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Flow: (edizione italiana)
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E-book168 pagine2 ore

Flow: (edizione italiana)

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Info su questo ebook

Tra 8 anni Marlon James sarà una delle migliori stelle nascenti nell’industria musicale.
Bristol Gray sarà la sua manager, tosta e pratica.

Ma quando si incontrano per la prima volta, lei è una studentessa universitaria che sta cercando di trovare la sua strada, e lui è un artista determinato a farsi strada nel mondo.

Venendo da mondi completamente diversi, tutto ciò che dovrebbe separarli li fa solamente avvicinare di più.
È un inizio bellissimo, ma come finirà la storia?

FLOW è il prequel che narra una settimana di giorni e notti magiche che perseguiteranno Grip & Bristol negli anni successivi. GRIP è il romanzo completo con la conclusione della loro storia.
LinguaItaliano
Data di uscita22 ott 2018
ISBN9788831980265
Flow: (edizione italiana)

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    Anteprima del libro

    Flow - Kennedy Ryan

    Kennedy Ryan

    Flow

    Il prequel di Grip

    11

    Titolo: Flow

    Autore: Kennedy Ryan

    Copyright © 2018 Hope Edizioni

    Copyright © 2017 Kennedy Ryan

    www.hopeedizioni.it

    [email protected]

    Progetto grafico di copertina: Angelice Graphics

    Immagini su licenza Bigstockphoto.com

    Fotografo: denisfilm | Cod. immagine: 165444404

    Fotografo: Subbotina Anna | Cod. immagine: 206260723

    Traduttore: Claudia Mongiat

    Impaginazione digitale: Antonella Monterisi

    Published by arrangement with Brower Literary

    Tutti i diritti riservati.

    Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata o riprodotta in alcun modo, inclusi a titolo di esempio l’archiviazione in un sistema di ricerca o la trasmissione con qualunque forma e mezzo, elettronico, meccanico, fotocopia, registrazione o altro, senza l’autorizzazione scritta dell’autrice.

    Questo libro è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, gruppi, aziende ed eventi sono il prodotto dell’immaginazione dell’autrice o sono utilizzati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con luoghi o persone reali, vive o morte, è del tutto accidentale.

    Indice

    Ringraziamenti

    Nota dell’autrice

    Sull’autrice

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    9

    10

    11

    12

    13

    14

    Note

    Hope edizioni

    Ringraziamenti

    1

    Ci sono così tante persone da ringraziare, stavolta. Ce ne sono sempre tante, ma in particolare per questo libro perché ne ho avuto tanto bisogno. Mi servivano prospettive, e voi ne avevate da offrire sempre, Teri Lyn, Joanna, Lucy. Il vostro contributo è stato inestimabile nelle fasi iniziali. Siete sopravvissute a così tante interazioni su questo libro che probabilmente riconoscerete a malapena il prodotto finale. Se in esso c’è qualcosa di buono, comunque, per favore sappiate che è stata anche opera vostra, grazie alla vostra onestà costruttiva e alla pazienza con le mie nevrosi da scrittrice.

    Margie, grazie per essere SEMPRE stata dalla mia parte e aver fatto il tifo per me e avermi convinta che sono almeno una scrittrice quasi decente nei giorni in cui io mi sentivo tutt’altro. La tua amicizia è così preziosa per me.

    Mary Ruth, grazie per aver fatto vivere le mie parole con i tuoi disegni e tutto il lavoro instancabile per cui ti sei offerta volontaria.

    Per aver letto in anticipo e avermi dato dei meravigliosi feedback: Shamika, Sheena, Shelley, Michelle.

    Melissa e Val, grazie per avermi aiutato con i Rabble Rousers, per aver dato delle indicazioni e aver reso le cose divertenti quando io non ci riesco.

    LOL! E grazie ai Rabble Rousers e a tutta la gente di supporto nel gruppo di lettori. Siete il mio posto sicuro.

    Agli autori che mi hanno supportata, che hanno risposto alle mie domande, che hanno letto per me, che mi hanno detto di arretrare o proseguire, siete una bomba. Isabelle Richards, Mandi Beck, Adriana Locke(#AddyOnTheSide) Corinne Michaels (Boo Biscuit) e Danielle Allen.

    A Heather di L. Woods PR per aver tollerato la mia mania del controllo-lavorare notte e giorno-senza fine. So di essere un bel soggetto, e tu mi hai sopportato con un sorriso… e i capelli rosa! LOL! Grazie, amore.

    Potrei continuare, ma questi ringraziamenti diventerebbero interminabili, e io desidero davvero che cominciate a leggere questo libro! Ci sono troppi blogger, lettori e autori che hanno avuto un impatto su di me e mi hanno influenzata, per nominarli tutti. Grazie per essere nella mia vita e parte di quello che faccio. Significa moltissimo!

    Nota dell’autrice

    1

    Il mio viaggio come scrittrice comincia con la poesia. Ricordo di essermi imbattuta in un mucchio di poemi che mio padre aveva scritto quando era al college. È un uomo brillante, con un paio di master e un dottorato. Ho sempre saputo che fosse intelligente e con una mente acuta, ovviamente, ma quelle poesie mi hanno rivelato la sua anima. Erano un tesoro e hanno spinto anche me a provarci. Le prime poesie che ho scritto erano piuttosto tristi. Sono migliorata un po’. Ci sono due pezzi originali in Grip che ho scritto o di cui sono stata coautrice, ma la poesia a cui voglio che si faccia attenzione in modo speciale in Flow è quella di Pablo Neruda, una delle mie preferite di sempre. A causa del copyright, non ho potuto includerne i versi effettivi, ma il titolo contiene un link e spero che vi prendiate qualche momento per leggerla integralmente. La poesia è ancora come una magia per me, e spero che apprezziate i grandi autori che mi hanno ispirato mentre scrivevo.

    Sull’autrice

    1

    Kennedy ama scrivere di se stessa in terza persona.

    Ama la Coca Cola light… comunque, prova continuamente a smettere.

    Adora suo marito, che non lascerà mai.

    Ama suo figlio, che è il ragazzo più speciale di tutto il pianeta.

    Si dedica a supportare e sostenere le famiglie che affrontano l’autismo.

    E scrive storie d’amore!

    Connettiti con Kennedy Ryan!

    www.kennedyryanwrites.com

    Se potessi cancellare i tuoi baci

    se potessi dimenticare il tuo tocco

    se potessi sganciare questo cuore dal tuo

    lo farei.

    Ma sono intrappolato nel ricordo di ciò che eravamo

    incastrato nella realtà di ciò che siamo

    tentato dalla promessa di un futuro

    spaventato dalla possibilità.

    Non so come finisca la nostra storia, ma così… così è come è cominciata.

    1

    Grip

    1

    «It’s just one of those days».

    Monica sta cantando nella mia testa. Sto facendo affidamento sull’R&B anni Novanta, per esprimermi. Sono talmente affamato che mi viene l’acquolina in bocca ripensando a quell’enorme burrito che ero così vicino a trangugiare prima di ricevere la chiamata. Il mio stomaco aggiunge un brontolio al mio appetito.

    Esamino la fitta folla dell’Aeroporto Internazionale di Los Angeles, controllando attentamente ogni nastro trasportatore al ritiro bagagli. Nessuna traccia di lei, o almeno di come credo possa essere.

    Rhyson non mi ha ancora inviato la foto di sua sorella. Se conosco il mio migliore amico, ed è così, probabilmente nel suo telefono non ne ha nemmeno una. Non lo ammetterebbe, sapendo quanto la famiglia sia importante per me, quindi scommetto che stia impazzendo per rimediarla.

    Sono la famiglia più strana che abbia mai incontrato, il che non è poco dato che la mia non sarebbe certo il soggetto adatto per un dipinto di Norman Rockwell. Non ho mai effettivamente incontrato nessuno dei Gray, fatta eccezione per Rhys e suo zio Grady; i genitori di Rhyson e sua sorella vivono ancora a New York, e lui non li vede da anni. Sin da quando si è emancipato. Da dove vengo io, noi non ci emancipiamo. Naa. Facciamo le cose semplici e semplicemente non torniamo più a casa: è stato così per mio papà, che non ha nemmeno aspettato che nascessi per andarsene. Meno complicato e meno spese legali. Ma noi non avevamo una fortuna per cui lottare come i Gray.

    Il telefono squilla e io rispondo, continuando a esaminare la folla in cerca di una ragazza che corrisponda alla vaga descrizione di Rhyson.

    «Come butta, Rhys?», stringo forte il cellulare e allungo il collo per vedere oltre quella che deve essere una squadra di basket del college. Nessuno di loro è più basso di due metri, e nonostante il mio metro e ottantotto, non riesco a vedere a un palmo dal naso.

    «Sto provando a finire questa traccia. Bristol è già arrivata?». Una nota nella sua voce mi dice che questa conversazione assorbe solo una parte della sua attenzione. È in studio e, quando è lì, sfido chiunque a farlo distogliere dal pensare alla musica. Lo capisco. Io sono fatto allo stesso modo.

    «Non so se sia qui o meno. Ti sei dimenticato di mandarmi la foto?».

    «Oh, già. La foto». Si schiarisce la gola per far posto a qualunque scusa stia per darmi. «Pensavo di averla nel telefono. Forse l’ho cancellata per caso, o qualcosa del genere».

    O qualcosa del genere. Gliela faccio passare liscia.

    La scusa di Rhyson per avermi mandato a prendere sua sorella all’aeroporto è ragionevole: c’è questa popstar che ha bisogno di una tonnellata di tracce rimasterizzate all’ultimo minuto prima che esca il suo album, ma io sospetto che sia anche teso per questa visita. Forse quest’emergenza è un ottimo affare per evitare di stare con lei per un po’. O un pessimo affare, se fosse al posto mio e avesse saltato il pranzo per correre in aeroporto come uno chauffeur.

    «Be’, non so che aspetto abbia». Spingo gli occhiali da sole sulla testa.

    «Mi assomiglia», dice. «Te l’ho detto che siamo gemelli. Fammi controllare sul Cloud se ho una foto».

    L’amico ha appena detto controllare sul Cloud?

    «Sì, Rhys, controlla sul Cloud. Fammi sapere cosa trovi».

    «Okay», dice dall’altro capo del telefono, e posso affermare che sia già tornato a lavorare sulla traccia. «Ho provato a chiamarla per dirle che stavi andando tu, ma continua a rispondere la segreteria. Proverò di nuovo e ti manderò una foto».

    Dopo aver riagganciato, mi concentro a cercare metodicamente attraverso la folla. Dovrebbe arrivare da New York, quindi ho ristretto il campo a un solo nastro per i bagagli. Mi assomiglia non è molto su cui lavorare, ma mi fermo a ogni ragazza alta con i capelli scuri e cerco delle tracce del DNA di Rhyson. Diavolo, potrebbe essere proprio davanti a…

    Finisco appena di formulare il pensiero quando i miei occhi atterrano sulla ragazza proprio di fronte a me.

    Merda.

    Dei jeans skinny neri aderiscono a gambe lunghe e snelle che cominciano il lunedì e si allungano fino alla settimana seguente. Una maglietta bianca fa capolino attraverso la piccola apertura della sua giacca di pelle nera che le modella le braccia e il petto.

    E il davanzale.

    Il suo corpo disegna con cura il seno perfetto, la vita stretta e un bel culo. Non è formosa come le ragazze che rimorchio di solito, ma i miei occhi tornano involontariamente sulle sue curve snelle, cercando il volto che accompagna questo corpo.

    Cazzo. Questa donna è stupenda in modo irriverente.

    Non ho mai capito questa cosa degli zigomi alti. Insomma, sono zigomi, non tette. Non è che devi infilarci la testa in mezzo. Ma adesso capisco. Il suo viso mi fa comprendere perché quelle sporgenze sono modellate in una curva morbida che non lo rende spigoloso, ma dai tratti così gentili che lasciano a bocca aperta. La bocca, una linea larga e piena, si piega di lato mentre esamina la ressa intorno a lei con occhi di una tonalità di grigio così chiara da renderli quasi argentati. Capelli scuri con sfumature ramate le incorniciano il volto e le scivolano oltre le spalle.

    Il suono del telefono interrompe la mia contemplazione. È un messaggio da Rhyson.

    Rhyson: Ecco. Questa foto è vecchissima, ma non può essere cambiata tanto.

    Quando appare, la fotografia conferma nella mia mente quasi agnostica ciò che mia madre ha provato a dirmi per anni. Deve esserci effettivamente un Dio. Come ho mai potuto dubitarne? Ha mandato, a uno come me, un minuscolo miracolo per confermare la Sua esistenza. Non è acqua trasformata in vino, ma lo accetterò. Alzo gli occhi al cielo e sussurro un veloce ringraziamento al Pezzo Grosso. Perché la ragazza nella fotografia di famiglia, nonostante sia quasi una decina d’anni più giovane e con l’apparecchio e i capelli più crespi, è la stupenda, slanciata donna che mi sta davanti al ritiro bagagli. Una mano sul fianco e un

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