency-in-new-york/
- ^ "Mr. Huntington has in his famous painting of the Republican Court made the Macomb home on Broadway the background of his picture. This was a much more commodious house, to which the President and his family removed in the spring of 1790." Anne Hollingsworth Wharton, Salons Colonial and Republican (Philadelphia: J.B. Lippincott Company, 1900), p. 52.
- ^ Biographical sketches, su ushistory.org (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2010).
- ^ James Grant Wilson, A Memorial History of the City of New York (1893), p. 365.
- ^ Site of Second Presidential Mansion, su hmdb.org.
Bibliografia
modifica- Decatur, Stephen, Jr., The Private Affairs of George Washington (1933).
- Hoffman, Henry B. "President Washington's Cherry Street Residence." The New-York Historical Society Quarterly Bulletin, vol. 23 (January 1939): 90–103.
- Miller, Agnes. "The Macomb House: Presidential Mansion." Michigan History, vol. 37 (December 1953): 373–384.
- Wharton, Anne H. "Washington's New York Residence in 1789." Lippincott's Monthly Magazine, vol. 43 (1889): 741–745.
Voci correlate
modifica- Samuel Osgood House, prima residenza presidenziale
- Germantown White House, occupata temporaneamente dal presidente Washington
- President's House (Philadelphia)
- Casa Bianca
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alexander Macomb House