GLI HIGHLANDER DEI TATRA
sulla Cappella Jaszczurówka che sorge isolata lungo una strada di montagna appena fuori dalla località turistica di Zakopane. Grossi fiocchi si depositano sul tetto di legno e tornano a coprire la scalinata appena spazzata dal custode. Di tanto in tanto si ode il rumore ovattato della neve che cade dai rami appesantiti delle conifere circostanti e va ad aggiungersi ai sette centimetri già accumulati a terra. È la neve a richiamare i visitatori nel Podhale, la regione più meridionale della Polonia, in questa cappella costruita all’inizio del Novecento trabocca tuttavia di testimonianze che attestano come, da sempre, gli abitanti locali non vedessero l’ora di lasciarsela alle spalle. Tra le decorazioni che fanno pensare al desiderio che la fine dell’inverno arrivi presto ci sono i raggi del sole scolpiti sopra una porta e un motivo ricorrente di crochi e violette: quando questi fiori sbocciano finalmente la stagione della neve è finita. Il progetto della cappella, opera dell’architetto Stanis›aw Witkiewicz, prese ispirazione dalle abitazioni dei górale (montanari), la popolazione che ha avuto il difficile compito di coltivare questi pascoli di montagna. Pur essendo più maestosa della media delle case locali, la struttura ne condivide la costruzione in legno
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