«…Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo, il sole se ne va… Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano… Che nottata! Sono stanco amore, stanco…»
ono le ultime parole del monologo di Carlito Brigante nel finale di quel capolavoro che è . Non posso farci nulla: ogni volta che qualcosa si avvia verso il suo finale mi vengono sempre in mente. Seguono poi la voce di Joe Cocker che canta , un fondale esotico in cui una; una storia in cui la Morte veste i panni mortali per un giorno e riscopre tutti quei piccoli piaceri che col tempo noi umani tendiamo a dimenticare: lo stare in compagnia, godere della brezza durante una passeggiata, persino il mangiare una mela.