Simbolo di un layout distributivo superato, retaggio degli anni Settanta, il corridoio era concepito come uno spazio interminabile su cui si affacciavano le camere. Oggi, si trasforma e diventa essenziale per concepire i nuovi ambienti delle case contemporanee.
La tendenza al recupero del patrimonio edilizio moderno è giustificata dalla generosa metratura degli appartamenti di quell’epoca. I collegamenti orizzontali che caratterizzano queste abitazioni diventano superfici aggiuntive da destinare a funzioni differenti.
In questi casi la progettazione può tendere verso due possibili direzioni. Infatti, come suggerisce l’architetto Rachele Biancalani «un buon progetto può recuperare o riorganizzare i metri quadrati preziosi della casa, migliorandone in ogni caso comfort e vivibilità».
Inglobare. Attraverso la demolizione dei tramezzi che definiscono i classici corridoi è possibile ampliare l‘area living.
Lo spazio prima destinato all’ingresso, accorpato alla zona giorno, crea un accogliente open space. I percorsi vengono, pertanto, inclusi negli spazi abitati principali, conferendo un maggior senso di ampiezza e luminosità agli ambienti.
In presenza di vincoli strutturali