Papers by carola spadoni
Estetica Vol. XIII, n. 2, 2023
A personal encounter with Lumbung 1 and how it resounded in documenta 15, experiencing the works,... more A personal encounter with Lumbung 1 and how it resounded in documenta 15, experiencing the works, film and videos, viewers, inclusive practices, and grassroots vibes in equal fashion. How Lumbung provides a lead in tracing an emergent cartography of anti-conformist institutional practices in culture and the arts under attack in the EU.
Alias of il manifesto, 2023
3 exhibition in Berlin and an interview with Dagie Brundert
Alias of il manifesto, 2023
Interview with artist Aziz Hazara.
Alias of il manifesto, 2023
Interview with Sonja Lau curator of the exhibition Guilty Guilty Guilty towards a feminist crimin... more Interview with Sonja Lau curator of the exhibition Guilty Guilty Guilty towards a feminist criminology at Kunsträum Kreuzberg, Berlin 2022-23.
Alias of il manifesto, 2022
Interview with Hila Peleg and Erika Balsom curators of the exhibition 'No Master Territories' ... more Interview with Hila Peleg and Erika Balsom curators of the exhibition 'No Master Territories' at Haus der Kulturen der Welt, Berlin. Alias of il manifesto 16.07.22
Alias of il manifesto , 2020
“Prove di Resistenza”, “Curare il performativo decoloniale”, “Allenarsi alla coscienza di classe... more “Prove di Resistenza”, “Curare il performativo decoloniale”, “Allenarsi alla coscienza di classe egemonica” sono titoli di piattaforme, workshops e corsi stagionali tenuti da espert@ di tecniche awoke nell’ambito teorico politico e performativo dell’arte contemporanea. L’ obsolescenza di questi approcci è stata resa evidente dagli enormi eventi di questi mesi. Quando Angelica Pesarini allo scoppiare delle rivolte di Black Lives Matter scrive:“...la frustrazione ha preso il sopravvento obbligandomi a riflettere su certe questioni riguardanti il corpo nero e la sua percezione, un senso di mancata consapevolezza del proprio posizionamento e la dimensione prettamente performativa di un certo antirazzismo italiano.” basa il suo disagio proprio sul momento performativo di protesta indicandolo come privilegiato e momentaneo, quindi incongruente e inaderente, ho un riscontro dello stesso sentire. Chi, in vari gradi, per genere etnia cittadinanza e posizione sociale, deve negoziare costantemente per far quadrare le economie, gli affetti, i diritti e i doveri, quindi la salute mentale sua e di chi gli sta vicino, ne ha piene le scatole del veder sostituito all’impegno della scelta e del bene comune, la passeggera pratica performativa di happy few.
Alias of il manifesto, 2020
Se le donne governassero il mondo entreremmo alla stazione centrale guidate da indicazioni compos... more Se le donne governassero il mondo entreremmo alla stazione centrale guidate da indicazioni composte con l’alfabeto di corpi nudi ispirato all’opera di Tomaso Binga, andremmo a prendere i bambini in un edificio scolastico a forma di ovaie con fumi colorati che segnalano l’ora d’uscita, ascolteremmo Alice Coltrane e PJ Harvey nella metro, sentiremmo le news sulle decisioni prese nella camera della pace al femminile di Yael Bartana. Ed ecco che alcune artiste mettono in opera queste visioni, anzi come Judy Chicago aspettano già da una quarantina d’anni di vederle realizzate, e si esercitano collaborando con chi se lo può permettere, il super lusso di Dior.
Alias, 2018
Continua l'attenzione da partedella Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, diretta da ... more Continua l'attenzione da partedella Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, diretta da Pedro Armocida, verso la nuova cinematografia russa attraversoun programmacaratterizzato dalla presenza semprepiùimportantedi autriciche hanno saputo raccoglie e restituire, con lucidità, i cambiamenti epocali della Federazione russa con le sue contraddizioni sociali.
Alias, 2018
Come se fossimo ancora in un'era in cui l'artista sia bohémiene dunque possa vivere alla giornata... more Come se fossimo ancora in un'era in cui l'artista sia bohémiene dunque possa vivere alla giornata, campare di espedienti, contare su una collettività di sostegno e affitti calmierati o che gli artisti siano tutti decisamente benestanti. Non è così, anzi l'aura dell'artista è un bel po' ingombrata dagli effetti del turbo capitalismo cognitivo e creativo dei nostri giorni, come la sua fee. Una figura ufficialmente sempre più derubricata, sostituita dalla comunicazione dell'evento perpetuo, dall'ac-culturazione a impatto zero, i cui compensi vengono cancellati dai preventivi e dai premi ufficiali.
Alias, 2019
Sembra che l'attivismo in arte abbia sostituito la contro cultura assimilandone slogan e gestuali... more Sembra che l'attivismo in arte abbia sostituito la contro cultura assimilandone slogan e gestualità. Quando nel sistema dell'arte l'attivismo prende forma discorsiva non ne perturba l'ordine vigente del linguaggio, lo replica, nei paesi anglosassoni in inossidabile PhDese fitto di citazioni, con rare offerte alla radicalità epistemologica. Rimane spesso fedele al formato capitalista e colonialista di cui tratta, non lo fa deragliare, non lo invade stile tsunami. In versione performativa l'attivismo dà il suo meglio quando si scorda le battute, magari inciampa perde la cognizione del tempo lascia a casa stendardi e rarefazione ma non dimentica i motivi per cui é li. Lascia al pubblico il lavoro della reperibilità del senso e ad instagram quello della risonanza.
Alias , 2019
Abbia-mo incontrato l'artista e teori-ca per una conversazione.
La controcultura ce la fa ad es... more Abbia-mo incontrato l'artista e teori-ca per una conversazione.
La controcultura ce la fa ad esistere oggi, in che modo si determina ?
Non ne sono sicura, sono mol-to distante adesso da quello che potrebbe essere controcul-tura. Credo però che esistano dei gruppi di controcultura nel-la rete internazionale queer e femminista che dalla fine degli anni 90 in poi hanno formato delle comunità. Controcultura non è solo la specifica manife-stazione culturale sovversiva ma la capacità di creare una co-munità autonoma che abbia una sua economia interna se vuoi e che non abbia l'ansia di essere riconosciuta o di doversi affermare su internet, sui media , o nel mondo dell'arte. Que-sta è controcultura per me og-gi, e credo che esista e non ne sappiamo niente perché se ne fossimo a conoscenza probabil-mente non sarebbe tale! Si stanno tenendo sotto il radar , stanno facendo un buon lavoro! Lavorare da dentro e sviluppare una sorta di green economy delle relazioni e dei sostegni da rendere disponi-bili è basilare. Si se un'artista o un produttore culturale oggi vuole sfidare il si-stema dominante e le sue istitu-zioni deve pensare di creare del-le istituzioni alternative e delle strutture che ambiscano a ri-considerare e redistribuire le ri-sorse per tutti noi, non ci si posi-ziona radicalmente solo facen-do dei gesti o solo producendo rappresentazioni per grandi mostre internazionali.
Conference Presentations by carola spadoni
Alias, 2019
Una lettera in risposta all'invito all'Osservatorio attivo sui generi del Forum di arte contempor... more Una lettera in risposta all'invito all'Osservatorio attivo sui generi del Forum di arte contemporanea tenuto il 1011.18 al Museo Mambo di Bologna
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Papers by carola spadoni
La controcultura ce la fa ad esistere oggi, in che modo si determina ?
Non ne sono sicura, sono mol-to distante adesso da quello che potrebbe essere controcul-tura. Credo però che esistano dei gruppi di controcultura nel-la rete internazionale queer e femminista che dalla fine degli anni 90 in poi hanno formato delle comunità. Controcultura non è solo la specifica manife-stazione culturale sovversiva ma la capacità di creare una co-munità autonoma che abbia una sua economia interna se vuoi e che non abbia l'ansia di essere riconosciuta o di doversi affermare su internet, sui media , o nel mondo dell'arte. Que-sta è controcultura per me og-gi, e credo che esista e non ne sappiamo niente perché se ne fossimo a conoscenza probabil-mente non sarebbe tale! Si stanno tenendo sotto il radar , stanno facendo un buon lavoro! Lavorare da dentro e sviluppare una sorta di green economy delle relazioni e dei sostegni da rendere disponi-bili è basilare. Si se un'artista o un produttore culturale oggi vuole sfidare il si-stema dominante e le sue istitu-zioni deve pensare di creare del-le istituzioni alternative e delle strutture che ambiscano a ri-considerare e redistribuire le ri-sorse per tutti noi, non ci si posi-ziona radicalmente solo facen-do dei gesti o solo producendo rappresentazioni per grandi mostre internazionali.
Conference Presentations by carola spadoni
La controcultura ce la fa ad esistere oggi, in che modo si determina ?
Non ne sono sicura, sono mol-to distante adesso da quello che potrebbe essere controcul-tura. Credo però che esistano dei gruppi di controcultura nel-la rete internazionale queer e femminista che dalla fine degli anni 90 in poi hanno formato delle comunità. Controcultura non è solo la specifica manife-stazione culturale sovversiva ma la capacità di creare una co-munità autonoma che abbia una sua economia interna se vuoi e che non abbia l'ansia di essere riconosciuta o di doversi affermare su internet, sui media , o nel mondo dell'arte. Que-sta è controcultura per me og-gi, e credo che esista e non ne sappiamo niente perché se ne fossimo a conoscenza probabil-mente non sarebbe tale! Si stanno tenendo sotto il radar , stanno facendo un buon lavoro! Lavorare da dentro e sviluppare una sorta di green economy delle relazioni e dei sostegni da rendere disponi-bili è basilare. Si se un'artista o un produttore culturale oggi vuole sfidare il si-stema dominante e le sue istitu-zioni deve pensare di creare del-le istituzioni alternative e delle strutture che ambiscano a ri-considerare e redistribuire le ri-sorse per tutti noi, non ci si posi-ziona radicalmente solo facen-do dei gesti o solo producendo rappresentazioni per grandi mostre internazionali.