Agostino Falconi
Agostino Falconi (La Spezia, 8 gennaio 1816 – La Spezia, 26 febbraio 1882) è stato un poeta e letterato italiano.
Biografia
modifica«[...] Mi par di vederlo anche adesso: basso e tarchiato, con un pizzo e un paio di baffi lunghi, folti, candidissimi, che facevano apparire più brune le maschie fattezze del volto, su cui lampeggiavano due occhi, pieni di fuoco e di vita. [...]»
Agostino Falconi nacque nella frazione spezzina di Marola l'8 gennaio 1816, figlio di Domenico Falconi detto il Moeto (Marola, 6 gennaio 1791 - 22 gennaio 1863), cavatore di marmo fondatore della Domenico Falconi Srl e di Laura Mori[1].
Compì gli studi prima alla Spezia e poi a Sarzana, avendo come precettore Bartolomeo Gessi.
In seguito si dedicò al commercio di marmo e per ingannare il tempo, come confessava egli stesso, tra uno scavo e l'altro, cominciò a comporre versi, giudicati dalla critica scarni e privi di eleganza. La prima canzone, Un'idea del Golfo di Spezia, venne pubblicata nel 1845 e fu presentata anche ad un convegno a Genova.[2]
Profondamente colto, parlava correttamente l'inglese e conosceva il latino, dedicava ogni momento libero ai suoi studi alla ricerca di ogni possibile notizia riguardante il passato del Golfo della Spezia e del circondario, dalla Val di Vara alla Lunigiana.
Fu anche Console Generale degli Stati Uniti a Genova, pubblicando in inglese una descrizione del Golfo della Spezia dal titolo "Sea turn about the Gulf of Spezia, originally described en the englisch language".[2]
In veste di consigliere comunale si adoperò per istituire un museo cittadino dove conservare i reperti archeologici di Marola.
Morì alla Spezia il 26 febbraio 1882 a causa di una congestione cerebrale.[3]
Opere
modifica- Un'idea del Golfo di Spezia, 1845;
- Rime di AGOSTINO FALCONI di Marola, 1846;
- La chiesa di S. Pietro ed il castello di Lerici nel Golfo di Spezia, 1846;
- Sea - tour about the Gulf of Spezia originally described in the english language, 1846;
- Rime inedite, 1850;
- Raccolta delle iscrizioni del Golfo di Spezia, 1855;
- Una scena nel Forte di Santa-Maria al Golfo di Spezia -ode-, 1856;
- Orlando da Lecca prigioniero nel castello di Lerici -canzone-, 1859;
- Notizie statistiche circa la popolazione del Comune di Spezia, 1860;
- Sui monumenti del Golfo di Spezia, 1863;
- Effemeridi del Golfo di Spezia, 1866;
- Fasti liguri -canzone-, 1868;
- Per le fauste nozze di Giovanni Sforza coll'Elisa Pierantoni omaggio dell'Arcade Eucrate Dasèo -sonetto-, 1869;
- Sui monumenti del Golfo di Spezia PARTE PRIMA, 1869;
- Descrizioni del Golfo di Spezia, 1870;
- Sul Golfo di Spezia -canzone-, 1870;
- Saggio del dialetto di Marola antico paese del Golfo di Spezia, 1870;
- Cinque odi e cinque sonetti, 1870;
- Fasi della giurisdizione di Spezia, 1872;
- Iscrizioni del Golfo di Spezia, 1874[4];
- Effemeridi storiche del Golfo di Spezia PARTE PRIMA, 1875;
- Cinque odi e cinque sonetti, 1875;
- La novella IX della Giornata prima del Decamerone di Giovanni Boccacci tradotta nel dialetto di Marola, 1875;
- Strenna del Golfo di Spezia per l'anno bisestile 1876, 1875;
- Descrizioni poetiche del Golfo di Spezia, 1876;
- Guida del Golfo di Spezia, 1877;
- Sulla condizione della famiglia di Bartolomeo Fazio di Spezia, 1878;
- Guida della città di Spezia e dè luoghi del suo golfo, 1879;[3]
Note
modifica- ^ Domenico Falconi Srl - La nostra storia, su domenicofalconi.it. URL consultato il 21 gennaio 2024.
- ^ a b Giovanni Sforza, Agostino Falconi di Marola e i suoi scritti editi e inediti.
- ^ a b Girolamo Bertolotto e Giovanni Sforza, Agostino Falconi di Marola e i suoi scritti editi e inediti (PDF).
- ^ Costituisce un corpus epigrafico che raccoglie tutte le iscrizioni riferite al golfo della Spezia, molto importante perché conserva memoria di epigrafi nel frattempo andate perdute.