Papers on Language Teaching by Paolo Torresan
Aggiornamenti. Rivista dell’Associazione dei docenti di italiano in Germania, 15, 25, 18-23, 2024
L'articolo è diviso in tre parti. Nella prima ragioniamo
sul significato che assumono le attività... more L'articolo è diviso in tre parti. Nella prima ragioniamo
sul significato che assumono le attività comunicative
che impongono una sfida all'allievo nell'atto di consolidare
la competenza comunicativa, come lo sono i role-play.
Nella seconda presentiamo una serie di raccomandazioni
volte a garantire una certa autenticità, da un punto di vista
interpretativo, a un role-play. Da ultimo, nella terza parte,
diamo risposta ad alcuni dubbi che riguardano l'organizzazione
di un'attività di simulazione.
Lingua e Nuova Didattica (ISBN 1121-5291), 2020
Ci dicono spesso, medici e mass media, che è importante muoversi. Perché? Qual è poi l’impatto de... more Ci dicono spesso, medici e mass media, che è importante muoversi. Perché? Qual è poi l’impatto del movimento nell’apprendimento? Come è emerso il suo valore nella glottodidattica? Possiamo pensare a una classificazione degli usi del movimento nel contesto dell’educazione linguistica? Questo articolo cerca di dare una risposta a tali interrogativi, cercando di assegnare lo spazio dovuto a una dimensione spesso trascurata in un contesto educativo.
Aggiornamenti. Rivista dell’Associazione dei docenti di italiano in Germania, 13, 21, 24-29, 2022
Bollettino Itals, 20, 95, 2022
Questo articolo si rivolge a coloro che intendono studiare una lingua straniera e non hanno una v... more Questo articolo si rivolge a coloro che intendono studiare una lingua straniera e non hanno una vasta esperienza in materia di metodo di studio, né di linguistica né di strategie apprendimento. Sia che essi studino una lingua da soli, sia che vogliano ottimizzare il loro apprendimento durante la partecipazione a un corso, qui dispongono di linee-guida. Le voci sono in parte legate alla nostra esperienza di apprendenti di lingua e di insegnanti di lingua; in parte sono desunte dal confronto con studenti di lingua e con docenti di lingua; in parte, ancora, sono riflesso di letture. I suggerimenti sono divisi
Com a colaboraçao de Adriana Rebello, Patricia Almeida, Alexandre do Amaral Ribeiro, Equipe Labes... more Com a colaboraçao de Adriana Rebello, Patricia Almeida, Alexandre do Amaral Ribeiro, Equipe Labestrad-UFF.
Euro-American Journal of Applied Linguistics and Languages, 7(2), 70-111, 2020
Questo articolo analizza diverse attività di ascolto caratterizzate dalla ripetizione del brano a... more Questo articolo analizza diverse attività di ascolto caratterizzate dalla ripetizione del brano audio per un numero di volte che oscilla tra le quattro e le sei. Le attività sono state somministrate in classi di studenti universitari di Lingua e letteratura italiana presso la Universidade Federal Fluminense (Niterói, Brasile). Lo studio rapporta la percentuale di comprensione, audizione dopo audizione, a tre ordini di variabili: la calibrazione del testo, la presenza di uno scambio con i compagni, il numero di volte in cui il testo viene ascoltato. Pur considerate le specificità del contesto della ricerca (in particolar modo, il fatto che le lingue coinvolte sono tipologicamente vicine: portoghese e italiano) e il numero ridotto di partecipanti, i dati che emergono offrono spunti per l'esercizio della pratica dell'ascolto ripetuto.
Parole chiave: COMPRENSIONE ORALE, ASCOLTO RIPETUTO, TESTI AUTENTICI, GRADO DI DIFFICOLTÀ DI UN TESTO, INTERAZIONE
Dialogarts, Rio de Janeiro (ISBN 978-65-5683-016-2), 2020
Revista Ideas, 2016, 2, 2, pp. 19-46.
La creatività dell’insegnante non si limita all’allestimen... more Revista Ideas, 2016, 2, 2, pp. 19-46.
La creatività dell’insegnante non si limita all’allestimento/alla sequenziazione di attività volte a far esercitare abilità e competenze, ma essa si misura anche con la scelta dei testi sulla base dei quali costruire percorsi didattici. In questa sede prospettiamo la possibilità di adottare testi agevoli e di facile accesso per un reimpiego di elementi specifici o come stimolo per la produzione. Chiamiamo tali testi, «testi placebo», in virtù del senso di sicurezza che possono infondere negli allievi. Non si tratta dei testi artificiali, spesso immagine infedele della lingua fuori dall’aula, che caratterizzano molta didattica pre-comunicativa. Nella selezione/confezione di un testo placebo l’insegnante presta la massima cura affinché il testo sia significativo, coerente, coeso, sensibile agli interessi e ai bisogni degli studenti.
Romanica Cracoviensia, Nov 15, 2013
In questa sezione illustreremo alcuni dei neologismi e dei relativi concetti, perlopiù, ma non es... more In questa sezione illustreremo alcuni dei neologismi e dei relativi concetti, perlopiù, ma non esclusivamente, di taglio teorico da noi sviluppati nel corso degli ultimi quindici anni nell'ambito dello studio del rapporto tra la sociolinguistica e la glottodidattica, con particolare riferimento alla didattica dell'italiano a stranieri.
Come gestire le differenze di livello di competenza, laddove esse siano significative, ovvero tal... more Come gestire le differenze di livello di competenza, laddove esse siano significative, ovvero tali da rendere difficile ad alcuni studenti lo stare al passo con il ritmo dei più avanzati, o viceversa, tali da indurre i più bravi ad annoiarsi, qualora l'insegnante favorisca invece solo i bisogni dei meno abili? La nostra risposta è articolata in varie strategie, declinabili a loro volta in più tecniche i . Bollettino Itals Anno 13, numero 57 Febbraio 2015 Supplemento riv. EL.LE ISSN: 2280-6792 2.1. DALLE AZIONI ALLE STRATEGIE Le azioni cui può ricorrere il docente possono riguardare la struttura del compito ( § 2.2.1) e/o la cooperazione tra allievi ( § § 2.2.2; 2.2.3). Ad esse, corrispondono, a loro volta, sei strategie didattiche, che ne rappresentano le declinazioni operative. Bollettino Itals Anno 13, numero 57 Febbraio 2015 Supplemento riv. EL.LE
Il termine improvvisazione ha, in didattica e, in particolare, nell'educazione linguistica, una v... more Il termine improvvisazione ha, in didattica e, in particolare, nell'educazione linguistica, una valenza polisemica: vuole dire diverse cose, e a volte i confini tra i significati non sono così netti. Il termine può qualificare, in primis, il comportamento del docente che arriva impreparato e 'improvvisa' o, al contrario, corrispondere alla condotta di quello esperto, il quale, come un artista, attinge al vasto repertorio di script e procedure di cui dispone, per fornire una risposta immediata ed efficace a problemi contingenti. Se riferita allo studente di lingue, l'improvvisazione può rappresentare, in senso lato, la produzione scritta/orale volta al puro esercizio dell'abilità (non ti tratta di reimpiegare pattern linguistici). In senso stretto, invece, improvvisare rimanda a una tecnica precisa, sorta in seno all'arte scenica, e il cui uso si è diffuso, negli ultimi anni, in vari contesti educativi e formativi. Impro o improv, l'improvvisazione teatrale ha riscosso, come risorsa nelle mani del docente, un interesse crescente fuori dai nostri confini nazionali. Tracciatane brevemente la storia, analizziamo, in questo saggio, le caratteristiche di quest'arte performativa nell'ottica delle formazione dell'attore, e quindi deriviamo alcune conseguenze sul piano glottodidattico.
Lingua Americana, 16, 31
This article identifies certain cognitive processes accompanying language acquisition, which can ... more This article identifies certain cognitive processes accompanying language acquisition, which can be strategically stimulated by teachers. It includes a number of categories that have "emerged" over the course of the author"s career teaching Italian as a foreign language, which can be integrated into broader reflections developed in applied linguistics from the mid-80s onwards on the concept of noticing. The author summarises the characteristics of input-based noticing (defined as explorative here) and output-based noticing (noticing the gap, Schmidt & Frota 1986, gap noticing;. He illustrates the intimate connection between these two types of noticing and their capacity to occur spontaneously, also existing in a context of informal learning. The article successively distinguishes between open and closed forms of noticing, taking into account the breadth of observation, as well as guided and free forms, with regard to who takes the initiative (teacher or students). Further, in the sphere of gap noticing, the author distinguishes direct gap noticing from indirect gap noticing, with regard to whether the initial text is produced by the student him/herself or others, and relative (or internal) noticing from absolute (or external) gap noticing, with regard to whether the output analysis depends primarily on the monitor, hence on the linguistic knowledge possessed by the student, or refers to an external text produced by a native and used as a model. Lastly, the concept of dynamic noticing is introduced, and the possibility of developing noticing task sequences.
Formazione & Insegnamento, 10, 1, 2012
This essay aims at drawing Transactional Analysis's motivational theory. Its pivotal point is the... more This essay aims at drawing Transactional Analysis's motivational theory. Its pivotal point is the definition of three fundamental needs: structure, stimulation, and acknowledgment. It thus assesses the possibility-proposed by Meredith-of including a fourth element in the list. Finally, it focusses on the creation of tools for the evaluation of the satisfaction of the above-stated needs within training and educational paths.
Humanising Language Teaching, 17, 3, 2015
Berne's model of motivation The over-arching hunger: balance Revisiting Berne's model: the fourth... more Berne's model of motivation The over-arching hunger: balance Revisiting Berne's model: the fourth component adopted by Meredith Berne's model and the teacher trainer Berne's model and the language teacher Conclusion Bibliography
EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages, 1, 1, 85-102
Revista de Lenguas Modernas, 2014, 20, 1, 213-240
Il modello motivazionale dell'Analisi Transazionale (d'ora in poi AT) costituisce un quadro di or... more Il modello motivazionale dell'Analisi Transazionale (d'ora in poi AT) costituisce un quadro di orientamento di cui gli insegnanti si possono servire allo scopo di confezionare attività e percorsi nuovi e di migliorare attività e percorsi già esistenti, secondo la logica dell'equilibrio tra i bisogni psicologici fondamentali (psychological hungers). Nel saggio, dopo aver presentato il modello, consideriamo alcune variabili dell'evento didattico quali poli di attrazione di un particolare bisogno. In secondo luogo, ragioniamo su come gli orientamenti metodologici possano esser letti alla luce del modello e su come il modello torni utile in sede di progettazione didattica, concentrandoci in particolare su una strategia didattica: la ripetizione dell'input.
Revista de Lenguas Modernas, 2011, 14, 357-379
Nell'epoca comunicativa, il dettato ha subito sorti alterne: accantonato da gran parte degli espe... more Nell'epoca comunicativa, il dettato ha subito sorti alterne: accantonato da gran parte degli esperti; continuato a praticare da molti insegnanti, con una sorta di senso di colpa; rivalutato a voce alta da un minuscolo gruppo di metodologi (tra cui: Morri 1983; Balboni 1983; Davis, . In questi ultimi anni, invece, si sono susseguite varie sperimentazioni volte a 'comunicativizzare' l'attività, a consentire cioè che, oltre alla tradizionale funzione di potenziamento della competenza ortografica, lo scrivere sotto dettatura potesse diventare la base di percorsi in cui varie abilità e competenze vengono esercitate.
Revista de Italianistica, 22-22 (2011), pp. 93-122
In questo saggio definiamo la natura del pensiero divergente e la sua relazione con un tratto imp... more In questo saggio definiamo la natura del pensiero divergente e la sua relazione con un tratto importante per l'apprendimento delle lingue: la tolleranza all'ambiguità. In secondo luogo passiamo in rassegna alcune strategie che permettono di attivare il pensiero divergente nell'insegnamento dell'italiano: la formulazione di associazioni e di ipotesi, la moltiplicazione dei punti di vista, la trasformazione dell'input. PArole chiAve: creatività; didattica dell'italiano; unità didattica; circolarità. resumo: Neste ensaio definimos a natureza do pensamento divergente e sua relação com um aspecto importante para a aprendizagem das línguas: a tolerância em relação à ambiguidade. Em segundo lugar, examinamos algumas estratégias que permitem ativar o pensamento divergente no ensino do italiano: a formulação di associações e hipóteses, a multiplicação dos pontos de vista, a transformação do input. PAlAvrAs-chAve: criatividade; didática da língua italiana; Unidade didática; circularidade. *università ca' Foscari di venezia-torresan [email protected] 94 ! revista de italianística XXi -XXii I 2011 AbstrAct: In this essay we define the features of divergent thinking and its relationship with an important factor in language learning: ambiguity tolerance. Secondly, we consider a number of strategies for teaching Italian: Hypothesis -and Association-making, Stimulating multiple points of view, and Input transformation.
ressources-cla.univ-fcomte.fr
Con este artículo de carácter metodológico se intenta catalogar algunas técnicas de comprensión t... more Con este artículo de carácter metodológico se intenta catalogar algunas técnicas de comprensión todavía poco conocidas por parte de los docentes. Muchas de las actividades aquí expuestas representan el empuje que opera en el ámbito metodológico en los textos de italiano para extranjeros de los últimos veinte años; otras provienen de la experimentación en la didactología de la lengua inglesa y en el ámbito hispanoparlante (en particular de trabajos desarrollados por Maite y Mario Rinvolucri, 1984; otras traducen reflexiones que operan en el seno del Aprendizaje Cooperativo; y finalmente, aquellas que surgen como fruto de intuiciones del autor y otros colegas. Las técnicas se subdividen sobre la base de características distintivas y se incluyen ejemplos para muchas de ellas en un apéndice final.
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Papers on Language Teaching by Paolo Torresan
sul significato che assumono le attività comunicative
che impongono una sfida all'allievo nell'atto di consolidare
la competenza comunicativa, come lo sono i role-play.
Nella seconda presentiamo una serie di raccomandazioni
volte a garantire una certa autenticità, da un punto di vista
interpretativo, a un role-play. Da ultimo, nella terza parte,
diamo risposta ad alcuni dubbi che riguardano l'organizzazione
di un'attività di simulazione.
Un libro scritto per gli insegnanti. Con gli insegnanti.
Un nuovo modo di concepire la didattica delle lingue.
tempo di stesura: 7 anni.
Parole chiave: COMPRENSIONE ORALE, ASCOLTO RIPETUTO, TESTI AUTENTICI, GRADO DI DIFFICOLTÀ DI UN TESTO, INTERAZIONE
La creatività dell’insegnante non si limita all’allestimento/alla sequenziazione di attività volte a far esercitare abilità e competenze, ma essa si misura anche con la scelta dei testi sulla base dei quali costruire percorsi didattici. In questa sede prospettiamo la possibilità di adottare testi agevoli e di facile accesso per un reimpiego di elementi specifici o come stimolo per la produzione. Chiamiamo tali testi, «testi placebo», in virtù del senso di sicurezza che possono infondere negli allievi. Non si tratta dei testi artificiali, spesso immagine infedele della lingua fuori dall’aula, che caratterizzano molta didattica pre-comunicativa. Nella selezione/confezione di un testo placebo l’insegnante presta la massima cura affinché il testo sia significativo, coerente, coeso, sensibile agli interessi e ai bisogni degli studenti.
sul significato che assumono le attività comunicative
che impongono una sfida all'allievo nell'atto di consolidare
la competenza comunicativa, come lo sono i role-play.
Nella seconda presentiamo una serie di raccomandazioni
volte a garantire una certa autenticità, da un punto di vista
interpretativo, a un role-play. Da ultimo, nella terza parte,
diamo risposta ad alcuni dubbi che riguardano l'organizzazione
di un'attività di simulazione.
Un libro scritto per gli insegnanti. Con gli insegnanti.
Un nuovo modo di concepire la didattica delle lingue.
tempo di stesura: 7 anni.
Parole chiave: COMPRENSIONE ORALE, ASCOLTO RIPETUTO, TESTI AUTENTICI, GRADO DI DIFFICOLTÀ DI UN TESTO, INTERAZIONE
La creatività dell’insegnante non si limita all’allestimento/alla sequenziazione di attività volte a far esercitare abilità e competenze, ma essa si misura anche con la scelta dei testi sulla base dei quali costruire percorsi didattici. In questa sede prospettiamo la possibilità di adottare testi agevoli e di facile accesso per un reimpiego di elementi specifici o come stimolo per la produzione. Chiamiamo tali testi, «testi placebo», in virtù del senso di sicurezza che possono infondere negli allievi. Non si tratta dei testi artificiali, spesso immagine infedele della lingua fuori dall’aula, che caratterizzano molta didattica pre-comunicativa. Nella selezione/confezione di un testo placebo l’insegnante presta la massima cura affinché il testo sia significativo, coerente, coeso, sensibile agli interessi e ai bisogni degli studenti.
ISBN 978-65-5869-739-8 (introduzione di Guido Benvenuto)