“Il mare d’inverno - è un concetto che il pensiero non considera - è poco moderno - è qualcosa che nessuno mai desidera…” così cantava Loredana Bertè nel lontano 1983, ma non siamo del tutto d’accordo: inverno, indubbiamente, è sinonimo di neve, di bianchi e immacolati paesaggi, ma basta una limpida giornata di sole ed ecco che le deserte atmosfere marine, gli intensi colori del cielo resi più saturi dal vento di tramontana diventano una meta che può dare tante soddisfazioni, così com’è successo a noi che abbiamo indirizzato la prua del camper verso due perle del litorale pontino, Terracina e Sperlonga, precedute da un gustoso antipasto al panoramico borgo di Sermoneta.
Salendo dalla statale 7 Appia, ecco apparire tra ulivi secolari le poderose mura di Sermoneta, che racchiudono un pregevole centro storico in pietra, ricco di cultura e di storia. Antico feudo della famiglia Caetani e protetto dall’imponente castello del XII secolo, il borgo ospitò – a riprova della sua importanza - Federico III di Austria nel 1452 e Carlo V nel 1536. Entrando da Corso). Proseguendo all’interno del centro storico, si arriva alla Chiesa di San Michele Arcangelo del XIII secolo, mentre non distante dalla centrale Piazza del Popolo, poco oltre un invitante fornaio troviamo la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, costruita dai monaci dell’Abbazia di Fossanova, in stile cistercense; interessante l’alto campanile romanico (circa 24 metri) costruito a blocchetti squadrati di pietra e abbellito da mensole e scodelle maiolicate. Dalla piazza un piccolo arco immette al Giardino degli Aranci, allestito nel Cinquecento su un’area chiamata “pomerio” in origine destinata all’esercito e solo nel Settecento convertito a giardino dove, oltre a rilassarsi tra giochi per bambini e profumati alberi, si ha una grandiosa vista sulla pianura pontina con l’occhio che spazia sull’Agro Pontino e sull’inconfondibile sagoma del monte Circeo.