Giuseppe Sapeto
Giuseppe Sapeto, pron. Sapéto (Carcare, 27 aprile 1811 – Genova, 25 agosto 1895), è stato un missionario, esploratore e commissario del governo italiano in Africa.
Giuseppe Sapeto | |
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Commissario italiano di Assab | |
Durata mandato | febbraio 1870 - 9 gennaio 1881 |
Predecessore | nessuno |
Successore | Giovanni Branchi |
Dati generali | |
Professione | Missionario |
Biografia
Come aderente all'Ordine di san Lazzaro mendicante, percorse le rive del Mar Rosso e fu uno dei fautori dell'espansionismo coloniale italiano.
Nel 1837 si stabilì ad Adua e scrisse alcune opere sull'Eritrea e l'Abissinia. Successivamente insegnò la lingua araba a Parigi, Firenze e Genova.
Nel novembre del 1869, ritornato in Africa, acquistò per conto della compagnia di navigazione di Raffaele Rubattino, la baia di Assab. Nel 1882 la proprietà venne ceduta al Regno d'Italia, divenendo il primo possedimento italiano d'oltremare.
Dal febbraio 1870 al gennaio 1881 Sapeto ricoprì la carica di Commissario italiano di Assab.
La città di Genova, città in cui morì, e Roma gli hanno intitolato rispettivamente una via nel quartiere di San Martino e una piazza centrale.
Opere
- Giuseppe Sapeto, L'Italia e il Canale di Suez: operetta popolare Tip. Pellas, 1863, originale alla Università di Losanna
- Giuseppe Sapeto, Viaggio e missione cattolica Viaggio e missione cattolica fra i Mensâ, i Bogos e gli Habab, con un cenno geografico e storico dell'Abissinia, Tip. della S. Congreg. di Propaganda Fide, 1857, originale alla Biblioteca Pubblica di Lione (Bibliothèque Jésuite des Fontaines)
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