Anthropogenesi - La Storia Esoterica delle Origini Umane

INDICE

ANTROPOGENESI - La Storia Esoterica delle Origini Umane

PREFAZIONE

PRIMA SEZIONE - L'Uomo, il Tempo e i Fossili

QUAL È L'ETÀ DELL'UOMO?

DISEGNO DIVINO O GENERAZIONE SPONTANEA?

IL LAMARCKISMO - l'Ereditarietà dei Caratteri Acquisiti

LA DATAZIONE CON IL RADIOCARBONIO

EVOLUZIONE, UN CONCETTO OLISTICO

L'OLISMO E LE TEORIE DI HAECKEL

SECONDA SEZIONE - Cosmogenesi

LE STRUTTURE ESOTERICHE DEL SISTEMA SOLARE

MARTE E L'ONDA VITALE

IL RUOLO SVOLTO DALLE LUNE

IL SIMBOLO DELLA LUNA

LA CATENA LUNARE

L'UOVO E IL SERPENTE

L'OSCURAMENTO DEI PIANETI E DEI GLOBI

TERZA SEZIONE - L'Avvento dell'Uomo

LA NASCITA DI UN PIANETA

LA FORMAZIONE DELL A CATENA TERRESTRE

IL GLOBO D, LA NOSTRA TERRA

L'ANCORAGGIO DELLE MONADI

LO SVILUPPO EMBRIONALE E LE PRIME RAZZE RADICI

QUARTA SEZIONE - Le Prime Razze Radici

LA FORMAZIONE DEI PRIMI GLOBI

LA QUARTA RONDA

LA SECONDA RAZZA RADICE

LA TERZA RAZZA RADICE

QUINTA SEZIONE - Appendici

APPENDICE A

Sulla Materializzazione

LA SEDUTA

LA BASE FISIOLOGICA: IL SANGUE E LA MATERIALIZZAZIONE

APPENDICE B

II Quarto Postulato

APPENDICE C

I Pianeti Occulti (3)

GLI INSEGNAMENTI ESOTERICI SULLA NATURA DEI PIANETI E DELLE STELLE OCCULTI

APPENDICE D

Le Monadi

LA TRIADE SUPERIORE

LA TRIADE INFERIORE

APPENDICE E

Medicina Spaziale

IL FONDAMENTO LOGICO DELL'ADATTABILITÀ

ANTROPOGENESI - La Storia Esoterica delle Origini Umane

TITOLO ORIGINALE:

Anthropogeny - The Esoteric History of Man's Origin

© Copyright 1975 Douglas Baker

Italiana prima cartacea edizione 1995

© Copyright 1995 Edizioni Crisalide

ISBN 8788871830421

Traduzione: ANGELA LEONETTI

Grafica: BRUNO IRMICI

Questo è l'unico eBook autorizzato dell'edizione cartacea

© Copyright Dr. Douglas M. Baker 2013

Pubblicato da Baker eBooks Publishing

ISBN 9781625690852

Molte delle audioconferenze ed alcune delle immagini e dei diagrammi usati qui possono essere scaricati gratis in alta definizione dal nostro sito web https://www.douglasbaker.org.

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Via Campodivivo, 43.

Spigno Saturnia (LT) Italia

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Dedicato con gratitudine a

Helena Petrovna Blavatsky

PREFAZIONE

Nella presente opera abbiamo cercato, per quanto possibile, di evitare una ripetizione di fatti e di dati già presentati nella Dottrina Segreta, salvo i casi in cui il ripetersi contribuiva a chiarire, confermare, contestare o suffragare argomentazioni approfondite in questa sede per la prima volta. Quando Helena P. Blavatsky scrisse La Dottrina Segreta, i grandi periodi biologici che oggi conosciamo così bene non erano stati ancora definiti chiaramente quanto a collocazione cronologica ed estensione. Inoltre, la stessa autrice ha ammesso che numerosi dati ricevuti dai Maestri venivano inevitabilmente alterati nel momento in cui venivano passati a terzi, per esempio ad A. P. Sinnett, per la pubblicazione. Invece di parlare in modo vago di ronde e catene, razze radici e sottorazze, ci siamo impegnati, sia operando confronti e controlli incrociati, che interrogando direttamente il Maestro Blavatsky, a fornire ove possibile dati cronologici in termini di anni, ere e periodi. Non è stato un lavoro facile e può darsi che non sia in grado di reggere ad una verifica dettagliata, tuttavia bisogna ricordare che per l'80% le nostre ricerche riguardano delle evoluzioni parallele, che procedono talvolta su tre piani diversi contemporaneamente. Il cammino della scienza provvederà a consolidare le linee generali, a correggere gli errori secondari e ad apportare nuovi dettagli.

Se rammentiamo inoltre:

che i globi e il loro contenuto totale, inclusi i reperti fossili, seguono un processo di materializzazione, con un conseguente aumento della densità, seguito da un processo inverso di progressiva rarefazione;

che l'influsso esercitato dalla presenza dell'uomo sui manufatti è tale da rendere per essi inadatto il metodo di datazione con il radiocarbonio;

comprenderemo di essere di fronte ad un quadro che richiede un approccio esistenziale, che tenga conto delle ronde e delle evoluzioni interiori, proprio come dovrebbe essere.

Annie Besant, anch'ella dotata di percezione chiaroveggente, trovava nondimeno grande difficoltà ad inquadrare cronologicamente le proprie osservazioni relative ai periodi più remoti della storia dell'Uomo:

Mi considero assolutamente incompetente per quel che riguarda l'individuazione delle antiche date. Osservare la compresenza, sulla terra, dell'uomo e di certi tipi di animali è cosa facile, ma non aiuta granché a fissare date precise. Ho perciò seguito la Dottrina Segreta, dal momento che ogni mio piccolo progresso sulla via della conoscenza mi ha confermato la generale esattezza di quel libro meraviglioso. H.P.B. possedeva una rapidità di comprensione ed una padronanza della scienza occulta con le quali nessuno di noi può competere. (1)

(1) Annie Besant, The Pedigree of Man, Teosophical Publishing House, London.

Siamo pienamente d'accordo con quest'ultima osservazione. Nessun uomo può presumere di possedere egli solo tutta la conoscenza relativa alla nostra complicatissima origine su questo pianeta (e su altri). La stessa Madame Blavatsky, nell'introdurre La Dottrina Segreta, riporta le parole di Montaigne:

Signori, Ho qui con me un mazzolino di fiori di campo al quale nulla di mio ho aggiunto, a parte il nastro che li tiene legati.

Annie Besant, prosecutrice della Dottrina Segreta con il suo The Pedigree of Man, usa lo stesso tono quando scrive:

Vorrei riconoscere fin da ora il mio debito verso la sua grande opera, la Dottrina Segreta, da cui ho tratto il disegno complessivo e innumerevoli dettagli del mio lavoro; personalmente ho aggiunto alcuni fatti, colmato delle lacune, gettato un ponte su alcuni abissi, forse, ma la maggior parte del materiale appartiene a lei, ed è tratto da quell'opera che testimonia la sua vasta conoscenza dell'occulto, la sua gigantesca padronanza dei fatti.

Più tardi Alice Bailey dedica alla stessa fonte la sua opera principale, Il Trattato del Fuoco Cosmico:

Alla grande discepola che accese la sua torcia ad est e ne portò la luce in Europa e in America, nel 1875.

L'autore concorda con queste illustri testimonianze aggiungendo che gli insegnamenti esoterici, provenienti dalla SAGGEZZA PERENNE, vengono eternamente trasmessi all'umanità attraverso i Maestri di Saggezza, i cui discepoli hanno il compito di tradurne gli insegnamenti utilizzando un linguaggio comprensibile per la classe intellettuale cui si rivolgono.

È opinione comune che non esista scienza più oscura e complicata della medicina. Essa più di ogni altra si è edificata sul rispetto per le tradizioni e gli insegnamenti dei predecessori, al punto che perfino oggi, in Gran Bretagna, i medici preferiscono consegnare le loro competenze e la loro esperienza ai propri figli piuttosto che ad estranei. Anche gli Asclepìadi in Grecia, padri della medicina moderna, attingevano abbondantemente al patrimonio degli antichi, mantenendone con cura la trasmissione all'interno dei propri ranghi.

Una delle menti più avvedute della storia, lo scienziato e filosofo arabo Rhazes, (2) paga così il proprio tributo alla sapienza antica:

Un individuo, qualunque età abbia raggiunto, non potrà mai padroneggiare una materia così vasta e complessa (come la medicina), se non calcando le orme degli antichi.

(2) Rhazes o Al-Râzi, medico, alchimista e filosofo arabo vissuto fra l'86O circa e il 923. (N.d.T.)

Oggi anche la fisica attinge abbondantemente all'opera dei predecessori, da Keplero, Galileo e Newton, fino a Rutherford. Se pensiamo che gli scienziati siano esenti da questo approccio olistico e simbiotico alla vera conoscenza e saggezza, allora è bene soffermarsi sui commenti di due fra i più grandi fisici contemporanei. Iniziamo con il più giovane, Sommerfield, erede dell'opera di Max Planck:

Voi coltivaste il suolo vergine

dove cogliere i fiori fu il mio solo impegno.

Ed ecco la risposta di Planck:

Voi raccoglieste i fiori - ebbene, io ho fatto lo stesso.

Continuate a farlo, e combinateli insieme;

Scambiamo i nostri fiori lealmente

ed intrecciamoli a formare la più luminosa delle ghirlande.

Ora, arrivare a padroneggiare la medicina, con tutta la difficoltà, la fatica e la meticolosità che questo comporta, è cosa da nulla paragonata allo studio dell'origine dell'Uomo, e senza il contributo della sapienza antica la scienza non ha alcuna speranza di sciogliere il nodo dell'antropogenesi.

Questo libro nasce da quattro grandi domande:

Chi è l'Uomo?

Da dove viene?

Perché è qui?

Dove va?

Le relative risposte si basano sui sette postulati della Saggezza Antica esposti ne Il Gioiello nel Loto. Li possiamo riassumere in una specie di catechismo per studiosi di scienze esoteriche:

Tutte le cose sono dotate di vita, e ciascuna di esse è parte di un'entità più grande nella quale vive, si muove ed esiste, della quale è un riflesso, e alla quale è unita da un continuum invisibile che impone le qualità e le leggi di causa ed effetto che la governano a tutte le sue parti. Non si può parlare di morte, ma solo di eterna rinascita in forme che riflettono progressivamente la natura universale di questo grande essere.

La definizione precedente chiarisce l'Assioma Ermetico enunciato da Manley P. Hall:

I macrocosmi sono costituiti da aggregazioni di microcosmi; e l'intero è simile alle parti e queste all'intero, essendo la differenza un problema di dimensioni più che di qualità.

Così Hildegarde esclama: Uomo, non guardare altrove! I cieli e la terra sono dentro di te.

Non importa quanto oscura o avvolta nel mistero sia l'origine dell'Uomo, dovremmo ricordare le parole di Paracelso:

Le cose ora considerate impossibili si realizzeranno; ciò che appare impensabile si dimostrerà vero in futuro; e quel che un secolo giudica superstizione diverrà la base della scienza ufficiale di domani.

Dicembre 1975

Douglas Baker

Little Elephant

Essendon, Herts.

Inghilterra

PRIMA SEZIONE - L'Uomo, il Tempo e i Fossili

Il darwinismo, con il suo concetto di origine della specie, sostenuto da un gran numero di prove materiali, segnò la fine della teoria antropogenetica proposta dall'Antico Testamento. Divenne evidente che la Terra non avrebbe potuto formarsi secondo lo schema cronologico indicato nella Genesi. I resti fossili di animali, portati alla luce da strati di roccia sedimentati nel corso di migliaia di secoli, dimostravano che l'Uomo aveva un'origine più antica di quel che la Bibbia vagamente suggeriva.

Il fatto che, nonostante le significative correzioni, la teoria di Darwin sull'origine dell'Uomo sia ancora l'unica ufficialmente accettata, non significa che essa è necessariamente autentica, quanto piuttosto che non sono ancora state sviluppate valide alternative. Le teorie darwiniane affermano chiaramente che l'Uomo condivide un antenato in comune con la scimmia, e nessun museo manca di esporre una serie di scheletri con l'intento di dimostrare l'evoluzione dell'Uomo dai vertebrati primitivi. Non c'è alcuna prova reale a sostegno di ciò. Nessuno nega che l'evoluzione di certi animali operi più o meno come Darwin suggerisce. Ma ciò non vale per l'evoluzione dell'Umanità, né per quella dei mammiferi superiori. Il grafico che illustra la modificazione degli arti nei vertebrati (mostrato sotto) ha senso solo se l'arto umano (sulla destra) viene posto prima degli altri ad indicarne l'antichità rispetto a questi, i quali sono allora o il prodotto di una Natura che agisce ciecamente e senza assistenza, oppure la degenerazione di un modello umano archetipico.

L'anello mancante non è mai stato scoperto perché non esiste. Se quest'ambito di ricerca è ancora dominato dallo stesso genere di menti scientifiche che a suo tempo condusse alla farsa dell'Uomo di Piltdown quale prova di un anello mancante, allora non è il caso di attendersi alcuna trasformazione dell'atteggiamento attuale nei confronti dei principi antropogenetici enunciati nella Dottrina Segreta. Il problema di questa grande opera non sta nel fatto che si continua a non ritenerla valida, quanto che si continua ad ignorarla. Una volta Isaac Newton fu criticato da un'autorità ecclesiastica per la sua fede nell'astrologia; rispose: Vostra Grazia, ci credo perché l'ho studiata; voi non la considerate perché non la conoscete.

Per anni l'esistenza dell'anello mancante ha poggiato su prove fragili come l'Uomo di Piltdown, che si rivelò una frode:

Si tratta di un caso che è stato persino immortalato in una vignetta: ci riferiamo alla scoperta dell'Uomo di Piltdown. Secondo delle informazioni ritenute vere fino al 30 giugno 1954, il cranio di Piltdown fu trovato nel 1908 da alcuni operai in uno strato di ghiaia a Piltdown Common, Sussex, mentre rimuovevano materiale da un fondo stradale. Originariamente intero, gli scopritori lo presero per una noce di cocco fossilizzata e lo ridussero in pezzi. Un frammento fu dato a Charles Dawson, un avvocato che, assistito da altri, esplorò a intervalli il luogo fino al 1912. Durante le ricerche, si trovarono la metà destra di una mascella inferiore e un canìno superiore di forma scimmiesca. Per più di quarant'anni il mondo scientifico fu diviso fra quanti credevano che il cranio e la mascella appartenessero ad un essere umano e quelli che attribuivano la mascella e il dente ad un antropoide.

Il 21 novembre 1953, un comitato di scienziati inglesi annunziò ufficialmente che la mascella e il dente erano quelli di un orango moderno. Qualche bello spirito, non identificato, aveva alterato chimicamente le ossa e limato i denti per farli sembrare umani, poi li aveva portati a Piltdown Common perché fossero scoperti.

Il 30 giugno 1954 una relazione firmata dal direttore del Dipartimento di Geologia del British Museum, G.R. de Beer, e avente per oggetto l'analisi condotta da diciannove specialisti di varie discipline, dall'anatomia alla fisica atomica, stabilì senz'ombra di dubbio che il cranio, le selci, l'utensile d'osso e le ossa animali associate erano tutti dei falsi. Le ossa del cranio erano state tinte con solfato di ferro, il dente d'ippopotamo proveniva da un'isola del Mediterraneo, mentre l'esemplare di elefante planifronte proveniva dalla Tunisia. L'utensile d'osso era stato intagliato con un coltello d'acciaio, e le selci erano state bagnate nel ferro artificialmente.

Come sia stato possibile perpetrare una simile truffa gigantesca è un mistero più grande dello stesso originale abbinamento di cranio, mascella e dente canino. Ma la reputazione antica ed onorata del British Museum si erge solida come un muro dietro la storia dei falsi, e come tale