Giuliano Cesarini (1491-1566): differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Apparteneva a una famiglia aristocratica romana i cui membri più importanti erano stati due cardinali chiamati entrambi Giuliano: l'[[Giuliano Cesarini|uno]] vissuto nel [[XV secolo|secolo precedente]], l'[[Giuliano Cesarini (1466-1510)|altro]] ancora vivente alla nascita del nostro. Unico figlio maschio di Giangiorgio Cesarini e di Marzia Sforza di Santa Fiora, ereditò un cospicuo patrimonio alla morte del padre ([[1542]]). Negli [[anni 1530|anni trenta]] ottenne la carica di gonfaloniere del popolo romano, ricoperta anche da suo padre a partire dal [[1499]].
Giuliano Cesarini ebbe molti benefici dai papi, dall'imperatore Carlo V che servì, alla guida di 4000 uomini in Piemonte nel [[1536]]. Papa [[Clemente VII]] col Motu proprio ''Nobilem Familiam Cesarinam'' (23 maggio 1530) assegnò in perpetuo la carica di gonfaloniere ai Cesarini maschi<ref>Nicola Ratti, ''Op. cit.'' p. 260 ([http://books.google.it/books?id=yT1JAAAAcAAJ&pg=PA260&dq=Nobilem+Familiam+Ccsarinam+cujus+sinceravi+fidem+intitle:Sforza+inauthor:Nicola+inauthor:Ratti&hl=it&sa=X&ei=ZLPvTqGfIKbh4QS16NjgCA&ved=0CDQQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false Google libri])</ref>; [[papa Giulio III]], oltre ad aver perpetua franchigia da qualsiasi gabella, anche per i suoi discendenti<ref>Nicola Ratti, ''Op. cit.'' nota 45 p. 290 ([http://books.google.it/books?id=yT1JAAAAcAAJ&pg=PA290 Google libri])</ref>, lo creò Governatore di [[Orvieto]] e nel [[1551]] gli diede i feudi di [[Civitanova Marche]] e [[Montecosaro]]<ref>Nicola Ratti, ''Op. cit.'' note 46 e 47 pp. 290-291</ref>. Sposò Giulia Colonna, figlia di [[Prospero Colonna (condottiero)|Prospero Colonna]], dalla quale ebbe il figlio figlio Giangiorgio (1540-1585). Nel [[1564]] comprò [[Civita Lavinia]] e [[Ardea]] da [[Marcantonio Colonna]] e il castello di [[Genzano di Roma|Genzano]] da Fabrizio Massimi<ref>[[Nicola Ratti]], ''Storia di Genzano, con note e documenti'', Roma: Nella Stamperia Salomoni, 1797</ref>.
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