Leoluca Orlando: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
| nome = Leoluca Orlando
| immagine = Leoluca1719922906802 Orlando20240702 DAVORLANDO Leoluca 2008IT 3011.jpg
| didascalia = Leoluca Orlando nel 2008
| carica = [[Sindaci di Palermo|Sindaco di Palermo]]
| mandatoinizio = 2216 maggioluglio [[2012]]1985
|mandatofine = 14 agosto 1990<ref>''Dimissionario'' dal 24 gennaio all'8 luglio 1990 e sostituito dal ''commissario straordinario'' Andrea Gentile.</ref>
| mandatofine =
|predecessore = Gianfranco Vitocolonna<br><small>(''commissario straordinario'')</small>
| predecessore = [[Diego Cammarata]]
| successore = [[Domenico Lo Vasco]]
| mandatoinizio2 = 223 novembredicembre [[1993]]
| mandatofine2 = 18 dicembre 2000<ref>Si dimise il 16 apriledicembre [[2000]].</ref>
| predecessore2 = [[ManlioVittorio Piraneo <br><small>(''commissario Orobello]]straordinario'')</small>
|successore2 = Guglielmo Serio <br><small>(''commissario straordinario'')</small>
| successore2 = [[Diego Cammarata]]
| mandatoinizio3 = 1322 maggio [[1985]]2012
| mandatofine3 = 720 maggiogiugno [[1990]]2022
| predecessore3 = [[NelloLuisa Latella <br/><small>(''commissario Martellucci]]straordinario'')</small>
| successore3 = [[Domenico LoRoberto VascoLagalla]]
| carica4 = [[Città metropolitana di Palermo#Sindaci metropolitani|Sindaco metropolitano di Palermo]]
| mandatoinizio4 = 7 giugno [[2016]]
|mandatofine4 = 18 ottobre 2017<ref name="meridionews.it">{{cita web|url=https://meridionews.it/articolo/59507/ex-province-crocetta-revoca-i-tre-sindaci-metropolitani-applico-la-legge-non-e-una-ritorsione-contro-orlando/|titolo=Ex-provincie, Crocetta revoca i tre sindaci metropolitani "Applico la legge, non è una ritorsione contro Orlando|accesso=27 gennaio 2021|data=10 ottobre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.cittametropolitana.pa.it/provpa/allegati/16248/ricorso_Orlando.pdf|titolo=ricorso Orlando|accesso=28 gennaio 2021|data=27 ottobre 2017|formato=PDF}}</ref>
| mandatofine4 =
| predecessore4 = ''carica creataistituita''
|successore4 = Girolamo Di Fazio <small>(''commissario straordinario'')</small>
| successore4 =
|mandatoinizio5 = 26 novembre 2017<ref>{{cita web|url=https://www.blogsicilia.it/palermo/il-tar-rimette-orlando-e-bianco-sulla-poltrona-di-sindaco-metropolitano/419394/|titolo=Il Tar rimette Orlando e Bianco sulla poltrona di sindaco metropolitano|data=27 novembre 2017|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>
| carica5 = [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatofine5 = 20 giugno 2022
| mandatoinizio5 =
|predecessore5 = Girolamo Di Fazio <small>(''commissario straordinario'')</small>
| mandatofine5 =
|successore5 = [[Roberto Lagalla]]
| legislatura5 = [[XI legislatura della Repubblica Italiana|XI]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]] (fino al 10/07/2012)
|carica6 = [[Italia dei Valori#Portavoce|Portavoce dell'Italia dei Valori]]
| gruppo parlamentare5 = Italia dei valori
|mandatoinizio6 = 3 luglio 2006
| coalizione5 = [[Partito Democratico (Italia)|PD]] - [[IdV]]
|mandatofine6 = 30 giugno 2013
| circoscrizione5 = [[Sicilia]]-1 (XV)<br />[[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]] (XVI)
|predecessore6 = [[Nello Formisano]]
| collegio5 =
|successore6 = ''nessuno''
| carica6 = [[Eurodeputato]]
|carica7 = [[La Rete (partito politico)|Presidente de La Rete]]
| legislatura6 = IV
|mandatoinizio7 = 24 novembre 1991
| gruppo parlamentare6 = [[Federazione Europea dei Partiti Verdi]]
|mandatofine7 = 27 febbraio 1999
| coalizione6 = [[Gruppo Verde]]
|predecessore7 = ''fondazione partito''
| circoscrizione6 = [[Circoscrizione Italia insulare|Italia insulare]]
|successore7 = ''dissoluzione partito''
| collegio6 = Italia
|carica8 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
| partito = [[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(fino al 1991)</small><br />[[Movimento per la Democrazia - La Rete|MpD - La Rete]] <small>(1991-1999)</small><br />[[I Democratici|Dem]] <small>(1999-2002)</small><br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] <small>(2002-2005)</small><br />[[Italia dei Valori|IdV]] <small>(2005-2012)</small><br />La Rete 2018 <small>(2012-2018)</small><br />[[Partito Democratico (Italia)|PD]] <small>(dal 2018)</small>
|mandatoinizio8 = 23 aprile 1992
| titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|mandatofine8 = 14 dicembre 1993
| alma mater = [[Università di Palermo]]
|mandatoinizio9 = 28 aprile 2006
| professione = Avvocato, professore
|mandatofine9 = 10 luglio 2012
| tipo nomina5 =
|legislatura9 = {{NumLegRepubblica|D|XI|XV|XVI}}
| incarichi5 = Presidente - Commissione parlamentare per gli affari regionali;<br />Componente - III Commissione (Affari esteri e comunitari).
|gruppo parlamentare9 = '''XI:''' [[La Rete (partito politico)|La Rete]]<br>'''XV-XVI:''' [[Italia dei Valori]]
| sito5 = http://nuovo.camera.it/29?shadow_deputato=33940
|circoscrizione9 = '''XI:''' [[Circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta|Circoscrizione XXIX]]<br>'''XV:''' [[Circoscrizione Sicilia 1|Sicilia 1]]<br>'''XVI:''' [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]]
| tipo nomina6 =
|coalizione9 = '''XV:''' [[L'Unione]]<br>'''XVI:''' [[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Italia dei Valori|IdV]]
| incarichi6 = Vice-Presidente - Commissione per l'ingresso di Malta nell'Unione Europea<br />Componente supplente - Commissione per la sicurezza e il disarmo<br />Componente - Commissione Europea Libertà Pubbliche e per gli Affari Interni<br />Componente - Commissione per le Politiche regionali.
|incarichi9 = Presidente della Commissione parlamentare per gli affari regionali;<br />Componente della III Commissione (Affari esteri e comunitari).
|sito9 = https://storia.camera.it/deputato/leoluca-orlando-19470801#nav
|carica10 = [[Europarlamentare]]
|mandatoinizio10 = 16 luglio 2024
|mandatofine10 =
|mandatoinizio11 = 19 luglio 1994
|mandatofine11 = 19 luglio 1999
|legislatura11 = [[Europarlamentari dell'Italia della IV legislatura|IV]], [[Europarlamentari dell'Italia della X legislatura|X]]
|gruppo parlamentare11 = '''IV:''' [[Gruppo Verde]]<br>'''X:''' [[I Verdi/Alleanza Libera Europea|Verdi/ALE]]
|circoscrizione11 = [[Circoscrizione Italia insulare|Italia insulare]]
|incarichi11 = '''IV:'''<br>Vicepresidente della Commissione per l'ingresso di Malta nell'Unione Europea<br />Componente supplente della Commissione per la sicurezza e il disarmo<br />Componente della Commissione Europea Libertà Pubbliche e per gli Affari Interni<br />Componente della Commissione per le Politiche regionali.
|sito11 = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/2152/LEOLUCA_ORLANDO/home
|partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] vicino ad [[Alleanza Verdi e Sinistra|AVS]] <small>(dal 2024)</small><br />''In precedenza:''<br />[[Democrazia Cristiana|DC]] <small>(1978-1991)</small><br />[[La Rete (partito politico)|La Rete]] <small>(1991-1999)</small><br />[[I Democratici|I Dem]] <small>(1999-2002)</small><br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] <small>(2002-2005)</small><br />[[Italia dei Valori|IdV]] <small>(2005-2013)</small><br />Movimento 139 <small>(2013-2018)</small><br />[[Partito Democratico (Italia)|PD]] <small>(2018-2024)
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza
|alma mater = [[Università degli Studi di Palermo]]<br />[[Università Ruprecht Karl di Heidelberg]]
|professione = Avvocato, docente universitario
}}
{{Bio
|Nome = Leoluca
|Cognome = Orlando Cascio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Palermo
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|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
|Nazionalità = italiano
}}
 
Dal 22 maggio [[2012]] esercita il suo quinto mandato (non consecutivo) di [[Sindaci di Palermo|sindaco di Palermo]] e dal 7 giugno [[2016]] anche quello di [[sindaco metropolitano|sindaco]] della [[città metropolitana di Palermo]].
È meglio conosciuto per la sua forte opposizione a [[cosa nostra]] durante il suo primo periodo da [[Sindaci di Palermo|sindaco di Palermo]], che va dalla seconda metà degli [[anni 1980]] fino al 1990 e che è stato pubblicamente indicato, dai media, come la "[[Primavera di Palermo]]".
È stato parlamentare regionale e nazionale ed europarlamentare. Fondatore de [[Movimento per la Democrazia - La Rete|La Rete]], è stato inoltre coordinatore nazionale dell'[[Italia dei Valori]].
 
È stato eletto per la prima volta [[Sindaco (Italia)|primo cittadino]] del [[Palermo|capoluogo siciliano]] nel 1985, dal [[Consiglio comunale (Italia)|consiglio comunale]], restando in carica fino al 1990. Nel 1993, [[Elezioni amministrative in Italia del 1993|primo anno delle elezioni dirette dei sindaci in Italia]] e nella storia del comune, è tornato nelle vesti di sindaco della città ed è stato poi rieletto quattro anni dopo, fino al 2000, quando si dimise in dicembre in vista delle [[elezioni regionali in Sicilia del 2001|elezioni regionali in Sicilia del giugno dell'annata seguente]].
Nuovamente a capo dell'[[Palermo#Amministrazione|amministrazione di Palermo]] per altri due mandati consecutivi, dal 2012 al 2022, per un totale di circa 22 anni che ne fanno, ad oggi, il primo cittadino più presente e duraturo dall'esistenza di tale carica, dal 7 giugno 2016 e sempre fino al 2022 ha ricoperto anche il ruolo di [[sindaco metropolitano]] della [[città metropolitana di Palermo]].
 
È stato [[parlamentare]] regionale e nazionale, quindi [[europarlamentare]]. Fondatore del [[La Rete (partito politico)|partito politico di La Rete]], è stato inoltre coordinatore nazionale dell'[[Italia dei Valori]].
 
Dal 2002 è presidente della [[Federazione Italiana di American Football]].
 
== Biografia ==
=== Anni giovanili e studi ===
Figlio dell'[[avvocato]] Salvatore Orlando Cascio (1908-2002) e di Eleonora Cammarata, è il terzo di otto figli.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/10/15/una-messa-al-cimitero-dei-cappuccini.html|titolo=Una messa al cimitero dei Cappuccini - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=12 giugno 2022}}</ref> Nel 1965 ha conseguito il diploma di [[maturità classica]] presso l'[[Istituto Gonzaga]] (dove fu compagno del futuro Ministro [[Enrico La Loggia (1947)|Enrico La Loggia]], del futuro Presidente della [[Provincia di Palermo]] [[Francesco Musotto (politico 1947)|Francesco Musotto]] e del futuro [[Presidente della Regione Siciliana]] [[Giuseppe Provenzano (1946)|Giuseppe Provenzano]]). Nel 1969 si è laureato con lode in [[Giurisprudenza]] presso l’[[Università degli Studi di Palermo]].<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/19/il-gonzaga-nella-culla-della-borghesia-si.html|titolo=IL GONZAGA Nella culla della borghesia si impara anche a far politica - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=12 giugno 2022}}</ref> Ha compiuto studi all'[[Università Ruprecht Karl di Heidelberg]] (in [[Germania]]) e in [[Inghilterra]]. Avvocato, tra la fine degli [[anni '70]] e gli [[anni '80]] è stato docente di diritto pubblico regionale all'Università di Palermo.
Figlio dell'avvocato Salvatore Orlando Cascio, terminato il [[liceo classico]] presso l'istituto Gonzaga di [[Palermo]], Leoluca Orlando, laureato in [[giurisprudenza]], avvocato, è stato docente di diritto pubblico regionale all'[[Università di Palermo]]. Ha compiuto studi ad [[Heidelberg]] (in [[Germania]]) e in [[Inghilterra]].
 
=== Carriera politica ===
==== Primi incarichi ====
Inizia il suo percorso politico nella corrente di sinistra della [[Democrazia Cristiana]]<ref>[http://books.google.it/books?id=MI6D7XTq6WgC&pg=PA151 Giovanni Di Capua, ''Delenda DC'', Rubbettino Editore, 2004, p. 151.]</ref>, con i cui vertici, in particolare con la destra andreottiana, entrerà presto in conflitto.
 
Inizia il suo percorso politico nella [[Democrazia Cristiana]] ed è chiamato nel [[1978]] come Consigliere giuridico del [[presidente della [[Regione Siciliana]] [[Piersanti Mattarella]], dal [[1978]]fino al 6 gennaio [[1980]]. Dopo l'uccisione di quest'ultimo da parte della mafia in quello stesso giorno, èdecide statodi elettocandidarsi al consigliereConsiglio comunale di [[Palermo]], neldove [[1980]],in giugno viene eletto nelle file della [[Democrazia Cristiana]]. Nel 1984 è [[assessore]] comunale al decentramento nella giunta guidata da [[Giuseppe Insalaco|giunta Insalaco]].
 
====Primo mandato da Sindaco: la giunta "esacolore" (1985-1990) ====
{{Vedi anche|Primavera di Palermo}}
[[File:Leoluca Orlando.jpg|thumb|left|Leoluca Orlando negli anni '80]]
[[File:Leoluca Orlando.jpg|thumb|left|Leoluca Orlando negli [[anni '80]]]]
Nelle [[Elezioni comunali in Sicilia del 1985#Palermo|elezioni amministrative del 1985]] verrà rieletto consigliere comunale e, successivamente, sarà eletto dal consiglio comunale sindaco di [[Palermo]] dal [[1985]] al [[1987]] a capo di un pentapartito, e da quell'anno al [[1990]] a capo di una giunta di grande coalizione, il cosiddetto "esacolore"<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/28/Leoluca_nemico_della_nuova_creato_co_0_93022812805.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606053707/http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/28/Leoluca_nemico_della_nuova_creato_co_0_93022812805.shtml|titolo=Leoluca, il nemico della nuova DC creato da De Mita|autore=Fuccaro Lorenzo|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 febbraio 1993|dataarchivio=6 giugno 2015|accesso=29 gennaio 2012}}</ref>, formata da DC, [[Sinistra indipendente]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]], [[PSDI|Socialdemocratici]] e dalla lista civica cattolica di «[[Città per l'Uomo]]» estesa il 15 aprile 1989 anche al [[Partito Comunista Italiano]],<ref>La Maggioranza, dopo l'ingresso nella maggioranza del PCI, fu chiamata ''esacolore''. Precedentemente si trattava di un ''pentacolore.''</ref> che entrò, per la prima volta nella sua storia, nel governo della città. Orlando lasciò così all'opposizione il [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]], i [[Partito Liberale Italiano|liberali]], i [[Partito Repubblicano Italiano|repubblicani]], e cercò di emarginare dalla gestione del potere le correnti più conservatrici della DC legate a [[Salvo Lima]] e [[Vito Ciancimino]], una scelta che non mancò di creare ripercussioni su un piano nazionale, e alimentò lo scontro tra Orlando da una parte, Andreotti e Craxi dall'altra. L'ingresso del Pci poi accese lo scontro tra Orlando e il proprio partito, in particolare con la destra andreottiana<ref>{{Cita libro|nome=Mario|cognome=Guarino|titolo=Ladri di stato: storie di malaffare, arricchimenti illeciti e tangenti|url=http://books.google.it/books?id=JlAjL-igXGAC&pg=PA210|accesso=25 gennaio 2017|data=1º gennaio 2010|editore=EDIZIONI DEDALO|ISBN=978-88-220-6312-0}}</ref> che lo costrinse il 24 gennaio 1990 a dimettersi da sindaco,<ref name="RepBolzoniRosso">{{Cita news|autore=Attilio Bolzoni, Stefano Rosso|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/24/orlando-dimissioni-con-rabbia.html|titolo=Orlando, dimissioni con rabbia|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=24 gennaio 1990|accesso=31 marzo 2014|pagina=3}}</ref> rimanendo dimissionario fino al maggio 1990.<ref name="RepMarroni">{{Cita news|autore=Stefano Marroni|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/15/palermo-un-sindaco-di-passaggio.html|titolo=Palermo, un sindaco di passaggio|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=14 dicembre 1990|accesso=9 aprile 2011|pagina=11}}</ref>
Nelle [[Elezioni amministrative in Italia del 1985#Palermo|elezioni amministrative del 1985]] verrà rieletto consigliere comunale e, in seguito, sarà eletto, dal [[consiglio comunale]], [[sindaco di Palermo]]. All'età di quasi 38 anni è il terzo più giovane primo cittadino del [[Palermo|capoluogo siciliano]]. Dal [[1985]] al [[1987]] è a capo di un [[pentapartito]] ([[Democrazia Cristiana|DC]], [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]], [[Partito Liberale Italiano|PLI]], [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]); entrata in crisi quella maggioranza, dal 1987 al [[1990]] è a capo di una giunta di grande coalizione, il cosiddetto "esacolore"<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/28/Leoluca_nemico_della_nuova_creato_co_0_93022812805.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606053707/http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/28/Leoluca_nemico_della_nuova_creato_co_0_93022812805.shtml|titolo=Leoluca, il nemico della nuova DC creato da De Mita|autore=Fuccaro Lorenzo|giornale=Corriere della Sera|data=28 febbraio 1993|dataarchivio=6 giugno 2015|accesso=29 gennaio 2012}}</ref>, formata da DC, [[Sinistra indipendente]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]], [[Partito Socialista Democratico Italiano|Socialdemocratici]] e dalla lista civica cattolica di «[[Città per l'Uomo]]», successivamente estesa, il 15 aprile 1989, anche al [[Partito Comunista Italiano]],<ref>La Maggioranza, dopo l'ingresso nella maggioranza del PCI, fu chiamata ''esacolore''. Precedentemente si trattava di un ''pentacolore.''</ref> che entrò, per la prima volta nella sua storia, nel governo della città.
Per questo con i vertici DC, in particolare con la corrente andreottiana, entrò in conflitto.<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.it/books?id=MI6D7XTq6WgC&pg=PA151|autore=Giovanni Di Capua|titolo=Delenda DC|editore=Rubbettino|anno=2004|p=151}}</ref>
 
Orlando lasciò così all'opposizione il [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]], i [[Partito Liberale Italiano|liberali]] e i [[Partito Repubblicano Italiano|repubblicani]], cercando di emarginare, dalla gestione del potere, le correnti più conservatrici della DC legate a [[Salvo Lima]] e [[Vito Ciancimino]]: una scelta che non mancò di creare ripercussioni su un piano nazionale, alimentando lo scontro tra Orlando da una parte, [[Giulio Andreotti]] e [[Bettino Craxi]] dall'altra. L'ingresso del PCI accese poi lo scontro tra Orlando e il proprio partito, in particolare con la destra andreottiana,<ref>{{Cita libro|nome=Mario|cognome=Guarino|titolo=Ladri di stato: storie di malaffare, arricchimenti illeciti e tangenti|url=http://books.google.it/books?id=JlAjL-igXGAC&pg=PA210|accesso=25 gennaio 2017|data=1º gennaio 2010|editore=Edizioni Dedalo|isbn=978-88-220-6312-0}}</ref> che lo costrinse, il 24 gennaio 1990, a dimettersi da [[Sindaco (Italia)|sindaco]],<ref name="RepBolzoniRosso">{{Cita news|autore=Attilio Bolzoni|autore2=Stefano Rosso|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/24/orlando-dimissioni-con-rabbia.html|titolo=Orlando, dimissioni con rabbia|giornale=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=24 gennaio 1990|accesso=31 marzo 2014|p=3}}</ref> rimanendo dimissionario fino al successivo mese di maggio.<ref name="RepMarroni">{{Cita news|autore=Stefano Marroni|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/15/palermo-un-sindaco-di-passaggio.html|titolo=Palermo, un sindaco di passaggio|giornale=La Repubblica|data=14 dicembre 1990|accesso=9 aprile 2011|p=11}}</ref>
Il periodo della sua amministrazione, pur fra scelte molto controverse, viene da molti ricordato come la "[[primavera di Palermo]]", sia per la notevole attività di promozione e recupero dell'immagine della città in Italia e nel mondo, mortificata dalla lunga sequela di omicidi e crimini [[mafia|mafiosi]] che culmineranno con le stragi del [[1992]], sia per la promozione di una cultura della legalità anche in ambito culturale ed educativo.<ref>Enrico Deaglio, ''Il raccolto rosso 1982-2010. Cronaca di una guerra di mafia e delle sue tristissime conseguenze'', Il Saggiatore, 2010, p. 77 e seguenti.</ref><ref>Paul Ginsborg, ''L'Italia del tempo presente: famiglia, società civile, Stato, 1980-1996'', Einaudi, Torino 1998, p. 491.</ref>
 
Il periodo della sua amministrazione, pur fra scelte molto controverse, viene da molti ricordato come la "[[primavera di Palermo]]", sia per la notevole attività di promozione e recupero dell'immagine della [[Palermo|città]] in [[Italia]] e nel [[mondo]], mortificata dalla lunga sequela di omicidi e crimini [[mafia|mafiosi]] che culmineranno con le [[bombe del 1992-1993]], sia per la promozione di una cultura della legalità anche in ambito culturale ed educativo.<ref>{{Cita libro|autore=Enrico Deaglio|titolo=Il raccolto rosso 1982-2010. Cronaca di una guerra di mafia e delle sue tristissime conseguenze|editore=Il Saggiatore|anno=2010|pp=77 e seguenti}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Paul Ginsborg|titolo=L'Italia del tempo presente: famiglia, società civile, Stato, 1980-1996|url=https://archive.org/details/litaliadeltempop0000gins|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1998|p=[https://archive.org/details/litaliadeltempop0000gins/page/491 491]}}</ref>
Nel 1989, in occasione delle [[Elezioni europee del 1989 (Italia)|elezioni per il Parlamento Europeo]], Orlando si rifiuta di candidarsi nella stessa lista con Salvo Lima.
 
Nel 1989, in occasione delle [[Elezioni europee del 1989 in Italia|elezioni per il Parlamento Europeo]], Orlando rifiuta di candidarsi nella stessa lista con Salvo Lima<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/03/orlando-protesta-per-esclusione.html|titolo=ORLANDO PROTESTA PER L' ESCLUSIONE - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=1989-05-03|lingua=it|accesso=2024-10-02}}</ref>.
==== La fondazione de La Rete ====
Rieletto consigliere comunale nel [[1990]] con oltre 70&nbsp;000 voti di preferenza portando la DC ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi (42), non fu ricandidato a sindaco dal suo partito, e l'anno successivo lascerà la [[Democrazia Cristiana|DC]] promuovendo la nascita del [[Movimento per la Democrazia - La Rete]]. Obiettivo principale del nuovo movimento era quello di riportare la questione morale nella politica italiana, grazie alla "''trasversalità"'', alla partecipazione cioè di tutte le forze positive presenti nei vari partiti con un gruppo dirigente che comprendeva politici di differente estrazione politica e culturale, all'interno del recinto del centrosinistra.<ref>[https://web.archive.org/web/19990418025249/http://www.larete.it/storia2.htm La Rete - La Storia]</ref> I cinque firmatari del manifesto costitutivo furono Leoluca Orlando, [[Carmine Mancuso]], [[Nando Dalla Chiesa]], [[Diego Novelli]] e [[Alfredo Galasso]], con componenti del comitato promotore [[Claudio Fava]], [[Laura Rozza|Laura Rozza Giuntella]], [[Letizia Battaglia]], Angelo Tartaglia, Vincenzo Passerini, [[Rino Piscitello]], [[Carmelo Partescano]]
 
==== La Rete ====
Dello stesso anno è lo scontro con [[Giovanni Falcone]] a seguito dell'incriminazione per calunnia del [[Pentitismo|pentito]] Pellegriti il quale rivolgeva accuse al parlamentare europeo [[Salvo Lima]]. La polemica proseguì quando Orlando accusò Falcone di tenere nascoste nei cassetti le carte sugli omicidi eccellenti di mafia e le prove delle collusioni di politici con [[Cosa nostra]].<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm|titolo=Giovanni Falcone|autore=|editore=fondazionefalcone.it|data=|accesso=24 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801124730/http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm|dataarchivio=1º agosto 2009}}</ref>
 
===== Fondazione =====
==== Deputato regionale e parlamentare per La Rete ====
Rieletto consigliere comunale nel [[1990]] con oltre {{M|70000}} voti di preferenza, portando la DC ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi (42), viene considerato il naturale sindaco, ma non ottiene l'appoggio di una parte del suo partito e non riesce a formare una maggioranza di consiglieri per l'opposizione dei "Verdi", dovendo quindi rinunciare alla possibilità di guidare una nuova Giunta comunale. Pertanto, i vertici democristiani eleggeranno come nuovo [[sindaco di Palermo]] [[Domenico Lo Vasco]],<ref name="RepMarroni"/> un [[Dorotei|doroteo]] ritenuto vicino alla corrente di [[Antonio Gava]], che otterrà anche i voti della corrente di sinistra demitiana.
[[File:Leoluca Orlando 1992.jpg|thumb|Orlando nel 1992]]
Durante la [[Elezioni regionali in Sicilia del 1991|tornata elettorale]] per l'elezione dell'[[Assemblea Regionale Siciliana]] nel luglio [[1991]] venne eletto deputato regionale, sia nel collegio di [[Palermo]] che di Catania per "La Rete", carica da cui si dimise l'11 dicembre dello stesso anno<ref>[http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=75&idLegis=11 Ars Sicilia]</ref>.
 
Nel 1991, lascia quindi la [[Democrazia Cristiana|DC]], promuovendo la nascita di un movimento, [[La Rete (partito politico)|La Rete]]. Obiettivo principale del nuovo movimento era quello di riportare la questione morale nella politica italiana, grazie alla "''trasversalità"'', ossia alla partecipazione di tutte le forze positive presenti nei vari partiti, con un gruppo dirigente che comprendeva politici di differente estrazione politica e culturale, all'interno del recinto del centrosinistra.<ref>{{Cita web|url=http://www.larete.it/storia2.htm|urlarchivio=https://web.archive.org/web/19990418025249/http://www.larete.it/storia2.htm|titolo=Movimento per la Democrazia La Rete - La Storia}}</ref> I cinque firmatari del manifesto costitutivo furono Leoluca Orlando, [[Carmine Mancuso]], [[Nando dalla Chiesa]], [[Diego Novelli]] e [[Alfredo Galasso]], con componenti del comitato promotore [[Claudio Fava]], [[Laura Rozza|Laura Rozza Giuntella]], [[Letizia Battaglia]], Angelo Tartaglia, Vincenzo Passerini, [[Rino Piscitello]], Carmelo Partescano.
Nelle successive [[Elezioni politiche italiane del 1992|elezioni politiche]] dell'aprile [[1992]] venne eletto deputato alla [[Camera dei deputati]], nei collegi di Palermo<ref>[http://legislature.camera.it/chiosco.asp?content=deputati/legislatureprecedenti/leg11/framedeputato.asp?Deputato=d33940&position=XI%20Legislatura%20/%20I%20gruppi%20parlamentari Camera dei Deputati]</ref> e di Roma, col movimento da lui guidato che ottiene l'1,86% dei voti, eleggendo 12 deputati e 3 senatori.
Si dimise il 14 dicembre 1993 per incompatibilità con la carica di sindaco.
 
Dello stesso anno è lo scontro con [[Giovanni Falcone]], a seguito dell'incriminazione per calunnia del [[Pentitismo|pentito]] Pellegriti, il quale rivolgeva accuse al parlamentare europeo [[Salvo Lima]]. La polemica proseguì quando Orlando accusò Falcone di tenere nascoste nei cassetti le carte sugli omicidi eccellenti di mafia e le prove delle collusioni di politici con [[cosa nostra]].<ref name="fondazione Falcone">{{Cita web|url=http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm|titolo=Giovanni Falcone|autore=|editore=fondazionefalcone.it|data=|accesso=24 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801124730/http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm}}</ref>
====Secondo e terzo mandato da Sindaco (1993-2000)====
Nel novembre [[1993]], nelle [[Elezioni comunali a Palermo#Elezioni comunali 1993|prime elezioni dirette]], infatti ritorna sindaco di [[Palermo]] con oltre il 75% dei voti, sostenuto da una coalizione comprendente La Rete, Ricostruire Palermo, Nuovo Modo, Cattolici Democratici per Palermo e PRC, superando [[Elda Pucci]].
 
===== Deputato regionale e parlamentare =====
Va segnalato inoltre l'ottimo risultato a livello nazionale ottenuto da [[La Rete]] che, unita in coalizioni di sinistra o centro-sinistra, riesce ad arrivare al ballottaggio in diverse città del paese come [[Torino]], [[Milano]], [[Lecco]], [[Catania]], [[Caltanissetta]] e [[Taranto]] e riuscendo a vincere a [[Venezia]] (dove sostiene l'indipendente [[Massimo Cacciari]]), [[Genova]] (appoggiando il candidato del PDS [[Adriano Sansa]]), [[Macerata]] (dove appoggia l'indipendente [[Gian Mario Maulo]]), [[Pescara]] (sostenendo il candidato PDS Mario Collevecchio) e [[Napoli]] (confluendo nella coalizione a sostegno di [[Antonio Bassolino]]).
Durante la [[Elezioni regionali in Sicilia del 1991|tornata elettorale]] per l'elezione dell'[[Assemblea Regionale Siciliana]], svoltesi il 16 giugno [[1991]], venne eletto deputato regionale, sia nel collegio di [[Palermo]] che di Catania per "La Rete", carica da cui si dimise l'11 dicembre dello stesso anno<ref name="scheda ars">{{Cita web|url=https://www.ars.sicilia.it/deputati/orlando-leoluca|titolo=Profilo di Leoluca Orlando|sito=Repubblica Italiana Assemblea Regionale di Sicilia|accesso=2 marzo 2020}}</ref>.
La nuova amministrazione di Orlando avvia subito una serie di riforme per allontanare gli interessi economici delle cosche mafiose dal Comune di Palermo continuando il processo di dismissione dell'affidamento degli appalti comunali a società sospettate di appartenere alle famiglie mafiose.
 
Nelle [[Elezioni politiche in Italia del 1992|successive elezioni politiche dell'aprile 1992]], venne eletto deputato alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], nei collegi di Palermo<ref>{{cita web|url=http://legislature.camera.it/chiosco.asp?content=deputati/legislatureprecedenti/leg11/framedeputato.asp?Deputato=d33940&position=XI%20Legislatura%20/%20I%20gruppi%20parlamentari|titolo=Camera dei Deputati <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref>, Verona e Roma, oltre che eletto al Senato della Repubblica nel collegio della Sicilia Occidentale, col movimento da lui guidato che ottiene l'1,86% dei voti, eleggendo 12 deputati e 3 senatori.
Viene confermato alla carica di primo cittadino nel [[1997]], sostenuto dall'intero centro sinistra, battendo [[Gianfranco Miccichè]] con il 58.6% delle preferenze.<ref>{{Cita news|autore=Elisabetta Rosapina|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/02/Orlando_Saro_Rudolph_Giuliani_Palermo_co_0_9712029559.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606054144/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/02/Orlando_Saro_Rudolph_Giuliani_Palermo_co_0_9712029559.shtml|titolo=Orlando: " Saro' il Rudolph Giuliani di Palermo "|pubblicazione=Corriere della Sera|data=2 dicembre 1997|pagina=7|dataarchivio=6 giugno 2015|accesso=1º aprile 2014}}</ref>
Si dimise il 14 dicembre 1993, per incompatibilità con la carica di sindaco.
 
===== Al parlamento europeo e la finemandato deda LaSindaco Rete(1993-2000) =====
Infatti, nel novembre [[1993]], alle [[Elezioni amministrative in Italia del 1993#Palermo|prime elezioni dirette]], ritorna sindaco di [[Palermo]] con oltre il 75% dei voti, sostenuto da una coalizione comprendente La Rete, Ricostruire Palermo, Nuovo Modo, Cattolici Democratici per Palermo e PRC, superando [[Elda Pucci]], sostenuta da quel che restava della DC e dai civici del Forum.
Dal [[1994]] al [[1999]] è deputato al [[Parlamento europeo]], dove è vicepresidente della Commissione per l'ingresso di Malta nell'Unione Europea e membro supplente della Commissione per la sicurezza e il disarmo: iscritto al [[Gruppo Verde|Gruppo dei Verdi]], si impegna per un maggior ruolo del Mediterraneo nell'UE. È stato inoltre confermato membro della Commissione Europea Libertà Pubbliche e per gli Affari Interni ed è stato chiamato a far parte della Commissione per le Politiche Regionali.
 
Va segnalato inoltre l'ottimo risultato a livello nazionale ottenuto da [[La Rete (partito politico)|La Rete]], che, unita in coalizioni di sinistra o centro-sinistra, riesce ad arrivare al ballottaggio in diverse città del paese come [[Torino]], [[Milano]], [[Lecco]], [[Catania]], [[Caltanissetta]] e [[Taranto]] e riuscendo a vincere in coalizione a [[Venezia]] (dove sostiene l'indipendente [[Massimo Cacciari]]), [[Genova]] (appoggiando il candidato del PDS [[Adriano Sansa]]), [[Macerata]] (dove appoggia l'indipendente [[Gian Mario Maulo]]), [[Pescara]] (sostenendo il candidato PDS Mario Collevecchio) e [[Napoli]] (confluendo nella coalizione a sostegno di [[Antonio Bassolino]]).
Porterà [[Movimento per la Democrazia - La Rete|La Rete]] a sciogliersi e a confluire ne[[i Democratici]] di [[Romano Prodi]] che nel [[2002]] confluiranno ne [[La Margherita]].
La nuova amministrazione di Orlando avvia subito una serie di riforme per allontanare gli interessi economici delle cosche mafiose dal Comune di Palermo, continuando il processo di dismissione dell'affidamento degli appalti comunali a società sospettate di appartenere alle famiglie mafiose.
 
Viene confermato alla carica di primo cittadino alle [[elezioni amministrative in Italia del 1997#Palermo|elezioni del 1997]], sostenuto dall'intero centro sinistra e battendo [[Gianfranco Miccichè]] con il 58.6% delle preferenze.<ref>{{Cita news|autore=Elisabetta Rosapina|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/02/Orlando_Saro_Rudolph_Giuliani_Palermo_co_0_9712029559.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150606054144/http://archiviostorico.corriere.it/1997/dicembre/02/Orlando_Saro_Rudolph_Giuliani_Palermo_co_0_9712029559.shtml|titolo=Orlando: " Saro' il Rudolph Giuliani di Palermo "|giornale=Corriere della Sera|data=2 dicembre 1997|p=7|dataarchivio=6 giugno 2015|accesso=1º aprile 2014}}</ref> Noto fu il suo impegno contro la [[pena di morte]], concedendo la cittadinanza onoraria a diversi condannati [[Stati Uniti d'America|statunitensi]].
====Il ritorno all'ARS e la sconfitta alle Regionali ====
Si dimette da sindaco nel dicembre [[2000]] per concorrere, come candidato del [[centro-sinistra]] alla presidenza della [[Regione Siciliana]], alle elezioni regionali del giugno [[2001]], dove viene sconfitto (col 36,6% contro il 59,1%) da [[Salvatore Cuffaro]]. Diviene, per il meccanismo elettorale, ancora deputato all'[[Assemblea Regionale Siciliana]] dal [[2001]] al [[2006]]. All'ARS è componente della commissione Statuto e Riforme istituzionali.
 
===== Al parlamento europeo =====
In occasione delle elezioni primarie de [[l'Unione]], nel 2005, per designare il candidato presidente della Regione per le regionali del [[2006]] si schiera a sostegno di [[Rita Borsellino]], scontrandosi con le posizioni ufficiali della [[La Margherita|Margherita]] a sostegno di [[Ferdinando Latteri]].
Dal [[1994]] al [[1999]] è anche deputato al [[Parlamento europeo]], dove è vicepresidente della Commissione per l'ingresso di Malta nell'Unione Europea e membro supplente della Commissione per la sicurezza e il disarmo: iscritto al [[Gruppo Verde|Gruppo dei Verdi]], si impegna per un maggior ruolo del Mediterraneo nell'UE. È stato inoltre confermato membro della Commissione Europea Libertà Pubbliche e per gli Affari Interni ed è stato chiamato a far parte della Commissione per le Politiche Regionali.
Espulso da [[Francesco Rutelli|Rutelli]] dal partito, si avvicina all'[[Italia dei Valori]] di [[Antonio Di Pietro]] con la quale, capolista in diverse circoscrizioni, ritorna nel 2006 deputato alla [[Camera dei Deputati|Camera]]. Viene eletto presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
 
Porterà [[La Rete (partito politico)|La Rete]] a sciogliersi e a confluire ne[[i Democratici]] di [[Romano Prodi]] che, a loro volta, nel [[2002]] confluiranno ne [[La Margherita]].
Nel maggio del [[2006]] ha annunciato l'intenzione di avanzare la sua candidatura alle primarie del[[l'Unione]], per la scelta del candidato sindaco di [[Palermo]], nelle quali (svoltesi 4 febbraio del [[2007]]) è risultato primo con il 71,95 dei voti, distanziando di molto i diretti rivali [[Alessandra Siragusa]] (20,13%) e [[Giusto Catania]] (7,92%).
Nel maggio del [[elezioni amministrative italiane 2007|2007]] è stato così in corsa per le elezioni a [[sindaco]] di [[Palermo]] per la coalizione di centro-sinistra, ma viene sconfitto dal primo cittadino in carica, [[Diego Cammarata]], sostenuto dal centrodestra, con circa 20&nbsp;000 voti di scarto: Orlando ha commentato la notizia denunciando la presenza di gravi brogli elettorali<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/14/orlando_palermo_annullamento.shtml|titolo=Orlando: «Brogli enormi, annullare il voto»|autore=|pubblicazione=Corriere della sera|data=15 maggio 2007|accesso=29 gennaio 2012}}</ref>.
 
==== Candidatura a Presidente della Regione e ritorno all'ARS ====
====Portavoce dell'IDV ====
La sera del 16 dicembre [[2000]], durante un evento ai [[Cantieri Culturali alla Zisa]] e a quasi un anno dalla scadenza naturale del suo secondo mandato consecutivo, fino a quel momento terzo complessivo, comunica la decisione di dimettersi da [[sindaci di Palermo|sindaco di Palermo]], poi ufficializzata la mattina di due giorni più tardi, per concorrere, come candidato del [[centro-sinistra]], alla [[Presidente della Regione Siciliana|presidenza della Regione Siciliana]], in vista delle [[elezioni regionali in Sicilia del 2001]], dove viene sconfitto (col 36,6% contro il 59,1%) da [[Salvatore Cuffaro]]. Dieci anni dopo Totò Cuffaro, nel 2011, verrà condannato a 7 anni di reclusione, che ha scontato in carcere, per favoreggiamento a [[cosa nostra]], per fatti avvenuti anche durante la campagna elettorale del 2001 contro Leoluca Orlando.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/22/cuffaro-cassazione-conferma-condanna-a-sette-anni/87802/|titolo=Cuffaro, Cassazione conferma condanna a sette anni per fatti di mafia - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=22 gennaio 2011|accesso=20 agosto 2018}}</ref> In quelle elezioni comunque, in virtù del meccanismo elettorale, Orlando diviene ancora deputato all'[[Assemblea Regionale Siciliana]], dal [[2001]] al [[2006]], dove aderisce al gruppo Sicilia 2010. All'ARS è componente della commissione Statuto e Riforme istituzionali<ref name="scheda ars" />.
Dal [[2006]] è portavoce nazionale di [[Italia dei Valori]], partito che si presenta alle [[elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]] in coalizione con il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Viene eletto deputato nelle due circoscrizioni della [[Sicilia]] ma opta per il seggio nella prima circoscrizione del [[Lazio]] per favorire l'ingresso di altri candidati in Parlamento. Il suo nome viene proposto per la presidenza della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]] (meglio nota come "Commissione di vigilanza RAI"), che per prassi viene assegnata all'opposizione.
 
In occasione delle elezioni primarie de [[L'Unione]], nel 2005, per designare il candidato presidente della Regione per le regionali del [[2006]], si schiera a sostegno di [[Rita Borsellino]], scontrandosi con le posizioni ufficiali della [[La Margherita|Margherita]] a sostegno di [[Ferdinando Latteri]]. Espulso da [[Francesco Rutelli|Rutelli]] dal partito, si avvicina all'[[Italia dei Valori]] di [[Antonio Di Pietro]].
Su Orlando esiste l'accordo di [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Italia dei Valori|IDV]] e [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UDC]], ma la candidatura viene fortemente osteggiata dalla maggioranza [[il Popolo della Libertà|PDL]]-[[Lega Nord]] che fa mancare il numero legale per 40 votazioni e poi vota autonomamente per un esponente del PD, quindi un nome diverso dall'indicazione fornita dalle opposizioni parlamentari, [[Riccardo Villari]]. Il 18 novembre [[2008]] per protesta nei confronti della maggioranza e del premier Berlusconi, accusato di essere un "corruttore politico"<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_18/pd_napolitano_villari_ef7998f2-b55d-11dd-b26d-00144f02aabc.shtml|titolo=Rai, accordo Pd-Pdl: Sergio Zavoli verso la presidenza della Vigilanza|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]| data=18 novembre 2008|accesso=27 ottobre 2009}}</ref>, Orlando - insieme al collega di partito [[Pancho Pardi]] - si dimette dalla Commissione di Vigilanza. Dal [[2008]] al [[2012]] è stato presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali.
[[File:Orlando Leoluca 6.jpg|alt=Leoluca Orlando nel 2015|thumb|Leoluca Orlando nel 2015]]
 
==== Portavoce dell'IdV ====
Il 21 marzo [[2011]], pur rimanendo nell'IdV, fonda La Rete 2018<ref>[http://www.laretitudine.net/la-retitudin-e/ 21 marzo 2011 nasce La RETE 2018]</ref>.
Dal [[2006]] è portavoce nazionale di [[Italia dei Valori]], partito in cui nell'aprile 2006 è eletto deputato alla Camera. A Montecitorio è presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, fino al termine della legislatura nel 2008.
 
==== Elezioni comunali del 2007, la sconfitta, le irregolarità ====
====Quarto e quinto mandato da sindaco (2012-''presente'')====
Nel maggio del [[2006]] annuncia l'intenzione di candidarsi alle primarie de [[L'Unione]] per la scelta del candidato sindaco di [[Palermo]]. Le consultazioni, svoltesi il 4 febbraio del [[2007]], vedono prevalere Orlando col 71,95% dei voti, a fronte del 20,13% di [[Alessandra Siragusa]] (PDS) e del 7,92% di [[Giusto Catania]] (PRC). Concorre così alle [[elezioni amministrative in Italia del 2007|elezioni amministrative del 2007]], ma viene sconfitto dal sindaco uscente di centro-destra [[Diego Cammarata]], con circa 20&nbsp;000 voti di scarto (Cammarata 53,6%, Orlando 45,2%); tuttavia, Orlando denuncerà la commissione di gravi brogli elettorali<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/05_Maggio/14/orlando_palermo_annullamento.shtml|titolo=Orlando: «Brogli enormi, annullare il voto»|data=15 maggio 2007|accesso=29 gennaio 2012|giornale=Corriere della sera}}</ref>. Solo nel novembre del 2014 il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) della Sicilia confermerà delle illegittimità in quelle elezioni che andavano rifatte. Nonostante questo, il TAR dichiarò chiuso il procedimento, in quanto la consiliatura era terminata nel 2012 e in quanto quelle irregolarità non avevano inficiato sull'esito delle elezioni.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2014/11/06/comunali-tar-irregolarita-in-elezioni-palermo-del-2007_66a3058d-13f8-4c78-b1b3-886c59e385f4.html|titolo=Comunali: Tar, irregolarità in elezioni Palermo del 2007 - Sicilia|sito=ANSA.it|data=6 novembre 2014|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>
Dopo aver sostenuto [[Rita Borsellino]] alle [[elezioni primarie]] del centrosinistra per il candidato sindaco di Palermo, il 23 marzo [[2012]] annuncia la sua ricandidatura alla carica di sindaco di Palermo, affermando che le primarie sono state macchiate da brogli e inquinamenti politici, sostenuto dall'IdV, dalla [[Federazione della Sinistra]] e dai [[Federazione dei Verdi|Verdi]] in contrapposizione al vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, ex IdV<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/03/23/news/orlando_candidato_sindaco_palermo-32032826/|titolo=Orlando si candida a sindaco ma Sel sceglie Ferrandelli|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=23 marzo 2012|accesso=23 marzo 2012}}</ref>. Approdano al ballottaggio proprio Leoluca Orlando (con il 47,42%) e Fabrizio Ferrandelli (con il 17,34%), dove il 21 maggio [[2012]] viene eletto, per la quarta volta e con il 72,43% delle preferenze, sindaco di Palermo.
 
==== Politiche del 2008 ====
Nel luglio [[2012]], dopo aver prestato giuramento come Sindaco di Palermo, entrando nel pieno delle sue funzioni, formalizza le dimissioni da deputato nazionale<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/12:05/4193439|titolo=Palermo: Orlando formalizza le sue dimissioni da deputato Idv|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] |data=9 luglio 2012|accesso=11 luglio 2012}}</ref>. Il 10 gennaio [[2013]] come presidente de La Rete 2018 è tra i fondatori di [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]]. Il 15 giugno 2013 esce con altri dall'IdV e fonda a Roma il Movimento 139 (MOV 139), dove il numero allude agli articoli della Costituzione italiana<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/politica/2013/15-giugno-2013/orlando-sfida-aperta-pdora-c-movimento-139-2221665607709.shtml Orlando, sfida aperta al Pd: ora c'è il «Movimento 139»]</ref>. Nel [[2014]] Orlando sembra intenzionato a far confluire il MOV 139 nel PD.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/05/07/orlando-a-roma-per-entrare-nel-pd-ma-i-dem-dellisola-insorgonoPalermo04.html Orlando a Roma per entrare nel Pd, ma i dem dell'Isola insorgono]</ref>
Con IDV si ripresenta alle [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni politiche del 2008]], ma in coalizione con il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Viene eletto deputato nelle due circoscrizioni della [[Sicilia]], ma opta per il seggio nella prima circoscrizione del [[Lazio]], per favorire l'ingresso di altri candidati in Parlamento. Il suo nome viene proposto per la presidenza della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi]] (meglio nota come "Commissione di vigilanza RAI"), che per prassi viene assegnata all'opposizione. Viene eletto presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
 
Su Orlando esiste l'accordo di [[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Italia dei Valori|IdV]] e [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro|UdC]], ma la candidatura viene fortemente osteggiata dalla maggioranza [[Il Popolo della Libertà|PdL]]-[[Lega Nord]] che fa mancare il numero legale per 40 votazioni e poi vota autonomamente per un esponente del PD, quindi un nome diverso dall'indicazione fornita dalle opposizioni parlamentari, [[Riccardo Villari]]. Il 18 novembre [[2008]], per protesta nei confronti della maggioranza e del premier Berlusconi, accusato di essere un "corruttore politico"<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/politica/08_novembre_18/pd_napolitano_villari_ef7998f2-b55d-11dd-b26d-00144f02aabc.shtml|titolo=Rai, accordo Pd-Pdl: Sergio Zavoli verso la presidenza della Vigilanza|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=18 novembre 2008|accesso=27 ottobre 2009}}</ref>, Orlando - insieme al collega di partito [[Pancho Pardi]] - si dimette dalla Commissione di Vigilanza. Dal [[2008]] al [[2012]] è stato presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali.
Con l'approvazione delle nuove norme regionali sulle [[città metropolitane]], in quanto sindaco del comune capoluogo il 7 giugno [[2016]] assume anche la carica di [[sindaco metropolitano]] di [[città metropolitana di Palermo|Palermo]]<ref>[http://www.ilfogliettone.it/citta-metropolitane-orlando-sinsedia-domani-accorinti-venerdi/ Il Fogliettone]</ref>.
 
Il 21 marzo [[2011]], pur rimanendo nell'IdV, fonda La Rete 2018<ref>{{Cita web|url=http://www.laretitudine.net/la-retitudin-e/|titolo=21 marzo 2011 (ri)nasce La RETE|accesso=2 marzo 2020|dataarchivio=6 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200106020045/http://www.laretitudine.net/la-retitudin-e/|urlmorto=sì}}</ref>.
Durante questo mandato la giunta comunale guidata da Orlando ha proceduto con l'obiettivo di ridurre traffico e inquinamento nel centro città nonché favorire il [[trasporto pubblico]] e la [[mobilità sostenibile]] alla pedonalizzazione del [[Centro storico di Palermo|centro storico]] della città<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/07/news/la_mappa_della_ztl_a_palermo-149266602/|titolo=La mappa interattiva della Ztl di Palermo|pubblicazione=Repubblica.it|data=7 ottobre 2016|accesso=2 febbraio 2017}}</ref>. Con gli stessi obbiettivi viene inaugurata la [[Rete tranviaria di Palermo|nuova rete tranviaria di Palermo]] (i cui lavori erano stati iniziati nel [[2007]] dalla precedente giunta) e sviluppati il ''[[ATM (Milano)#BikeMI|bike sharing]]''<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/14/news/via_al_bike_sharing_a_palermo_420_bici_e_37_stazioni-129429727/|titolo=Via al bike sharing a Palermo, 420 bici e 37 stazioni|pubblicazione=Repubblica.it|data=14 dicembre 2015|accesso=2 febbraio 2017}}</ref> e il ''[[ATM (Milano)#GuidaMi|car sharing]].''<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/22/news/bike_e_car_sharing_a_palermo_via_alla_rivoluzione_la_mappa_dei_due_servizi-121412055/|titolo=Bike e car sharing: a Palermo via alla rivoluzione, la mappa dei due servizi|pubblicazione=Repubblica.it|data=22 agosto 2015|accesso=2 febbraio 2017}}</ref> Il 3 luglio [[2015]] l'itinerario [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]] è stato inserito dall'[[Unesco]] nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]].<ref>{{Cita web|url=https://turismo.comune.palermo.it/history_det.php?id=74|titolo=Il percorso Arabo-Normanno dichiarato dall'UNESCO 'Patrimonio mondiale dell'umanità'|sito=turismo.comune.palermo.it|accesso=2 febbraio 2017}}</ref> Nel 2016 la giunta riesce ad intercettare nuovi finanziamenti, sia nazionali che europei, per interventi strutturali per la città firmando con il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Matteo Renzi]] il cosiddetto "''Patto per Palermo''".<ref>{{Cita web|url=http://livesicilia.it/2016/11/07/il-patto-per-palermo-diventa-realta-sbloccati-700-milioni-di-euro_797923/|titolo=Il Patto per Palermo diventa realtà Sbloccati 700 milioni di euro|sito=Live Sicilia|accesso=2 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/11/12/news/palermo_in_arrivo_770_milioni_per_il_patto_sottoscritto_con_roma-151879732/|titolo=Palermo, in arrivo 770 milioni per il Patto sottoscritto con Roma|pubblicazione=Repubblica.it|data=12 novembre 2016|accesso=2 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://palermo.gds.it/2016/04/30/il-nuovo-tram-centro-storico-e-wi-fi-ecco-come-saranno-spesi-i-770-milioni-del-patto-per-palermo-di-renzi_506419/|titolo=Tram, centro storico e wi-fi: così saranno spesi i 770 milioni del «Patto per Palermo» di Renzi|sito=Giornale di Sicilia|accesso=2 febbraio 2017}}</ref>
 
==== 4º e 5º mandato da sindaco (2012-2022) ====
Si ricandida a sindaco anche alle [[Elezioni amministrative italiane del 2017#Palermo|elezioni comunali dell'11 giugno 2017]], vincendole al primo turno raccogliendo 125 913 voti pari al 46,28% alla guida di una coalizione formata dalle liste civiche ''Movimento 139'', ''Palermo 2022'', ''Democratici e Popolari'' ([[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e [[Alternativa Popolare]]), ''Uniti per Palermo'', ''Sinistra in Comune'' ([[Sinistra Italiana|SI]] - [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]), ''Alleanza per Palermo'' e ''Mosaico Palermo'', venendo riconfermato per un secondo mandato consecutivo pur non ottenendo la maggioranza assoluta dei voti in forza di una legge regionale siciliana che fissa la soglia per la rielezione dei sindaci al primo turno al 40% e non al 50% come nel resto d'Italia.
Dopo aver sostenuto [[Rita Borsellino]] alle [[elezioni primarie]] del centrosinistra per il candidato a [[sindaco di Palermo]], il 23 marzo [[2012]] annuncia la sua ricandidatura alla carica di sindaco di Palermo, affermando che le primarie sono state macchiate da brogli e inquinamenti politici, sostenuto dall'IdV, dalla [[Federazione della Sinistra]] e dai [[Federazione dei Verdi|Verdi]] in contrapposizione al vincitore delle primarie Fabrizio Ferrandelli, ex IdV, sostenuto da PD e SEL<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/03/23/news/orlando_candidato_sindaco_palermo-32032826/|titolo=Orlando si candida a sindaco ma Sel sceglie Ferrandelli|giornale=la Repubblica |data=23 marzo 2012|accesso=23 marzo 2012}}</ref>. Per presunti brogli durante le primarie, la Procura della Repubblica di Palermo ha avviato una indagine a carico di alcuni rappresentanti di Ferrandelli.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-08/palermo-indagati-vicini-ferrandelli-064419.shtml|titolo=A Palermo due indagati vicini a Ferrandelli. Borsellino fa ricorso|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=20 agosto 2018}}</ref> Alle successive [[elezioni amministrative in Italia del 2012#Palermo|elezioni amministrative]], proprio Leoluca Orlando (con il 47,42%) e Fabrizio Ferrandelli (con il 17,34%) approdano al ballottaggio, dove il 21 maggio [[2012]] Orlando viene eletto, per la quarta volta e con il 72,43% delle preferenze, sindaco di Palermo.
[[File:Mattarella Orlando 2016.jpg|thumb|Il sindaco Leoluca Orlando insieme al [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Sergio Mattarella]] nel 2016]]
Nel luglio [[2012]], dopo aver prestato giuramento come [[Sindaco (Italia)|Sindaco]] di [[Palermo]], entrando nel pieno delle sue funzioni, formalizza le dimissioni da parlamentare<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/12:05/4193439|titolo=Palermo: Orlando formalizza le sue dimissioni da deputato Idv|giornale=la Repubblica|data=9 luglio 2012|accesso=11 luglio 2012|dataarchivio=7 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130707023010/http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/12:05/4193439|urlmorto=sì}}</ref>. Il 10 gennaio [[2013]] come presidente de La Rete 2018 è tra i fondatori di [[Rivoluzione Civile (lista elettorale)|Rivoluzione Civile]]. Il 15 giugno 2013 esce con altri dall'IdV e fonda a Roma il Movimento 139 (MOV 139), dove il numero allude agli articoli della Costituzione italiana<ref>{{Cita web|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/palermo/notizie/politica/2013/15-giugno-2013/orlando-sfida-aperta-pdora-c-movimento-139-2221665607709.shtml|titolo=Orlando, sfida aperta al Pd: ora c'è il «Movimento 139»|autore=Redazione online|sito=Corriere del Mezzogiorno|lingua=it|accesso=12 giugno 2022}}</ref>. Nel [[2014]] Orlando sembra intenzionato a far confluire il MOV 139 nel PD<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/05/07/orlando-a-roma-per-entrare-nel-pd-ma-i-dem-dellisola-insorgonoPalermo04.html|titolo=Orlando a Roma per entrare nel Pd, ma i dem dell'Isola insorgono - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=12 giugno 2022}}</ref> ma l'adesione dello stesso Orlando al Partito Democratico avverrà soltanto a gennaio del 2018.<ref name="democratica.com">{{Cita news|url=https://www.democratica.com/focus/leoluca-orlando-aderisce-pd/|titolo=Leoluca Orlando aderisce al Pd: "Contro i populismi di M5S e Berlusconi"|pubblicazione=Democratica|accesso=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820172714/https://www.democratica.com/focus/leoluca-orlando-aderisce-pd/|dataarchivio=20 agosto 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
Con l'approvazione delle nuove norme regionali sulle [[città metropolitane]], in quanto sindaco del comune capoluogo il 7 giugno [[2016]] assume anche la carica di [[sindaco metropolitano]] di [[città metropolitana di Palermo|Palermo]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilfogliettone.it/citta-metropolitane-orlando-sinsedia-domani-accorinti-venerdi/|titolo=Il Fogliettone <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref>.
 
Durante questo mandato la giunta comunale guidata da Orlando ha proceduto, con l'obiettivo di ridurre traffico e inquinamento nel centro città nonché di favorire il [[trasporto pubblico]] e la [[mobilità sostenibile]], alla pedonalizzazione del [[Centro storico di Palermo|centro storico]] della città<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/10/07/news/la_mappa_della_ztl_a_palermo-149266602/|titolo=La mappa interattiva della Ztl di Palermo|pubblicazione=Repubblica.it|data=7 ottobre 2016|accesso=2 febbraio 2017}}</ref>. Con gli stessi obiettivi viene inaugurata la [[Rete tranviaria di Palermo|nuova rete tranviaria di Palermo]] (i cui lavori erano stati iniziati nel [[2007]] dalla precedente giunta) e sviluppati il ''[[ATM (Milano)#BikeMI|bike sharing]]''<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/14/news/via_al_bike_sharing_a_palermo_420_bici_e_37_stazioni-129429727/|titolo=Via al bike sharing a Palermo, 420 bici e 37 stazioni|pubblicazione=Repubblica.it|data=14 dicembre 2015|accesso=2 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151216190235/http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/14/news/via_al_bike_sharing_a_palermo_420_bici_e_37_stazioni-129429727/|dataarchivio=16 dicembre 2015|urlmorto=sì}}</ref> e il ''[[ATM (Milano)#GuidaMi|car sharing]].''<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/08/22/news/bike_e_car_sharing_a_palermo_via_alla_rivoluzione_la_mappa_dei_due_servizi-121412055/|titolo=Bike e car sharing: a Palermo via alla rivoluzione, la mappa dei due servizi|pubblicazione=Repubblica.it|data=22 agosto 2015|accesso=2 febbraio 2017}}</ref> Il 3 luglio [[2015]] l'itinerario [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale]] è stato inserito dall'[[UNESCO]] nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]].<ref>{{Cita web|url=https://turismo.comune.palermo.it/history_det.php?id=74|titolo=Il percorso Arabo-Normanno dichiarato dall'UNESCO 'Patrimonio mondiale dell'umanità'|sito=turismo.comune.palermo.it|accesso=2 febbraio 2017}}</ref> Nel 2016 la giunta riesce ad intercettare nuovi finanziamenti, sia nazionali che europei, per interventi strutturali per la città firmando con il [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Matteo Renzi]] il cosiddetto "''Patto per Palermo''".<ref>{{Cita web|url=http://livesicilia.it/2016/11/07/il-patto-per-palermo-diventa-realta-sbloccati-700-milioni-di-euro_797923/|titolo=Il Patto per Palermo diventa realtà Sbloccati 700 milioni di euro|sito=Live Sicilia|accesso=2 febbraio 2017|dataarchivio=3 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170203161303/http://livesicilia.it/2016/11/07/il-patto-per-palermo-diventa-realta-sbloccati-700-milioni-di-euro_797923/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/11/12/news/palermo_in_arrivo_770_milioni_per_il_patto_sottoscritto_con_roma-151879732/|titolo=Palermo, in arrivo 770 milioni per il Patto sottoscritto con Roma|pubblicazione=Repubblica.it|data=12 novembre 2016|accesso=2 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://palermo.gds.it/2016/04/30/il-nuovo-tram-centro-storico-e-wi-fi-ecco-come-saranno-spesi-i-770-milioni-del-patto-per-palermo-di-renzi_506419/|titolo=Tram, centro storico e wi-fi: così saranno spesi i 770 milioni del «Patto per Palermo» di Renzi|sito=Giornale di Sicilia|accesso=2 febbraio 2017}}</ref>
 
Si ricandida a sindaco anche alle [[Elezioni amministrative in Italia del 2017#Palermo|elezioni comunali dell'11 giugno 2017]], vincendole al primo turno raccogliendo 125 913 voti pari al 46,28% alla guida di una coalizione formata dalle liste civiche ''Movimento 139'', ''Palermo 2022'', ''Democratici e Popolari'' ([[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] e [[Alternativa Popolare]]), ''Uniti per Palermo'', ''Sinistra in Comune'' ([[Sinistra Italiana|SI]] - [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]), ''Alleanza per Palermo'' e ''Mosaico Palermo''.
 
Il 10 ottobre 2017 decade da sindaco della [[città metropolitana di Palermo]] a seguito del provvedimento di revoca firmato dal presidente della Regione [[Rosario Crocetta|Crocetta]], in recepimento della legge votata dall'[[Assemblea Regionale Siciliana|ARS]] che prevede l'elezione diretta dei sindaci metropolitani; a seguito di questa decisione presenta ricorso al [[Tribunale amministrativo regionale|TAR]].<ref name="meridionews.it"/><ref>{{cita web|url=http://www.cittametropolitana.pa.it/provpa/allegati/16248ricorso_Orlando.pdf|titolo=ricorso Orlando|accesso=28 gennaio 2021|data=27 ottobre 2017|formato=PDF|urlmorto=sì}}</ref> Il 26 novembre il TAR sospende il decreto regionale: di conseguenza, Orlando diviene nuovamente sindaco metropolitano. La sospensione del provvedimento è poi confermata dal Consiglio di Giustizia Amministrativa.<ref>{{cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/02/03/news/palermo_respinto_il_ricorso_orlando_resta_sindaco_metropolitano-187956513/|titolo=Palermo, respinto il ricorso: Orlando resta sindaco metropolitano|data=3 febbraio 2018|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>
 
Nel gennaio del [[2018]], Orlando ha annunciato la propria adesione al [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].<ref name="democratica.com" />
 
Nel 2020 e nel 2021, secondo la classifica annuale stilata dal quotidiano "[[Il Sole 24 Ore]]" sul gradimento dei sindaci principali città italiane e dei Governatori delle Regioni, Leoluca Orlando è risultato il peggiore sindaco d'Italia per quanto riguarda il gradimento dei propri concittadini. Nel 2020, è risultato ultimo (102° su 102 posti)<ref>{{Cita web|url=https://palermo.liveuniversity.it/2020/07/06/classifica-sole-24-ore-sindaci/|titolo=Classifica sindaci e governatori 2020: Leoluca Orlando è all’ultimo posto|autore=Redazione|sito=LiveUnipa|data=6 luglio 2020|lingua=it|accesso=7 luglio 2021}}</ref> e nel 2021 terzultimo (102° su 105 posti). Alcuni componenti dell'opposizione hanno firmato una mozione di sfiducia contro di lui, che tuttavia non ha raccolto il numero minimo di firme per essere discussa dal Consiglio comunale, mentre in sua difesa è intervenuto l'Assessore [[Giusto Catania]], del partito di Sinistra Comune, che ha dato la colpa della cattiva performance di Orlando alle criticità finanziarie registrate da tutte le grandi città italiane.<ref>{{Cita web|url=https://palermo.gds.it/articoli/politica/2021/07/06/la-classifica-dei-sindaci-a-palermo-solo-lassessore-catania-difende-lorlando-sgradito-77ffad0a-eee8-42a1-86a8-637a62b92598/|titolo=La classifica dei sindaci, a Palermo solo l'assessore Catania difende l’Orlando sgradito|sito=Giornale di Sicilia|lingua=it|accesso=7 luglio 2021}}</ref>
 
Nel luglio 2021 aderisce nuovamente al PD<ref>[https://www.blogsicilia.it/palermo/ultima-mossa-orlando-aderisco-pd/615440/ www.blogsicilia.it]</ref>, nonostante il gruppo consiliare nell'ultimo rimpasto sia voluto restare fuori dalla sua giunta<ref>{{Cita web|url=https://qds.it/palerm-orlando-lancia-neo-assessori-per-archiviare-crisi-politica/|titolo=Orlando lancia i neo assessori per archiviare la crisi politica|autore=Gaspare Ingargiola|sito=QdS|data=26 aprile 2021|lingua=it|accesso=12 giugno 2022}}</ref>.
 
Lascia il mandato di sindaco il 20 giugno 2022 al candidato eletto del centrodestra [[Roberto Lagalla]].
 
==== Europarlamentare con AVS ====
Nel aprile del 2024, lascia il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/10/il-ritorno-di-leoluca-orlando-lascia-il-pd-e-si-candida-alle-europee-con-lalleanza-verdi-sinistra-i-dem-siciliani-ha-la-candidatite/7508639/|titolo=Il ritorno di Leoluca Orlando: lascia il Pd e si candida alle Europee con l’Alleanza Verdi Sinistra. I dem siciliani: “Ha la candidatite”|sito=[[il Fatto Quotidiano]]|data=10 aprile 2024|accesso=20 maggio 2024}}</ref> e, in occasione delle [[Elezioni europee del 2024|elezioni europee]], viene candidato da [[Alleanza Verdi e Sinistra]] come capolista nella [[Circoscrizione Italia insulare|circoscrizione insulare]].<ref>{{Cita web|url=https://www.eunews.it/2024/05/02/candidati-italiani-elezioni-europee-2024/|titolo=Tutti i candidati italiani alle elezioni europee del 2024|data=2 maggio 2024|accesso=19 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2024/05/02/liste-candidati-partiti-italia-elezioni-europee-2024/|titolo=Le liste con i candidati dei principali partiti italiani per le elezioni europee|sito=[[Il Post]]|data=2 maggio 2024|accesso=19 maggio 2024}}</ref> Raccoglie circa 18.800 preferenze piazzandosi terzo ma risulta eletto dato che [[Ilaria Salis]] e [[Mimmo Lucano]] optano per altre circoscrizioni;<ref>[https://elezioni.interno.gov.it/europee/scrutini/20240609/scrutiniEX5 Eligendo: AVS] </ref> si iscrive al gruppo dei [[I Verdi/Alleanza Libera Europea|Greens]] insieme agli altri tre colleghi di [[Europa Verde]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/25/verdi-sinistra-ufficializzata-la-pattuglia-di-eurodeputati-entrano-le-ambientaliste-scuderi-e-guarda-ma-i-6-finiranno-in-gruppi-diversi/7600504/|titolo=Verdi-Sinistra, ufficializzata la pattuglia di eurodeputati: entrano le ambientaliste Scuderi e Guarda. Ma i 6 finiranno in gruppi diversi|sito=Il Fatto Quotidiano|data=25 giugno 2024|lingua=it|accesso=25 giugno 2024}}</ref>
 
== I riconoscimenti nazionali ed internazionali per la città di Palermo ==
Nel corso delle ultime due sindacature di Leoluca Orlando, la città ha ricevuto una serie di riconoscimenti, dovuti in particolare ad una rinnovata visibilità internazionale.
 
In particolare spiccano:
 
* nel 2015, l'inserimento di numerosi monumenti cittadini e della provincia appartenenti al [[Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale|Percorso di Palermo Arabo-normanna e delle Cattedrali di Monreale e Cefalù]] nel [[Patrimonio dell'umanità|Patrimonio Mondiale]] dell'[[UNESCO]]
* nel 2017 l'attribuzione del titolo di Capitale italiana dei giovani<ref>{{Cita web|url=https://agenziagiovani.it/rassegna-stampa-ang/palermo-capitale-italiana-dei-giovani-2017/|titolo=Palermo capitale italiana dei giovani 2017|sito=Agenzia Nazionale Giovani|data=10 gennaio 2017|lingua=it|accesso=5 ottobre 2021}}</ref>
* nel 2018 l'attribuzione del titolo di Capitale Italiana della Cultura<ref>{{Cita web|url=https://www.beniculturali.it/comunicato/franceschini-palermo-capitale-italiana-della-cultura-2018vittoria-basata-su-un-progetto-forte-di-convivenza-apertura-e-dialogo|titolo=FRANCESCHINI, PALERMO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018vittoria basata su un progetto forte di convivenza, apertura e dialogo|sito=Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo|lingua=it|accesso=5 ottobre 2021}}</ref>
* nel 2019 Michelin assegna alla città tre stelle<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/canale_motori/notizie/attualita/2019/01/21/palermo-e-citta-a-tre-stelle-michelin-per-arte-e-monumenti_b498f796-b6b5-4ce5-9b41-b50e6a80b877.html|titolo=Palermo è città a tre stelle Michelin per arte e monumenti - Attualità|sito=ANSA.it|data=21 gennaio 2019|lingua=it|accesso=5 ottobre 2021}}</ref>
 
== La "Carta di Palermo" ==
Nel 2015, ha organizzato a Palermo un incontro internazionale intitolato "Io sono persona. Dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto", cui hanno preso parte giuristi, amministratori pubblici e rappresentanti di Organizzazioni non governative.
Dall'incontro è scaturita la "Carta di Palermo", un documento che pone al centro del dibattito politico il tema della mobilità umana internazionale quale diritto umano inalienabile.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.palermo.it/iosonopersona.php|titolo=La Carta di Palermo|accesso=5 gennaio 2021}}</ref>
 
== Il "Global Parliament of Mayors" ==
A settembre del 2016 è stato fra i fondatori del "Global Parliament of Mayors", organizzazione non governativa con sede nei Paesi Bassi, di cui fanno parte oltre 50 città di tutti i continenti. Obiettivo del GPM è quello di rafforzare il ruolo delle città e della governance locale in ambito internazionale e nelle relazioni con i governi nazionali, le istituzioni internazionali e gli stake-holders della società civile e dell'impresa.
Leoluca Orlando è componente, fin dall'atto di fondazione dell'organizzazione, del Comitato Esecutivo.<ref>{{Cita web|url=https://globalparliamentofmayors.org/steering-committee/|titolo=Global Parliament of Mayors|accesso=5 gennaio 2021}}</ref>
 
== Controversie ==
=== PolemicheI con"Professionisti Leonardodell'antimafia" e la polemica con Sciascia ===
Dopo la pubblicazione dell'articolo ''I professionisti dell'antimafia'', apparso sul ''("[[Corriere della Sera]]'' il", 10 gennaio [[1987]]<ref>{{Cita web|url=http://old.radicali.it/search_view.php?id=49224|titolo=I professionisti dell'antimafia|autore=Leonardo Siascia|editore=Archivio Partito radicale|data=10 gennaio 1987|accesso=29 gennaio 2012}}</ref>), che definiva il Giudice [[Paolo Borsellino]] un "professionista dell'antimafia in magistratura" e Orlando un "professionista dell'antimafia nel mondo della politica", lo stesso Orlando, insieme con [[Nando Dalladalla Chiesa]] eed altri, entraronoentrò in forte polemica con [[Leonardo Sciascia]]. Anni dopo Leoluca Orlando puntualizzeràavrebbe affermato che Sciascia «"diceva cose giuste ma fu strumentalizzato»". Nel [[2019]] il Comune di Palermo, su iniziativa di Orlando, intitolò a Sciascia la Biblioteca centrale comunale e nel 2020, in occasione del centenario della nascita dello scrittore, Orlando lo definì "un maestro ed uomo di libertà".<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.palermo.it/noticext.php?id=30210|titolo=Sciascia. VIDEO Orlando e Zito|accesso=16 gennaio 2021}}</ref>
 
=== AffermazioniLe affermazioni su Giovanni Falcone e la difesa di Salvatore Borsellino ===
Leoluca Orlando attaccò duramente [[Giovanni Falcone]] accusandolo di aver "tenuto chiusi nei cassetti" una serie di documenti riguardanti i delitti eccellenti di mafia<ref>{{cita web|urlname=http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm|titolo=Giovanni"fondazione Falcone" - Biografia|editore=Fondazione Falcone|accesso=18 luglio 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090801124730/http://www.fondazionefalcone.it/a_istituzionale/c_falco.htm|dataarchivio=1º agosto 2009}}</ref>. Le accuse eranofurono indirizzate anche verso ilal giudice [[Roberto Scarpinato]] e ilal procuratore [[Pietro Giammanco]], ritenuto vicino ad [[Giulio Andreotti|Andreotti]]. Falcone dissentì sostanzialmente dalle conclusioni di Orlando sulle responsabilità politiche in merito alle azioni della cupola mafiosa (il cosiddetto "[[terzo livello]]"), sostenendo come sempre la necessità di prove certe e bollando simili affermazioni come "cinismo politico". Rivolto direttamente ad Orlando, diràFalcone disse: "Se il sindaco di Palermo sa qualcosa, faccia nomi e cognomi, citi i fatti, si assuma le responsabilità di quel che ha detto. Altrimenti taccia: non è lecito parlare in assenza degli interessati"<ref>{{Cita news|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/10/21/quando-cossiga-convoco-le-toghe-di-sicilia.html|titolo=QUANDOQuando COSSIGACossiga CONVOCO'convocò LEle TOGHEtoghe DIdi SICILIASicilia|pubblicazionegiornale=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|accesso=24 gennaio 2010|giornodata=21|mese=10|anno= ottobre 1993|paginap=4}}</ref>. Sulla vicenda sarebbe poi intervenuto [[Salvatore Borsellino]], fratello di Paolo, affermando: "''allora Leoluca Orlando ha fatto ciò che deve fare un politico e cioè stimolare un'istituzione a fare il suo lavoro, a portare avanti certe indagini. Falcone d'altra parte, le cose che teneva nel cassetto le doveva tenere nel cassetto, non poteva fare altro. Falcone non imbastiva processi fin quando non aveva le prove. Faceva le cose nel momento in cui andavano fatte. Ritengo che Orlando abbia fatto ciò che debba fare un politico e cioè fare da pungolo... Su questo a me basta il giudizio di mio fratello Paolo, nell'ultimo incontro pubblico fatto a Palermo, quando definì Leoluca Orlando "un mio amico" e mio fratello non avrebbe sicuramente usato quell'appellativo se avesse ritenuto che Orlando non lo avesse meritato.''"
 
=== Vicende giudiziarie ===
In alcune occasioni fra il 1995 e il 2005 è stato coinvolto in indagini giudiziarie legate a provvedimenti amministrativi assunti nei diversi periodi del suo mandato come sindaco. Da tali indagini è sempre stato assolto con proscioglimento pieno<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/toga-rossa/toga-rossa/toga-rossa.html|titolo= Milano, "toga rossa" è un'offesa "Chi la usa diffama i magistrati" |editore=La Repubblica|data=2 agosto 2007|accesso= 13 novembre 2008}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.centroimpastato.com/ |titolo= Centro Impastato |data=marzo 2018 }}</ref><ref>{{cita web|url= http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?month=6&year=1996 |titolo= Centro Impastato Cronologia 1996 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20070205214708/http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?month=6&year=1996 |dataarchivio =5 febbraio 2007 }}</ref>.
Nel [[1995]] la [[Procura della Repubblica|Procura]] di [[Palermo]] gli inviò un avviso di garanzia come anche a Domenico Lo Vasco, ex sindaco e assessore alle finanze in una precedente giunta Orlando, per l'appalto concesso alla [[Sispi]], una società mista tra il Comune, l'[[IRI]] e la [[Finsiel]], finanziaria del gruppo IRI, per l'informatizzazione dei servizi comunali. L'inchiesta fu poi archiviata. Fu anche inquisito dal Pm della Procura di Palermo, [[Lorenzo Matassa]], per i restauri del [[Teatro Massimo Vittorio Emanuele|teatro Massimo]], accuse da cui Orlando fu prosciolto dal [[Giudice dell'udienza preliminare|gup]]<ref>{{cita web
|url=http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/toga-rossa/toga-rossa/toga-rossa.html
|titolo= Milano, "toga rossa" è un'offesa "Chi la usa diffama i magistrati" |editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=2 agosto 2007|accesso= 13 novembre 2008}}</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?searchitem=giammona Centro Impastato] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Nel [[2005]] è stato condannato per [[diffamazione]] aggravata nei confronti dei consiglieri comunali di [[Sciacca]] che nel [[1999]] avevano sfiduciato il sindaco della città, [[Ignazio Messina (politico)|Ignazio Messina]], perché durante un comizio li aveva accusati di essere collusi con la [[mafia]]<ref>[[ANSA]] del 27-01-2005</ref><ref>{{cita web |url= http://www.beppegrillo.it/2008/04/la_trave_nelloc.html |titolo= La trave nell'occhio |sito= beppegrillo.it |data= 18 aprile 2008 |accesso= 13 novembre 2008 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081211141839/http://www.beppegrillo.it/2008/04/la_trave_nelloc.html |dataarchivio= 11 dicembre 2008 |urlmorto = sì }}</ref>.
Nel [[1996]] viene indagato per [[corruzione]] aggravata durante l'esercizio delle sue funzioni di sindaco di Palermo. Il pentito [[Tullio Cannella]] afferma che nel 1986 il comune di Palermo, dopo una tangente di 200 milioni di lire, acquistò degli appartamenti di un certo Giuseppe Bonanno, un prestanome di Gaspare Finocchio (imprenditore) che era invece in odore di mafia. Destinatari della tangente, secondo il pentito sarebbero stati il Sindaco Leoluca Orlando e l'assessore [[Vincenzo Inzerillo]], che all'epoca dei fatti era in carcere da 16 mesi per mafia. Orlando nega ogni responsabilità<ref>[http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?month=6&year=1996 Centro Impastato Cronologia 1996] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070205214708/http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?month=6&year=1996 |data=5 febbraio 2007 }}</ref>. La vicenda per Leoluca Orlando non ebbe alcun seguito giudiziario.
 
Nel [[2005]] è stato condannato, con sentenza definitiva, per [[diffamazione]] aggravata nei confronti dei consiglieri comunali di [[Sciacca]] che nel [[1999]] avevano sfiduciato il sindaco della città [[Ignazio Messina]], perché durante un comizio, li aveva accusati di essere collusi con la [[mafia]]<ref>[[ANSA]] del 27-01-2005</ref><ref>{{cita web
|url=http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=2992
|titolo= Accuse di mafia infondate: Leoluca Orlando condannato per diffamazione
|editore= lnx.casertasette.com
|data= 27 gennaio 2005
|accesso= 13 novembre 2008
}}<!-- Articolo sulla condanna definitiva riportato su CASERTASETTE, Supplemento all'agenzia giornalistica Mediapress Registrata al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) al n° 430 dell'11 febbraio 1993 --></ref><ref>{{cita web
|url=http://www.beppegrillo.it/2008/04/la_trave_nelloc.html
|titolo= La trave nell'occhio
|editore= beppegrillo.it
|data= 18 aprile 2008
|accesso= 13 novembre 2008
}}</ref>.
 
== Sport ==
Dopo aver organizzato, da sindaco di Palermo, i [[Campionato mondiale di football americano|campionati mondiali]] di [[football americano]] del [[Campionato mondiale di football americano 1999|1999]] al [[velodromo Paolo Borsellino]], dalnel [[2002]] è ilstato presidentefra federalei fondatori della [[Federazione Italiana di American Football]] (FIDAF), incarico ricoperto con l'obiettivo di farcui riconoscereè la federazione dal [[CONI]]<ref>{{cita web|url=http://www.fidaf.org/index.php?src=Html/presidente.html&scroll=no|titolo=Presidente|sito=[[Federazione Italiana di American Football]]|accesso=12 marzo 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100210075106/http://www.fidaf.org/index.php?src=Html%2Fpresidente.html&scroll=no|dataarchivio=10 febbraio 2010}}</ref><ref name="Clinton">{{Cita news|autore=Giovanni Marino|url=http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2010/03/12/news/orlando_football-2605498/|titolo=Orlando, Clinton e football "Il mio sport di regole e valori"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |giorno=12|mese=03|anno=2010|accesso=12 marzo 2010}}</ref>.
 
== Onorificenze ==
 
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine = 680px ribbon bar of Italian Sports (pre-2015) and Technical Merit silver award.svg
|nome_onorificenza = Stella d'argento al merito sportivo
|collegamento_onorificenza = Stella al merito sportivo
|motivazione =
|data = 2010<ref name="coni.it">[http://www.coni.it/it/attivita-istituzionali/onorificenze/home/benemerenzedettaglio.html?id=135700 CONI]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = 680px ribbon bar of Italian Sports (pre-2015) and Technical Merit gold award.svg
|nome_onorificenza = Stella d'oro al merito sportivo
|collegamento_onorificenza = Stella al merito sportivo
|motivazione =
|data = 2014<ref name="coni.it" />
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of Civil Merit (Spain) GC.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran croceCroce dell'Ordine al meritoMerito civileCivile (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito civile (Spagna)
|motivazione =
|data = 26 settembre 1998<ref>{{cita web|url=https://www.boe.es/boe/dias/1998/09/28/index.php?s=3&lang=fr|titolo=Bollettino Ufficiale di Stato <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref>
|data = settembre 1998
}}
{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Sindaco onorario della città di [[Palermo (Colombia)|Palermo]], nel [[Dipartimento di Huila|Distretto di Huila]] in [[Colombia]]
|data = 1998
}}{{Onorificenze
|immagine = GEO Order St Nicholas ribbon.jpg
|nome_onorificenza = MedagliaCavaliere dell'Ordine georgiano di St.San Nicola Nicholas(Georgia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Nicola
|motivazione =
|data = dicembre 2013
}}
{{Onorificenze
Ha ricevuto varie onorificenze e riconoscimenti, dalla laurea ''[[honoris causa]]'' in filosofia tedesca conferita dall'Università di [[Treviri]], alle cittadinanze onorarie di [[Chengdu]]<ref>{{cita web
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 4 GrVK.svg
|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/12/03/Altro/PALERMO-ORLANDO-CITTADINO-ONORARIO-DI-CHENGDU_195200.php
|nome_onorificenza=Gran croce al merito dell'Ordine al merito di Germania
|editore= Adnkronos
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito di Germania
|titolo= Palermo: Orlando cittadino onorario di Chengdu
|motivazione=
|data=3 dicembre 1999
|data=2020
}}</ref>, nella [[Repubblica Popolare Cinese]] e quella della Contea di [[Los Angeles]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. È professore onorario della Solkan-Saba Orbeliani University di [[Tbilisi]], nella [[Georgia|Repubblica della Georgia]]. Nell'aprile 2000 gli è stato conferito dal gruppo dei partiti democratici e liberali del Parlamento europeo, l'European Civic Prize (Premio Civico Europeo) "per il suo impegno contro la criminalità". Ha ricevuto a [[San Pietroburgo]] il [[Premio Pushkin]] 2001 per il suo impegno nel rendere Palermo "centro mondiale di cultura teatrale", e il 18 settembre 2008, a [[Colonia (Germania)|Colonia]], il [[Premio Konrad Adenauer]] 2008.
}}
'''Ha ricevuto varie onorificenze e riconoscimenti:'''
 
* la laurea ''[[honoris causa]]'' in filosofia tedesca, conferita dalla [[Università di Treviri|''Universität Trier - Università di Treviri'']]
Orlando è socio onorario del [[Rotary International|Rotary Club]] Palermo<ref>{{cita web|url=http://www.rotaryclubpalermo.it/rot01/elenco_soci.asp?l=O|titolo=Elenco Soci|sito=Rotary Club Palermo|accesso=12 marzo 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141023002010/http://www.rotaryclubpalermo.it/rot01/elenco_soci.asp?l=O|dataarchivio=23 ottobre 2014}}</ref>. Nel [[1998]], da sindaco di [[Palermo]], ha ricevuto alcuni uomini importanti tra cui il [[re di Spagna]] [[Juan Carlos]], il leader cubano [[Fidel Castro]] e quella che all'epoca era la first lady degli [[Stati Uniti d'America]], [[Hillary Clinton]]<ref name="Clinton" />. È presidente dell'''Istituto per il Rinascimento Siciliano'' da lui fondato.
* le cittadinanze onorarie di [[Chengdu]] nella [[Cina|Repubblica Popolare Cinese]], della [[Contea di Los Angeles]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], della città tedesca di [[Düsseldorf]] e di quella francese di [[Montpellier]]<ref>{{Cita web|url=http://www.st-roch.com/2016/07/17/jumelage-palerme-montpellier-2016/|titolo=Jumelage Palerme - Montpellier et sa Métropole|sito=Saint Roch de Montpellier|data=17 luglio 2016|lingua=fr|accesso=28 gennaio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.duesseldorf.de/suche/suche/news-detail/?L=0&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bnews%5D=24118&cHash=cba9cea848c0a623816ec54bc81b6e42|titolo=Leoluca Orlando im Düsseldorfer Rathaus mit dem Heine-Preis 2018 ausgezeichnet|autore=Landeshauptstadt Düsseldorf|lingua=de|accesso=28 gennaio 2021|dataarchivio=30 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220630110157/https://www.duesseldorf.de/suche/suche/news-detail/?L=0&tx_news_pi1%5Bcontroller%5D=News&tx_news_pi1%5Baction%5D=detail&tx_news_pi1%5Bnews%5D=24118&cHash=cba9cea848c0a623816ec54bc81b6e42|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/12/03/Altro/PALERMO-ORLANDO-CITTADINO-ONORARIO-DI-CHENGDU_195200.php|editore= Adnkronos|titolo= Palermo: Orlando cittadino onorario di Chengdu|data=3 dicembre 1999}}</ref>
* il titolo di professore onorario della Solkan-Saba Orbeliani University di [[Tbilisi]] in [[Georgia]]
* nel 1994, per la sua partecipazione al film "Gezählte Tage<ref>{{Cita web|url=https://www.filmportal.de/en/print/40567|titolo=Print this page {{!}} filmportal.de|accesso=31 gennaio 2021}}</ref>" (“Giorni contati”), è stato insignito del Fernsehen Film Preis quale migliore attore del film, premiato come migliore film di quell’anno. Ha partecipato a numerosi altri film all’estero e, tra gli altri, al film “A Sicilian Odyssey<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Jenna|cognome=Constantine|cognome2=Barbara|nome3=Lorenzo|cognome3=Barbera|data=20 dicembre 2009|titolo=A Sicilian Odyssey|editore=KaplaniKid Productions|accesso=31 gennaio 2021|url=https://www.imdb.com/title/tt1450689/}}</ref>” di Jenna Maria Constantine, che ha ottenuto il primo premio al [[New York Film Festival]] nel 2009.
* la "Goethe Medaille" del [[Goethe-Institut]] nel 1999, per "il contributo alla diffusione della lingua tedesca nel mondo e per il contributo alle relazioni culturali internazionali"<ref>{{Cita pubblicazione|data=30 agosto 2020|titolo=Goethe-Medaille|rivista=Wikipedia|lingua=de|accesso=11 gennaio 2021|url=https://de.wikipedia.org/w/index.php?title=Goethe-Medaille&oldid=203248420}}</ref>
* lo "''European Civic Prize''", conferito nel 2000 dal [[Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori|Gruppo dei partiti democratici e liberali]] del [[Parlamento europeo]] per il suo impegno contro la criminalità"
* nel luglio del 2000 ha ricevuto dalla "American Federation of Teachers" il "[[Bayard Rustin]] Award", "per aver portato a Palermo la libertà di una ordinata società civile e per la sua disponibilità a condividere le "lezioni di Palermo" con altri paesi che si trovano ad affrontare analoghe minacce alla democrazia e ai diritti umani."<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.palermo.it/sindaco.php?id=1|titolo=Comune di Palermo - Il Sindaco|accesso=28 gennaio 2021}}</ref>
* il "''Premio Puškin''" ricevuto a [[San Pietroburgo]] nel 2001 per il suo impegno nel rendere Palermo "centro mondiale di cultura teatrale"
* il premio "[[Erich Maria Remarque]] Friedenspreis", assegnatogli nel 2005 dalla città di [[Osnabrück]] per "il suo impegno per la pace, l'umanità e la libertà"<ref>{{Cita web|url=https://www.osnabrueck.de/friedenspreis/der-friedenspreis/|titolo=Stadt Osnabrück: Der Friedenspreis|accesso=2 febbraio 2021}}</ref>
* il "Premio Konrad Adenauer", ricevuto a [[Colonia (Germania)|Colonia]] nel 2008
* il "Deutscher Nachhaltigkeitspreis" nel 2013 "per il suo coraggio morale nella coraggiosa lotta contro le organizzazioni di stampo mafioso"<ref>{{Cita web|url=https://www.nachhaltigkeitspreis.de/alle-ehrenpreistraeger/ehrenpreistraeger/2013/prof-leoluca-orlando/|titolo=Deutscher Nachhaltigkeitspreis: Prof. Leoluca Orlando|sito=Deutscher Nachhaltigkeitspreis|lingua=de|accesso=2 febbraio 2021}}</ref>
* il "Benjamin Barber Global Cities Award" nel 2017, "per il suo instancabile tentativo di difendere i diritti dei migranti e creare una città più sicura combattendo la criminalità organizzata"<ref>{{Cita web|url=https://globalparliamentofmayors.org/dr-benjamin-barber-global-cities-award-mayor-leoluca-orlando/|titolo=Dr. Benjamin Barber Global Cities Award to Mayor Leoluca Orlando|autore=globa0yvjsy|sito=Global Parliament of Mayors|data=27 settembre 2017|lingua=en|accesso=2 marzo 2021}}</ref>
* il ''[[Premio Heinrich Heine]]'', conferito nel 2018 dalla città di [[Düsseldorf]] "a personalità che attraverso il loro lavoro diffondono l'idea che tutte le persone appartengono allo stesso gruppo: l'umanità." È stato il primo italiano a ricevere questo premio<ref>{{cita web|url=https://palermo.repubblica.it/societa/2018/12/04/news/dusseldorf_a_orlando_il_premio_heinrich-heine-213372581/|sito= repubblica.it|titolo= Dusseldorf, a Orlando il premio Heinrich-Heine|data=4 dicembre 2018|accesso=8 dicembre 2019}}</ref>
* nel maggio del 2018 ha ricevuto le "chiavi della città" dal sindaco di [[Medellín]] ([[Colombia]]), quale riconoscimento "per il suo impegno per la lotta all'illegalità attraverso l'impegno civile e la costruzione della cultura della legalità"<ref>{{Cita web|url=https://economese3.rssing.com/chan-2523029/all_p1408.html|titolo=Antioquia - Medellín {{!}} El Colombiano, noticias."|sito=economese3.rssing.com|accesso=11 gennaio 2021}}</ref>
* dal 2019 è presidente di Cinemed, Festival Internazionale del Cinema del Mediterraneo di [[Montpellier]]<ref>{{cita web|url=https://www.cinemed.tm.fr/le-festival/lequipe-cinemed|titolo= L'équipe CINEMED|accesso=6 gennaio 2021}}</ref>
* nel 2020 ha ricevuto dai reali d'Olanda il "''Freedom from fear Award''" della Roosevelt Foundation del Middelburg e del Franklin and Eleanor Roosevelt Institute di New York<ref>{{cita web|url=https://www.fourfreedoms.nl/en/awards/laureaten-1/year:2020/award:freedom-from-fear-award/laureates:leoluca-orlando.htm|titolo=Leoluca Orlando, Laureate Freedom from Fear Award 2020|accesso=6 gennaio 2021|dataarchivio=9 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210109041255/https://www.fourfreedoms.nl/en/awards/laureaten-1/year:2020/award:freedom-from-fear-award/laureates:leoluca-orlando.htm|urlmorto=sì}}</ref>
* nel 2020 è stato insignito del "''Potsdam Europäische Kultur Preis"'' "per i risultati raggiunti nella sua vita nella lotta contro la mafia e il razzismo attraverso la cultura"<ref>{{Cita web|url=http://cultural-brands.com/cultural-brand-award|titolo=Jury of experts nominates 25 applicants for 15th European Brand Award|sito=cultural-brands.com|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=8 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160308064328/http://cultural-brands.com/cultural-brand-award|urlmorto=sì}}</ref>
* nel dicembre del 2020 ha ricevuto dal presidente della Repubblica del Portogallo il "''Premio Nord-Sud''" del Consiglio d'Europa per il suo impegno a difesa dei diritti umani<ref>{{Cita web|url=https://palermo.gds.it/articoli/politica/2020/12/02/al-sindaco-di-palermo-il-riconoscimento-per-limpegno-sul-fronte-dei-diritti-umani-d1cf19a8-05ce-40e0-830d-b1606d137a21/|titolo=Al sindaco di Palermo il riconoscimento per l'impegno sul fronte dei diritti umani|sito=Giornale di Sicilia|accesso=7 gennaio 2021}}</ref>
* è socio onorario del [[Rotary International|Rotary Club]] Palermo<ref>{{cita web|url=https://www.rotaryclubpalermo.it/soci/?indice=O|titolo=Elenco Soci|sito=Rotary Club Palermo|accesso=7 gennaio 2021}}</ref>
 
== Opere ==
Line 196 ⟶ 282:
* ''Costruire una rete di solidarietà per una nuova politica'', S. Giovanni Valdarno, Acli, 1990.
* ''Crisi della città, crisi della politica'', Firenze, Centro toscano di documentazione politica, 1990.
* ''Palermo'', Milano, A. Mondadori, 1990<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca.|cognome2=Roccuzzo, ISBNAntonio, 1958-|titolo=Palermo|url=https://www.worldcat.org/oclc/23220229|accesso=28 gennaio 2021|data=1990|editore=A. Mondadori|oclc=23220229|isbn=88-04-33621-8.}}</ref>
* ''Un'altra pagina. Diario palermitano'', Palermo-Sao Paulo-Roma, Ila Palma-Edizioni associate, 1993<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca.|titolo=Un'altra ISBNpagina : diario palermitano|url=https://www.worldcat.org/oclc/32217540|accesso=28 gennaio 2021|edizione=1. ed|data=1993|editore=Italo-Latino-Americana Palma|oclc=32217540|isbn=88-7704-200-1.}}</ref>
* ''Fighting the Mafia and renewing Sicilian culture'', New York, Encounter books, 2001<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca.|titolo=Fighting the Mafia and renewing Sicilian culture|url=https://www.worldcat.org/oclc/46828987|accesso=28 gennaio 2021|edizione=1st ed|data=2001|editore=Encounter Books|oclc=46828987|isbn=1-893554-22-8}}</ref>
* ''Ich sollte der nächsteNächste sein. Ein Politiker im Fadenkreuz der Mafia'', Freiburg, Herder Verlag, 2002<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca 1947-|titolo=Ich sollte der Nächste sein ein Politiker im Fadenkreuz der Mafia|url=https://www.worldcat.org/oclc/631716758|accesso=28 ISBNgennaio 2021|oclc=631716758|isbn=978-3-451-06015-1.}}</ref>
* ''Hacia una cultura de la legalidad-La experiencia siciliana'', Pontificia Universidad catolica del Perù, 2003
* ''Fighting the Mafia and renewing Sicilian culture - محاربة المافيا وتجديد الثقافة الصقلية '', Beirut, Foundation pour la Paix, 2004
* ''Der Sizilianische Karren'', Amman Verlag, Zürich, 2004.
* ''Der sizilianische Karren'', Amman Verlag, Zurich, 2004; Taschenbuch, Fischer Verlag, 2006<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca 1947-|titolo=Der sizilianische Karren Geschichten|url=https://www.worldcat.org/oclc/179904760|accesso=28 gennaio 2021|oclc=179904760|isbn=978-3-596-16766-1}}</ref>
* ''Hacia una cultura de la legalidad-La experiencia siciliana'', Universidad Autónoma Metropolitana México, D.F, marzo 2005
* ''Leoluca Orlando erzählt: dieDie Mafia'', di Pippo Battaglia Herder Verlag, settembre 2008<ref>{{Cita ISBNlibro|cognome=Battaglia, Pippo 1947-|titolo=Leoluca Orlando erzählt die Mafia|url=https://www.worldcat.org/oclc/269453886|accesso=28 gennaio 2021|oclc=269453886|isbn=978-3-451-29881-3}}</ref>
* ''Leoluca Orlando racconta la mafia'', di Pippo BattagliaTorinoBattaglia, Torino, [[UTET]], 2007<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca.|titolo=Leoluca ISBNOrlando racconta la mafia|url=https://www.worldcat.org/oclc/181598771|accesso=28 gennaio 2021|data=2007|editore=UTET libreria|oclc=181598771|isbn=978-88-02-07776-5.}}</ref>
* ''Il tempo dell'elefante'', University Press, 2020<ref>{{Cita libro|cognome=Orlando, Leoluca,|titolo=Il tempo dell'elefante|url=https://www.worldcat.org/oclc/1156386298|accesso=28 gennaio 2021|oclc=1156386298|isbn=978-88-85812-52-9}}</ref>
 
== Note ==
Line 214 ⟶ 302:
* Emanuele Giudice, ''L'utopia possibile. Leoluca Orlando e il caso Palermo'', Palermo, Ila-Palma, 1990. ISBN 88-7704-088-2.
* Tano Gullo, Andrea Naselli, ''Leoluca Orlando. Il paladino nella Rete. Un'intervista lunga cinquecento domande all'enfant terrible della politica italiana che ha sconvolto gli equilibri di potere tra mafia e partiti'', Roma, Newton Compton, 1991.
* [[Rosario Poma]], ''Lima e Orlando nemici eccellenti'', Firenze, Ponte alle Grazie, 1991.
* ''Leoluca Orlando, ovvero Il mercato dell'immagine. Appunti raccolti e coordinati da un collettivo di ricercatori'', Palermo, Le edizioni de Il foglio, 1991.
* ''Fede e politica. Paolo Giuntella intervista Leoluca Orlando'', Casale Monferrato, Marietti documenti, 1992. ISBN 88-393-3918-3.
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== Voci correlate ==
* [[Europarlamentari dell'Italia della IV legislatura]], [[Europarlamentari dell'Italia della X legislatura|X legislatura]]
* [[La Rete (partito politico)]]
* [[Palermo]]
* [[Primavera di Palermo]]
* [[Sindaci di Palermo]]
* [[Borgo Vecchio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|commons=Category:Leoluca Orlando}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.leolucaorlando.it|Sito web di Leoluca Orlando}}
* {{cita web |1 = http://www.sicilianrenaissance.info |2 = Sito web dell'Istituto per il Rinascimento Siciliano |accesso = 9 luglio 2020 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080509064443/http://www.sicilianrenaissance.info/ |dataarchivio = 9 maggio 2008 |urlmorto = sì }}
 
* {{Openpolis}}
{{Sindaco
|città = Palermo
|immagine = Palermo-Stemma_uff.png
|periodo = 16 luglio 1985 – 14 agosto 1990
|precedente = Gianfranco Vitocolonna<br /><small>(''commissario straordinario'')</small>
|successivo = [[Domenico Lo Vasco]]
|periodo2 = 3 dicembre 1993 – 18 dicembre 2000
|precedente2 = Vittorio Piraneo<br /><small>(''commissario straordinario'')</small>
|successivo2 = Guglielmo Serio<br /><small>(''commissario straordinario'')</small>
|periodo3 = 22 maggio 2012 – 20 giugno 2022
|precedente3 = Luisa Latella<br /><small>(''commissario straordinario'')</small>
|successivo3 = [[Roberto Lagalla]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = Sindaco di [[Palermo]]
|carica = [[Città metropolitana di Palermo|Sindaco metropolitano di Palermo]]
|immagine= Palermo-Stemma_uff.png
|immagine = Provincia di Palermo-Stemma.svg
|periodo = 13 maggio [[1985]] - 7 maggio [[1990]]
|periodo = 7 giugno 2016 – 20 giugno 2022
|precedente = Gianfranco Vitocolonna (commissario)
|precedente = ''carica istituita''
|successivo = Andrea Gentile (commissario)
|successivo = [[Roberto Lagalla]]
|periodo2 = 6 giugno [[1993]] - 25 maggio [[1998]]
|precedente2 = Vittorio Piraneo (commissario)
|successivo2 = ''Leoluca Orlando''
|periodo3 = 25 maggio [[1998]] - 16 aprile [[2000]]
|precedente3 = ''Leoluca Orlando''
|successivo3 = Guglielmo Serio (''commissario'')
|periodo4 = 22 maggio [[2012]] - ''in carica''
|precedente4 = Luisa Latella (''commissario'')
|successivo4 = ''in carica''
}}
{{Box successione
<!--
|tipologia = incarico di partito
{{EuroparlamentareItaliano|
|carica = [[Italia dei Valori#Portavoce|Portavoce dell'Italia dei Valori]]
periodo = [[1994]] - [[1999]]
|immagine = Simbolo IdV.png
|gruppo = Gruppo Verde
|periodo = 3 luglio 2006 – 30 giugno 2013
|lista = [[La Rete]]
|precedente = [[Nello Formisano]]
|partito = [[La Rete]], [[I Democratici]]
|successivo = ''nessuno''
|circoscrizione = -
}}
|preferenze = -
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[La Rete (partito politico)|Presidente de La Rete]]
|immagine = Logo_La_Rete_-_Movimento_per_la_Democrazia.png
|periodo = 24 novembre 1991 – 27 febbraio 1999
|precedente = ''fondazione partito''
|successivo = ''dissoluzione partito''
}}
-->
{{Sindaci di città italiane capiluogo di regione}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|diritto|Palermo|politica|Unione europea|università}}
 
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[[Categoria:Deputati della XIII legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana]]
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[[Categoria:DeputatiStudenti dell'XIUniversità legislaturadegli dell'AssembleaStudi Regionaledi SicilianaPalermo]]
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