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La dignità di un matrimonio
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E-book64 pagine47 minuti

La dignità di un matrimonio

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Come ben sappiamo, Sant’Agostino è da sempre uno dei Santi più illuminati della Storia della Chiesa Cattolica. Sant’Agostino ci lascia in eredità una montagna di libri su cui apprendere gli insegnamenti essenziali della fede cattolica. Questo libro, ad esempio, ci porta a capire l’importanza del matrimonio e la sua unione. Moltissime coppie si sposano senza capire bene il gesto che stanno per compiere. Questo libro ci insegna come comportarci per poter portare avanti la nostra unione con serenità e dignità. Quindi, Sant’Agostino ci lascia questo grande insegnamento che noi dobbiamo fare nostro, affinché il nostro matrimonio diventi esempio per tutti.
LinguaItaliano
Data di uscita2 set 2020
ISBN9788835887645
La dignità di un matrimonio

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    Anteprima del libro

    La dignità di un matrimonio - Sant'Agostino di Ippona

    Ippona

    Introduzione al libro

    Come ben sappiamo, Sant’Agostino è da sempre uno dei Santi più illuminati della Storia della Chiesa Cattolica. Sant’Agostino ci lascia in eredità una montagna di libri su cui apprendere gli insegnamenti essenziali della fede cattolica. Questo libro, ad esempio, ci porta a capire l’importanza del matrimonio e la sua unione. Moltissime coppie si sposano senza capire bene il gesto che stanno per compiere. Questo libro ci insegna come comportarci per poter portare avanti la nostra unione con serenità e dignità. Quindi, Sant’Agostino ci lascia questo grande insegnamento che noi dobbiamo fare nostro, affinché il nostro matrimonio diventi esempio per tutti.

    Il matrimonio è un bene e se ne ricercano i motivi (1, 1 - 12, 14)

    Prima unione tra uomo e donna

    1. 1. Ciascun uomo è parte del genere umano; la sua natura è qualcosa di sociale e anche la forza dell'amicizia è un grande bene che egli possiede come innato. Per questa ragione Dio volle dare origine a tutti gli uomini da un unico individuo, in modo che nella loro società fossero stretti non solo dall'appartenenza al medesimo genere, ma anche dal vincolo della parentela. Pertanto il primo naturale legame della società umana è quello fra uomo e donna. E Dio non produsse neppure ciascuno dei due separatamente, congiungendoli poi come stranieri, ma creò l'una dall'altro, e il fianco dell'uomo, da cui la donna fu estratta e formata, sta ad indicare la forza della loro congiunzione. Fianco a fianco infatti si uniscono coloro che camminano insieme e che insieme guardano alla stessa meta. Conseguenza è che la società si continua nei figli che sono l'unico frutto onesto non del legame tra l'uomo e la donna, ma della relazione sessuale. Infatti anche senza un simile rapporto vi sarebbe potuta essere nei due sessi una forma di amichevole e fraterna congiunzione, fungendo l'uomo da guida e la donna da compagna.

    Diverse teorie sulla riproduzione degli esseri umani prima del peccato originale

    2. 2. Non è necessario a questo punto che noi analizziamo e risolviamo il problema di come sarebbe potuta nascere la prole dei primi esseri umani, se questi non avessero peccato. Dio li aveva benedetti con le parole: Crescete e moltiplicatevi e riempite la terra , ma l'unione fisica non può essere propria che dei corpi mortali, e la condizione mortale i loro corpi la meritarono appunto con il peccato. In effetti sulla questione si sono dati parecchi e diversi pareri, e se si volesse esaminare quale di essi si accordi nella maniera migliore con la verità delle divine Scritture, bisognerebbe ricorrere a una lunga trattazione. I nostri progenitori, se non avessero peccato, avrebbero potuto avere figli, anziché attraverso la relazione carnale, in qualche maniera diversa, per dono del Creatore onnipotente, dato che egli poté far nascere loro stessi senza genitori, poté formare il corpo di Cristo nel grembo di una vergine e, per parlare in maniera intelligibile anche a coloro che non credono, poté assicurare la riproduzione alle api senza unione sessuale . Oppure si può pensare che questo passo contenga molti significati mistici e figurati, e che quindi la frase: Riempite la terra e dominatela , vada interpretata diversamente, intendendo cioè che questo si sarebbe realizzato con la pienezza e la perfezione della vita e del potere. Perciò anche lo stesso accrescimento e moltiplicazione espressi con le parole: Crescete e moltiplicatevi dovrebbe indicare un progresso dello spirito e un'abbondanza di virtù, come è nel salmo: Tu mi moltiplicherai in virtù nell'anima mia . Non sarebbe stata data all'uomo questa continuazione nella prole, se non dopo che, a causa del peccato, l'individuo fu destinato a scomparire nella morte. O forse da principio a quegli uomini fu creato un corpo non spirituale, ma solamente animale, perché con il merito dell'obbedienza diventasse poi spirituale, e l'immortalità fosse ottenuta non dopo la morte che penetrò sulla terra per invidia del diavolo e fu il castigo del peccato, ma per quella commutazione che indica l'Apostolo, quando dice:

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