1. Il primo centrosinistra (1962)(1963)(1964)(1965)(1966)(1967)(1968) costituisce uno dei temi ch... more 1. Il primo centrosinistra (1962)(1963)(1964)(1965)(1966)(1967)(1968) costituisce uno dei temi che più ha appassionato gli storici negli ultimi decenni 1 . C'è un generale giudizio negativo sull'esito di un'operazione politica attorno a cui ha ruotato la politica italiana fino dal 1956 e che era nata con l'obiettivo di fare venire meno alcune delle più negative caratteristiche del "caso italiano", cioè far compiere dei passi significativi verso un maggiore allineamento dell'Italia rispetto alla situazione delle altre grandi nazioni industrializzate dell'Occidente. Sia dal punto di vista politico (questione comunista), sia dal punto di vista strutturale (superamento degli squilibri, ecc.). Al centro, naturalmente, si colloca la grande trasformazione che aveva conosciuto l'Italia negli anni del miracolo econo-323 * Questo saggio rappresenta un approfondimento, della ricerca presentata al Convegno Istituzioni repubblicane dal centrismo al centro-sinistra 1953centro-sinistra -1968centro-sinistra , Roma 25-26 marzo 2004 È singolare come la fase apertasi dopo l'estate 1960, che era apparsa particolarmente favorevole, si chiuse nel '68 con un bilancio molto misero e una società squassata da violenti fenomeni di contestazione. Effettivamente una singolare costellazione di fattori e di processi, non solo nazionali, avevano si che all'inizio degli anni Sessanta, all'indomani della crisi determinata dal governo Tambroni, che sancì l'impossibilità per la Democrazia cristiana di giocare con maggioranze aperte verso destra, si aprisse una fase nuova. In alcune ricostruzioni, in cui forse conta anche l'autobiografia degli autori, sembrò aprirsi una sorta di "età dell'innocenza" della politica italiana segnata dalla fiducia che lo strabiliante progresso economico italiano e mondiale, in un quadro di crescente distensione internazionale (salvo i cruciali 13 giorni della crisi dei missili a Cuba) 3 , di spaccatura crescente del movimento comunista (tra Cina e Urss), di rinnovamento della Chiesa con il pontificato di Giovanni XXIII, si traducesse, come allora si diceva. in un sensibile "progresso civile". Accanto a questo, la ripresa delle lotte operaie -che cominciava a mettere in discussione un modello di sviluppo fondato su bassi consumi, disoccupazione e bassi salari -faceva sperare in un allargamento del benessere a fasce sociali che fino allora ne erano state escluse. La spinta verso una fase nuova venne anche dal fervore di quei dibattiti che coinvolsero l'area laica e la sinistra democristiana (il convegno dell'Eliseo delle sei riviste, i due convegni di S. Pellegrino, ecc.), dedicati all'analisi del capitalismo italiano e alla sua riforma, che misero a fuoco il problema degli squilibri del modello di sviluppo italiano e quello della pianificazione economica. Quella stagione di convegni, preparata da un dibattito che aveva preso le mosse dal 1956, rappresentò uno dei momenti più alti della storia culturale e politica del paese. Questa discussione tra l'altro, che coinvolse anche il Pci, fece emergere una spaccatura all'interno del Partito comunista che non si sarebbe ricomposta. Spinse, inoltre, Togliatti a una riflessione nuova, per molti versi, sulla società italiana e sulla strategia del partito 4 . L'apertura di una fase di riforme e di parziale inserimento del movimento operaio (Psi) all'interno della maggioranza di governo avrebbe dovuto, facendo maturare un più forte partito di ispirazione socialista (prospettiva questa sullo Il primo centro-sinistra e le riforme [1962][1963][1964][1965][1966][1967][1968]
1. Il primo centrosinistra (1962)(1963)(1964)(1965)(1966)(1967)(1968) costituisce uno dei temi ch... more 1. Il primo centrosinistra (1962)(1963)(1964)(1965)(1966)(1967)(1968) costituisce uno dei temi che più ha appassionato gli storici negli ultimi decenni 1 . C'è un generale giudizio negativo sull'esito di un'operazione politica attorno a cui ha ruotato la politica italiana fino dal 1956 e che era nata con l'obiettivo di fare venire meno alcune delle più negative caratteristiche del "caso italiano", cioè far compiere dei passi significativi verso un maggiore allineamento dell'Italia rispetto alla situazione delle altre grandi nazioni industrializzate dell'Occidente. Sia dal punto di vista politico (questione comunista), sia dal punto di vista strutturale (superamento degli squilibri, ecc.). Al centro, naturalmente, si colloca la grande trasformazione che aveva conosciuto l'Italia negli anni del miracolo econo-323 * Questo saggio rappresenta un approfondimento, della ricerca presentata al Convegno Istituzioni repubblicane dal centrismo al centro-sinistra 1953centro-sinistra -1968centro-sinistra , Roma 25-26 marzo 2004 È singolare come la fase apertasi dopo l'estate 1960, che era apparsa particolarmente favorevole, si chiuse nel '68 con un bilancio molto misero e una società squassata da violenti fenomeni di contestazione. Effettivamente una singolare costellazione di fattori e di processi, non solo nazionali, avevano si che all'inizio degli anni Sessanta, all'indomani della crisi determinata dal governo Tambroni, che sancì l'impossibilità per la Democrazia cristiana di giocare con maggioranze aperte verso destra, si aprisse una fase nuova. In alcune ricostruzioni, in cui forse conta anche l'autobiografia degli autori, sembrò aprirsi una sorta di "età dell'innocenza" della politica italiana segnata dalla fiducia che lo strabiliante progresso economico italiano e mondiale, in un quadro di crescente distensione internazionale (salvo i cruciali 13 giorni della crisi dei missili a Cuba) 3 , di spaccatura crescente del movimento comunista (tra Cina e Urss), di rinnovamento della Chiesa con il pontificato di Giovanni XXIII, si traducesse, come allora si diceva. in un sensibile "progresso civile". Accanto a questo, la ripresa delle lotte operaie -che cominciava a mettere in discussione un modello di sviluppo fondato su bassi consumi, disoccupazione e bassi salari -faceva sperare in un allargamento del benessere a fasce sociali che fino allora ne erano state escluse. La spinta verso una fase nuova venne anche dal fervore di quei dibattiti che coinvolsero l'area laica e la sinistra democristiana (il convegno dell'Eliseo delle sei riviste, i due convegni di S. Pellegrino, ecc.), dedicati all'analisi del capitalismo italiano e alla sua riforma, che misero a fuoco il problema degli squilibri del modello di sviluppo italiano e quello della pianificazione economica. Quella stagione di convegni, preparata da un dibattito che aveva preso le mosse dal 1956, rappresentò uno dei momenti più alti della storia culturale e politica del paese. Questa discussione tra l'altro, che coinvolse anche il Pci, fece emergere una spaccatura all'interno del Partito comunista che non si sarebbe ricomposta. Spinse, inoltre, Togliatti a una riflessione nuova, per molti versi, sulla società italiana e sulla strategia del partito 4 . L'apertura di una fase di riforme e di parziale inserimento del movimento operaio (Psi) all'interno della maggioranza di governo avrebbe dovuto, facendo maturare un più forte partito di ispirazione socialista (prospettiva questa sullo Il primo centro-sinistra e le riforme [1962][1963][1964][1965][1966][1967][1968]
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