Conference Presentations by Maria Grazia Cinti
Skylletion venne fondata nel VI-V secolo a.C. da coloni greci che provenivano probabilmente o da ... more Skylletion venne fondata nel VI-V secolo a.C. da coloni greci che provenivano probabilmente o da Atene o da Crotone. La leggenda vuole che sia stata fondata da Menesteo, mitico re di Atene. Egli, secondo l'Iliade, era uno dei guerrieri nascosti nel cavallo di Troia ed era il capo del contingente ateniese. Il luogo scelto dai greci per fondare la città era particolarmente propizio: questo punto, infatti, gode di una posizione strategica a dominio del Golfo di Squillace (sulla costa ionica) che aveva un ruolo di fondamentale importanza per i commerci con tutto il Mediterraneo. Da qui, infatti, era facile mantenere sotto controllo anche i corsi fluviali e le rotte via terra. Quello che rimane più visibile oggi, come molte delle colonie greche in Calabria, sono i resti della colonia romana di Scolacium, dedotta da Caio Gracco nel 123-122 a.C. La città fu sistemata con la centuriazione e con qualche altro intervento urbanistico, fino a che non fu rifondata da Nerva e monumentalizzata. In questo momento assume il nome di Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium. Sono ancora visitabili il Foro (che ha una particolare pavimentazione in laterizio) il teatro e i resti dell'unico anfiteatro romano ad oggi rinvenuto in Calabria. A Scolacium, inoltre, erano presenti terme, acquedotti e diverse necropoli.
Abstract del paper presentato nel convegno online del 4-5 giugno 2020 "Parenti serpenti: rapporti... more Abstract del paper presentato nel convegno online del 4-5 giugno 2020 "Parenti serpenti: rapporti familiari difficili tra mito e teatro antico".
https://www.youtube.com/watch?v=zYaMlS7egJQ
Abstract dell'intervento presentato durante il convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letter... more Abstract dell'intervento presentato durante il convegno "Atena e Minerva tra iconografia e letteratura" tenutosi dal 23 al 25 settembre ad Albano Laziale.
Roma si trova in una zona particolarmente sismica, ma risente dei terremoti che colpiscono i luog... more Roma si trova in una zona particolarmente sismica, ma risente dei terremoti che colpiscono i luoghi più vicini, primi fra tutti i Colli Albani e l'Appennino centrale. Il sottosuolo è composto prevalentemente da rocce, soprattutto tufi e depositi alluvionali che, insieme alle numerose cavità sotterranee, amplificano le vibrazioni; queste ultime contribuiscono non solo ad aumentare la percezione degli eventi sismici, ma anche a costituire un serio problema per la stabilità degli edifici. Le tipologie di terreni affioranti in superficie sono molte di più: dalle argille e sabbie plioceniche a sedimenti limo-argillosi, ghiaie, piroclastiti, lave, e, più di tutti, pozzolane e tufi. Le numerose zone della città, costruite su terreni così eterogenei, risentono in modo diverso dei vari eventi sismici; quelle che subiscono i danni maggiori sono le aree edificate sopra i depositi alluvionali olocenici, ovvero tutte le zone nelle immediate vicinanze del Tevere. La città è fondata su un territorio soggetto ad eventi sismici non particolarmente devastanti ma nemmeno trascurabili, dal momento che nel corso del tempo la morfologia di Roma è cambiata anche in conseguenza di questi. Quando i terremoti non sono intensi, bisogna comunque tener conto della stabilità non solo degli edifici moderni, ma anche e soprattuttodei monumenti antichi, al fine di salvaguardarne l'integrità. Nel corso deltempo si sono succeduti numerosi eventi sismici che si conoscono grazie soprattutto a fonti storiche, documenti amministrativi ed epigrafi. Queste testimonianze però spesso si limitano a brevi cenni sul fenomeno vissuto senza alcuna descrizione dettagliata.
Dal mondo antico ci sono pervenuti molti oggetti definiti "parlanti", aventi quindi iscrizioni in... more Dal mondo antico ci sono pervenuti molti oggetti definiti "parlanti", aventi quindi iscrizioni in prima persona. Queste epigrafi derivano da una tradizione arcaica, quella di incidere su diversi tipi di supporti una o più frasi in cui era l'oggetto stesso a parlare. Spesso, analizzando queste iscrizioni, ci si trova di fronte ad una lode dell'oggetto stesso, soprattutto quando era dedicato ad una divinità (e quindi doveva esserne all'altezza). Le iscrizioni in prima persona si trovano su diverse tipologie di materiale, ma il metallo è uno dei più utilizzati, sia per la sua durevolezza che per la molteplicità di usi a cui può corrispondere; la spilla, l'ascia, il collare e il cofanetto qui sotto analizzati sono solo alcuni dei reperti oggi noti che presentano un metallo inscritto. La prima persona viene usata sia per far parlare l'oggetto stesso, come nel caso della fibula, dell'ascia e della cista, oppure prestare la parola a chi non poteva essere compreso in altro modo, come nel caso dei collari per cani e per schiavi.
Abstract del paper presentato nella conferenza "Elementi di epigrafia greca e romana" presso il M... more Abstract del paper presentato nella conferenza "Elementi di epigrafia greca e romana" presso il Museo del mare e della navigazione antica di Santa Severa (RM) il 16/03/2019
del paper presentato il 12/03/2019 nel ciclo di conferenze "Fuori dai Fori: le attività di ricerc... more del paper presentato il 12/03/2019 nel ciclo di conferenze "Fuori dai Fori: le attività di ricerca e tutela nel territorio di Roma Capitale", organizzato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, Archeologia, Belle Arti, Paesaggio.
L'aqua Alsietina è uno degli acquedotti antichi di Roma meno conosciuti. La costruzione di tale i... more L'aqua Alsietina è uno degli acquedotti antichi di Roma meno conosciuti. La costruzione di tale infrastruttura venne promossa da Augusto nel 2 a.C. -dal quale prende anche il nome di aqua Augusta (Frontin.aq, IV) -al fine di alimentare la Naumachia a Trastevere, edificio inaugurato nello stesso anno. Frontino, la fonte più importante per la conoscenza di questo acquedotto, riferisce che fu costruito captando le acque dal lago di Martignano (già lacus Alsietinus), a circa 30 km da Roma. Dirigendosi verso sud/sud-est l'acqua giungeva a Roma nella zona del Gianicolo, dal quale scendeva nel Transtiberim. Dei 22.172 passi di lunghezza solamente 358 erano su arcate (Frontin.aq, XI): proprio un tratto urbano su archi di sostegno è noto grazie al frammento 37B della Forma Urbis, in cui si leggono anche le lettere AQV[A ALSIE]TIN[A]. Sempre da Frontino (Aq, XI) è noto che l'eccedenza di acqua serviva per l'irrigazione di giardini o per l'alimentazione delle fontane di Trastevere (CIL VI, 31566), ma quasi mai era usata per bere, vista la sua cattiva qualità. Ipotesi di localizzazione della Naumachia e dell'acquedotto Alsietino. Immagine da P. Mazzei in Mitteilungen der Roemischen Archaeologischen Institut,113, 2007(2008), p.123. L'epigrafe CIL VI, 31566, rinvenuta a Santa Maria in Galeria. Immagine da E. Rodríguez Almeida, Formae urbis antiquae: Le mappe marmoree di Roma tra la Repubblica e Settimio Severo. fig.10. Riferimenti bibliografici: ASHBY 1935: T. Ashby, The aqueducts of ancient Rome. Oxford 1935 pp. 183-189. CASSIO 1756: A. Cassio, Corso dell'acque antiche portate da lontane contrade fuori e dentro Roma, sopra XIV. acquidotti e delle moderne, e in essa nascenti: coll'illustrazione di molte antichità che la stessa città decoravano, da passati scrittori ed antiquari non conosciute
HeriStage, Associazione Culturale con lo scopo di diffondere e valorizzare il patrimonio cultural... more HeriStage, Associazione Culturale con lo scopo di diffondere e valorizzare il patrimonio culturale italiano e internazionale. I incontro organizzato.
Which building can better represent the connection between the public and the private space? The ... more Which building can better represent the connection between the public and the private space? The imperial residence, of course.
There is something singular about Rome, the world capital of religious tourism. Its most beloved ... more There is something singular about Rome, the world capital of religious tourism. Its most beloved Sanctuary is far away from the old town centre, close to the grazing lands and small farms.
Papers by Maria Grazia Cinti
Roma si trova in una zona particolarmente sismica, ma risente dei terremoti che colpiscono i luog... more Roma si trova in una zona particolarmente sismica, ma risente dei terremoti che colpiscono i luoghi vicini; il sottosuolo rocciosotufaceo, inoltre, contribuisce ad ampliarne la percezione, facendo diventare anche piccole scosse un serio problema per la stabilità degli edifici. Lo storico Erodiano testimonia che verso la fine del regno di Commodo, quindi fra il 191 e il 192 d.C., ci fu un terremoto a seguito del quale scoppiò l'incendio che distrusse il Foro della Pace. Numerosi edifici, anche limitrofi, subirono danni in seguito a questi fenomeni ma Settimio Severo, appena salito al potere, restaurò e riparò quanti più edifici possibili. Questo imperatore è considerato l'ultimo rinnovatore dell'edilizia romana, poiché mise in atto una vera e propria rivoluzione: probabilmente il punto di partenza del programma edilizio severiano fu proprio questo terremoto, anche perché Severo era salito al potere grazie all'esercito e doveva cominciare a farsi benvolere da cittadini e Senato.
Registrazione Tribunale di Catanzaro N° 3 del 22/12/2020 © Globus-Tutti i diritti riservati. Mano... more Registrazione Tribunale di Catanzaro N° 3 del 22/12/2020 © Globus-Tutti i diritti riservati. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono ed è vietata la riproduzione, seppure parziale, di testi e fotografie. I titolari dei diritti fotografici sono stati ricercati con ogni mezzo. Nei casi in cui non è stato possibile reperirli, l'editore è a piena disposizione per l'assolvimento di quanto occorra nei loro confronti.
Registrazione Tribunale di Catanzaro N° 3 del 22/12/2020 © Globus-Tutti i diritti riservati. Mano... more Registrazione Tribunale di Catanzaro N° 3 del 22/12/2020 © Globus-Tutti i diritti riservati. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono ed è vietata la riproduzione, seppure parziale, di testi e fotografie. I titolari dei diritti fotografici sono stati ricercati con ogni mezzo. Nei casi in cui non è stato possibile reperirli, l'editore è a piena disposizione per l'assolvimento di quanto occorra nei loro confronti.
2 GLOBUS 5 EDITORIALE immagini, parole e SuggeStioni dal mondo di Fabio Lagonia 6 ANTONIO CANOVA ... more 2 GLOBUS 5 EDITORIALE immagini, parole e SuggeStioni dal mondo di Fabio Lagonia 6 ANTONIO CANOVA Quando il marmo diVenta Sublime bellezza di Rebecca Pedrazzi 12 OSTIA ANTICA cuStode di teSori unici di Maria Grazia Cinti 22 ricordi e appunti di un Viaggio IN MAROCCO di Angela Maria Russo 34 SE IL DESIGN SALVERÀ IL MONDO metaFiSica della luce, un progetto chiamato halo di Caterina Misuraca Canova, Le Tre Grazie -pag. 6 Ostia antica -pag. 12 Se il design salverà il mondo -pag. 34 In Marocco -pag. 22 Mimmo Rotella -pag. 40 3 GLOBUS 50 MIMMO ROTELLA Strappare la pelle dei muri per rigenerare Segni di Teodolinda Coltellaro 50 I SEGRETI DELL'ETNA le grotte di ognina di Giovanni Laganà 58 YANGON il miSticiSmo delle pagode birmane di Paola Vignati 66 LOFOTEN eSperienze uniche di Luana Jennifer Scalvensi I segreti dell'Etna -pag. 50 Lofoten -pag. 66 Yangon -pag. 58
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