Rabell Falls

Se avessi degli amici, mi chiamerebbero Jules.

Julia cancellò il messaggio e spense lo schermo del suo cellulare. Quasi ammiravo la sua persistenza e tenacia; sarebbe stato logico arrendersi molto tempo fa, e non sapeva cosa avrebbe dovuto fare per convincerli a lasciarla in pace una volta per tutte. Loro, invece, continuarono a provare, cambiando anche il loro numero di telefono.

Non era abbastanza chiaro che non volesse avere niente a che fare con loro? Dopotutto anche i suoi genitori non volevano avere niente a che fare con la sua vita, soprattutto dopo il divorzio. Non era più la piccola Julia dodicenne che si chiudeva in bagno a piangere mentre i suoi genitori litigavano e si urlavano contro come se fossero pazzi: ora era una donna adulta e totalmente indipendente.

Lo era stata fin da giovanissima; dopo il divorzio, la mancanza di attenzione da parte dei genitori e il continuo andare e venire tra le due case e quella della nonna, cambiando quasi ogni anno di liceo, l’avevano fatta maturare molto velocemente. Forse troppo velocemente.

Che si fottano! Esclamò tra un sussurro e l'altro, mentre controllava i numeri di quella che sarebbe stata la sua prossima acquisizione, prima di chiamare il suo braccio destro nella compagnia.

Mark Troy era diventato quasi centrale negli affari, anche se Julia a volte non riusciva ad accettarlo. Quasi ambizioso come lei, non gli dispiaceva passare ore e ore a spulciare gli infiniti dati finanziari delle sue aziende target, digerendoli per presentarli agli investitori nel modo più attraente possibile.

Mark era quello che nel mondo della finanza chiamano quant, qualcuno che poteva usare modelli matematici per ottenere un leggero vantaggio sui concorrenti, e Julia non aveva mai lavorato con un quant migliore di lui.

Abbiamo risolto tutto, Julia, annunciò Mark con orgoglio non appena è entrato nell'ufficio. "Non credo che avremo problemi a convincere gli investitori, se il 60% delle operazioni dell'azienda verranno chiuse; il flusso di cassa inizia a essere positivo a partire dal secondo anno, e possiamo spezzare le diverse divisioni vendendole in parti". 

Di quanti licenziamenti stiamo parlando? Chiese Julia, continuando a fissare l'enorme finestra del suo ufficio nel mezzo del distretto finanziario di Boston.

Su circa 400, dovremo negoziare con i sindacati, ma al momento ci vedono quasi come eroi che vengono a salvare la loro nave alla deriva, ammise Mark.

Bene, organizza un incontro con i potenziali investitori tra una settimana, sarò via per qualche giorno, annunciò Julia, e per favore Mark, voglio che tutti i numeri si sommino perfettamente, e voglio che ogni investitore riceva un dossier a colori con la proposta, sai quanto i fondi avvoltoio amino i grafici.

E che noi negoziamo i licenziamenti per loro, aggiunse il matematico quasi come un robot.

Mark non era veramente un matematico: aveva un dottorato in fisica quantistica da un'università prestigiosa, ma in azienda quasi tutti si riferivano a lui come il matematico o semplicemente il quant. Il suo lavoro di analisi dei dati finanziari gli procurava uno stipendio di gran lunga superiore a quello che avrebbe ottenuto insegnando in qualsiasi università o lavorando come ricercatore, anche se Julia non si era mai fermata a chiedergli se gli piacesse, o se lo considerasse.

Julia, un'altra cosa, aggiunse Mark prima di lasciare l'ufficio.

Dimmi.

Ho pensato all'acquisto di quell'hotel di campagna nel Vermont e ancora non sono convinta. Mi dispiace, non voglio dubitare del tuo istinto per le operazioni finanziarie, ci hai portato molto lontano, ma per quante simulazioni io faccia, mi sembra ancora un affare non all'altezza del resto delle nostre acquisizioni, riconobbe il quant, abbassando lo sguardo. 

Ho le mie ragioni; limitati a preparare i numeri che ho ti chiesto, e che la prossima settimana siano pronte le proposte degli studi di architettura per rimodellare l'hotel. Mi occuperò io del resto, domani andrò lì per analizzarlo sul terreno, rispose Julia molto seriamente.

Una volta che Mark lasciò e lei rimase sola, Julia non poté fare a meno di pensare all'acquisto del piccolo hotel di campagna senza staccare gli occhi dalla finestra. Il giorno dopo sarebbe partita per Rabell Falls, una piccola città nello stato del Vermont, per radere al suolo fino all'ultima pietra quella locanda di campagna, e trasformarla in un moderno centro congressi in miniatura per corporazioni e ricchi hipsters dove ritirarsi durante la stagione dei laghi o dello sci.

Riconobbe che Mark avesse ragione, che avesse colpito nel segno con il suo commento sull'acquisizione. Era vero che non fosse allo stesso livello del resto delle sue solite operazioni, neanche lontanamente. Tuttavia, questa non era affatto un'operazione regolare; era personale, come quando tre anni fa comprò l'azienda di suo padre per poi chiuderla. Quella volta riuscirono a malapena a coprire le spese e poco altro, con il fastidio di uno dei fondi avvoltoio con cui stavano lavorando.

Almeno in questo caso il piccolo hotel di campagna a Rabell Falls significava un investimento abbastanza piccolo che poteva permettersi di prenderlo con i propri fondi, senza bisogno di investitori esterni.

Quel piccolo hotel era l'ultimo ostacolo rimasto per rompere con il suo passato; una volta finito, non ci sarebbe stato più nulla a ricordarle la spaventata e fragile Julia di anni prima. Nemmeno i suoi genitori.

E di tutti i suoi ricordi di bambina. Quel maledetto hotel fu una spina nel fianco per molti anni; odiava quell'hotel con tutte le sue forze.

Ricordava quell'estate fatidica, quando era ancora una bambina, quando accompagnò i suoi genitori per una settimana di vacanza in un piccolo hotel sul lago a Rabell Falls, nel Vermont. Presumibilmente era un'occasione per ricucire le cose tra loro, ma finì per essere la causa scatenante che avrebbe distrutto il loro matrimonio. È più che probabile che il matrimonio fosse già ferito a morte, ma dopo quella vacanza successe tutto troppo in fretta.

Dai suoi ricordi di quell'estate conservò solo urla e ancora urla, pianti, frustrazione, disperazione. La sensazione di essere la figlia che nessuno voleva. Odiava quell'hotel con tutto il cuore.

La sveglia del suo telefono suonò improvvisamente, facendola uscire dai suoi pensieri, e con un sospiro si ricordò che avesse un appuntamento a pranzo con Jacob Harmon.

Ben oltre l'età della pensione, Harmon era una specie di leggenda nel mondo dei fondi avvoltoio, temuto e idolatrato in parti uguali dai suoi pari e concorrenti. Nonostante la differenza d'età, era la cosa più vicina a un amico che Julia avesse.

Poco dopo essersi laureata, Jacob Harmon riconobbe il potenziale di questa giovane donna che passava ore e ore a lavorare senza preoccuparsi di nient'altro nella vita. Fu allora che la prese sotto la sua ala e divenne il suo mentore: fu lui a insegnarle come incanalare la rabbia, la frustrazione e l'odio che portava dentro di sé in qualcosa di produttivo. La vecchia volpe le diede preziosi trucchi del mestiere e la rese quello che è oggi, diventando anche più ricco nel processo.

Scusa Jacob, sono un po' in ritardo, sai che stiamo preparando un'importante acquisizione, si scusò mentre arrivava al tavolo di uno dei ristoranti più lussuosi del distretto finanziario.

Rilassati Julia, sono appena arrivato anch'io, ho approfittato per dare un'occhiata agli altri tavoli, rispose il vecchio investitore con un sorriso.

Non aveva nemmeno bisogno di dare spiegazioni, Julia conosceva perfettamente le regole del gioco ed era consapevole che questi ristoranti non fossero solo per il cibo; è molto più importante essere visti e mandare un messaggio. Non appena focalizzò il suo sguardo tre tavoli a destra, notò che i rappresentanti di due grandi banche d'investimento fossero seduti accanto ai dirigenti di una società di software leader nella zona di Cambridge.

Proprio come avevi immaginato, mormorò cripticamente, annuendo con la testa al sorriso della vecchia volpe.

A proposito, Julia, sarei molto interessato ad aumentare la mia quota nella nuova acquisizione, hai finito di analizzarla? Si chinò verso di lei e abbassò la voce.

Mark sta mettendo in ordine l'analisi e la prossima settimana organizzeremo un incontro con i potenziali investitori per il primo round di finanziamento, anche se naturalmente sai che il tuo fondo ha la priorità quando si tratta di investire con noi. Dirò a Mark di mandarti il dossier, non appena sarà pronto, senza aspettare la riunione generale, rispose Julia con un breve sorriso.

"Stai ancora pensando di comprare quel piccolo hotel