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Scritti Italiani: libri Asino Rosso
Scritti Italiani: libri Asino Rosso
Scritti Italiani: libri Asino Rosso
E-book118 pagine1 ora

Scritti Italiani: libri Asino Rosso

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Info su questo ebook

Florilegio, anni 2014-2024, scritti dello scrittore blogger italiano Roby Guerra. Su noti artisti, scrittori, sociologi, italiani contemporanei.
LinguaItaliano
Data di uscita10 feb 2024
ISBN9791223006061
Scritti Italiani: libri Asino Rosso

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    Anteprima del libro

    Scritti Italiani - Guerra Roby

    copertina

    Roby Guerra

    Scritti Italiani

    libri Asino Rosso

    UUID: 3f161ffd-2d2d-4b71-8840-366149958ae9

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    https://writeapp.io

    Indice dei contenuti

    Scritti Italiani

    Sandro Battisti

    Pierfranco Bruni

    Ivan Bruno

    Riccardo Campa

    Pierluigi Casalino

    Vitaldo Conte

    Giampaolo di Cocco

    Zairo Ferrante

    Antonio Fiore

    Sandro Giovannini

    Angelo Giubileo

    Silvia Leonzi-Giovanni Ciofalo

    Davide Longoni

    Maria Marchese

    Paolo Melandri

    Dino Marsan

    Michele Nigro

    Clara Osvaldo

    Giancarla Parisi

    Roberto Pazzi

    Sergio Pirozzi

    Antonio Pennacchi

    Giulio Prisco

    Carlo Rambaldi

    Cristiano Rocchio

    Stefania Romito

    Giovanni Sessa

    Vittorio Sgarbi

    Bruno V. Turra

    Fabrizio Ulivieri

    Stefano Vaj

    Roberto Vannacci

    FERRARA-ITALIA

    Note editoriali e biografiche

    Scritti Italiani

    2014-2024

    SCRITTI ITALIANI

    Roby Guerra

    Florilegio, ultimo decennio, scritti dell'autore, scrittore e blogger italiano.

    Su scrittori artisti sociologi italiani noti contemporanei.

    ASINO ROSSO E BOOK /STREET LIB 2024

    Sandro Battisti

    scrittore di fantascienza, Roma

    Neofuturismo 15 12 2024, intervista

    Fare Fantascienza oggi

    https://futurismo2000.blogspot.com/2024/01/la-fantascienza-oggi-intervista-sandro.html

    D- Fare fantascienza oggi, negli anni '20 del Duemila?

    (S.B.) SF, weird, horror, fantastico a tutto tondo, è sempre importante forgiare l'immaginario di genere perché genera realtà, è un modo per sfuggire alle catalogazioni non di genere, occorre sempre rendere alternative le possibilità di vita, fossero pure psichiche; nella fattispecie, è chiaro che in questo momento che si avvia verso la metà degli anni XX del XXII secolo, c'è bisogno di rendere il genere SF svincolato dalle logiche di mercato, che annichiliscono la creatività per asservirla al ruolo di vassallo del business, e quindi alla morte termica: c'è bisogno che gli autori scavino a fondo delle idee, indipendentemente dai giudizi del marketing e dell'ufficio vendite, sennò tanto varrebbe scrivere la lista della spesa.

    D- E nello specifico letterario, la fantascienza, forse la più interessante a livello psicosociale?

    (S.B.) Credo che tutto il settore del fantastico possa raccontare il disagio sociale, come ha fatto il weird in The others, per esempio; certo, la SF può partire da una posizione privilegiata, avere la mente già allenata alle distopie e utopie di ogni sorta, ma è tutto il comparto di genere che dovrebbe sentire come obbligo morale quello di ergere bastioni e alternative contro il pensiero unico comune.

    D- E' possibile un Rinascimento cibernetico nel futuro prossimo?

    (S.B.) La vedo dura, sempre per i motivi che ho espresso sopra. Servirebbe autonomia, consapevolezza, volontà di andare sempre controcorrente al pensiero dominante, certo è che il caos riemerge carsico in ogni tempo e ovunque, e questo è un po' il fondamento ideologico che rivolgiamo verso le generazioni future; caos, quindi, non ordine: nell'ordine non germina nulla, è l'entropia il seme del cambiamento.

    https://hyperhouse.wordpress.com/

    Pierfranco Bruni

    scrittore, Cosenza

    Meteoweb 16 5 2017, recensione

    Scienza e Letteratura? Pierfranco Bruni del Mibact

    https://www.meteoweb.eu/2017/05/scienza-letteratura-pierfranco-bruni-del-mibact/902823/

    *E’ on line (edizioni eBook Asino Rosso-Street Lib) Benedetto Croce non fa parte della mia bibiloteca. Il duemila dopo il novecento aspaziale di Pierfranco Bruni, scrittore, saggista, direttore archeologo del Mibact (Etnie Mediterranee). Titolo e sottotitolo sono tutto un programma per un florilegio minimo di articoli usciti in questi anni dell’autore, sempre politicamente ma anche culturalmente scorretti. E gira e rigira, sempre il titolo, costanti nel destrutturare e smascherare l’ancora forte ed eccessivo imprinting, per cosi’ dire, condizionante e antiscientifico del celebre filosofo: in sé ovviamente autorevole e di gran stoffa linguistica, ma tutt’oggi responsabile con le sue famose sottovalutazioni dell’umanesimo scientifico, riassumendo, di certo passatismo culturale globale che caratterizza la cultura e la letteratura italiana.

    Bruni appartiene a modo suo ad altra pure tradizione o antitradizione italiana anche critica, oltre la sua prosa magnifica stessa, complessa ma scorrevolissima. Viene dalle speculazioni tra letteratura e scienza dello stesso ben noto Ezio Raimondi, passando per Marinetti e il Novecento modernista nobile fino a epigoni contemporanei come gli stessi G. Barberi Squarotti e Cristina Campo (tra i saggi dell’ebook), oppure sul piano critico a un certo H.M. Enzensberger o lo stesso in Italia, M. Marinacci (promotore dello stesso neoleonardesco movimento Metateista).

    Per un nuovo rinascimento, fondato a Milano in Italia dall’artista contemporaneo D. Foschi). Novecento aspaziale, in quanto distante dal realismo ideologico o paleoverismo… ancora prevalente in Italia (tranne nelle versioni di certo fantastico alla Pazzi o Wu Ming) e pseudoscientifico: semmai se l’interfaccia desiderante è scienza e parola o poetica o letteratura, sono i grandi verinichilisti o pensatori spirito o corpi liberi (irriduicibili a qualsivoglia ideologismo) quali i vari Apollinaire, Pessoa (altri saggi inclusi) del secolo scorso, da riformattare oltre lo stesso storicismo, laddove l’archetipo della verità bellezza e del fare anima paradossale futuristica alla Hillman segnala la scienza del cuore del nostro tempo.

    Un cuore che sia ben chiaro è anche un pacemaker pulsante immaginario e l’elettrocardiogramma un esperimento anche immaginario per cartografare come finalmente Mappa il the best del territorio relativista letterario del fu Novecento. Un cuore critico scientifico (nel senso della letteratura come scienza sociale) sempre anche perturbante e liberante gli orizzonti involutivi che anche caratterizzano la poetica contemporanea. L’ebook non a caso suddiviso in alcune scansioni, ad esempio: Meta Letteratura (già tracciata non dimenticando saggi fondamentali su Pirandello e Pavese e Alvaro), Letteratura contro Politica (con witz micidiali su Nolte e anche contro il Pasolini diversamente convenzionale almeno nella Parola); non ultimo e qua in primo piano lo scienziato mediterraneo, quasi un autoritratto con considerazioni quasi neopitagoriche su una Italia e ex Magna Grecia profondamente attuali non solo nel simbolismo e la danza degli archetipi…

    Oppure molto semplicemente con le parole stesse di Pierfranco Bruni:

    La metafisica che ho cercato si è intrecciata nella mia barba che cresce come i padri del deserto che camminano con la pazienza della luna nel grido di una preghiera che sempre mancherà al canto notturno di Leopardi che ha nel suo pianto la logica. Vivo di ARCANO. Ho sfogliato ancora UNA VOLTA il vocabolario del mio tempo, viaggiato lungo la grammatica dei simboli per guardare negli occhi il tempo sommerso che ha la memoria delle favole. Intanto la mia barba bianca mi regala anni in più. Ed è giusto così. Misteriosamente ribelle porto dentro di me l’Arcano. La Ragione assurda del tempo che passa e il Mistero segreto del viaggio di memorie.

    Ma concludiamo ritornando al sedicente Benedetto Croce, ancora troppo osannato dalla criptica d’arte passatista come precursore della poetica moderna (!) quando invece scriveva (come ben evidenzia Bruni un un saggio quasi sinottico dell’eBook) Per Croce Rimbaud è addirittura la negazione della poesia. In D’Annunzio, secondo Croce, c’è la morte nel contenuto morale" .

    E in uno scritto del 1947 si legge: D’Annunzio… è un’anima tanto più scarsa d’idealità quanto più si è sforzato, in rinnovate riprese, d’infingere affetti politici, patriottici, sociali, morali, e una sua missione di rivelatore e redentore…. Su

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