Papers by Carmelina Maurizio
Passato e presente: risorse digitali per il latino e il greco, 2022
Passato e presente si incontrano quando le lingue definite classiche, il greco e il ... more Passato e presente si incontrano quando le lingue definite classiche, il greco e il latino, si possono imparare attraverso risorse digitali. Sono due le principali aree nelle quali le TIC danno supporto allo studio delle lingue antiche: le App e i dizionari online. Una veloce ricerca in rete mostra una ricca serie di prodotti digitali, che proveremo a descrivere, con l’obiettivo di scoprire risorse davvero utili e spesso sconosciute, ma anche con quello di promuovere la consapevolezza pedagogica, per cui l’innovazione parte dal cambio di visione e dalla messa in atto di pratiche didattiche che meglio si coniugano con le esigenze e le richieste di competenza per studenti e studentesse del XXI secolo, anche per lo studio di lingue antiche. Non va dimenticato che ogni anno nelle scuole italiane sono circa 250.000 coloro che studiano il greco antico, e oltre 950.000 quelli che studiano il latino, senza contare i corsi accademici e gli autodidatti. La ricerca, non esaustiva, che sarà oggetto di questo contributo è stata svolta esclusivamente in rete, alla ricerca di App e siti dedicati, con l’auspicio che chi insegna le lingue classiche possa mettere/mettersi alla prova coniugando appunto passato e presente
L'istruzione gioca un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo economico di un paese, specialme... more L'istruzione gioca un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo economico di un paese, specialmente in uno in fase di crescita come l'India. Oggigiorno gli studenti sono sempre più tecnologici e avanzati rispetto al passato, l'apprendimento e l'insegnamento cambiano giorno per giorno. Le Tecnologie per l'Informazione e la Comunicazione (TIC) sono strumenti potenti in grado di cambiare e riformare l'istruzione, introducendo nuove metodologie di insegnamento e di ricerca, così come nel fornire servizi educativi per l'apprendimento on line, l'insegnamento e la ricerca collaborativa. La classe digitale, i laboratori sono introdotti insieme all'automazione per mantenere e gestire tutte le attività accademiche. Il cloud computing sta aprendo nuovi orizzonti per vari settori commerciali, ma anche per quello che riguarda il campo dell'istruzione. Il cloud computing sta cambiando le modalità dell'apprendimento individuale e di quello interattivo. In questo articolo discuteremo l'uso delle piattaforme di cloud computing, come soluzione per gli istituti educativi, le quali probabilmente avranno un impatto significativo sui nuovi ambienti di insegnamento e apprendimento.
Il lungo periodo di emergenza sanitaria ha obbligato le scuole a reimpostare spazi e tempi di int... more Il lungo periodo di emergenza sanitaria ha obbligato le scuole a reimpostare spazi e tempi di intervento. Da settembre 2020 una serie di necessarie ed inevitabili restrizioni introdotte a scopo precauzionale ha fatto privilegiare l'ordinarietà scolastica, bloccando l'extracurricolare. Dallo sport al teatro, dalle visite di istruzione alla progettualità, le istituzioni scolastiche hanno modificato, tutto quello che è stato possibile in modalità blended o online. Questo contributo intende indagare nello specifico su un'importante attività
The experience took place at the Institute of Secondary Education Avogadro in Turin, during the s... more The experience took place at the Institute of Secondary Education Avogadro in Turin, during the school year 2014/2015. A group of second year students was involved during the hours of English language, for a semester, into the European project PETALL-Pan European Task-Based Activities for Language Learning-http://petallproject.wix.com/petall. The
Rivista online sull'apprendimento degli adulti a cura di Ruiap e Indire-Unità Epale Italia Uscita... more Rivista online sull'apprendimento degli adulti a cura di Ruiap e Indire-Unità Epale Italia Uscita semestrale sul sito Epale. Ogni numero è disponibile anche in versione inglese.
Rivista online sull'apprendimento degli adulti a cura di Ruiap e Indire-Unità Epale Italia Uscita... more Rivista online sull'apprendimento degli adulti a cura di Ruiap e Indire-Unità Epale Italia Uscita semestrale sul sito Epale. Ogni numero è disponibile anche in versione inglese.
Quali sono i Disturbi dell'Apprendimento, Legge 170 dell'8 ottobre 2010 2. Ai fini della presente... more Quali sono i Disturbi dell'Apprendimento, Legge 170 dell'8 ottobre 2010 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. 3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. 4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. 5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri. 6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme. 7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia. Capire i DSA: non sono dovuti… ...a ritardi mentali o a deficit cognitivi ...a deficit sensoriali o motori ....allo scarso impegno ....a fattori emotivi e/o psicologici ....a fattori legati al contesto familiare, socio-economica, culturale e scolastico Alcuni dati Il disturbo più diffuso è la dislessia (45% delle diagnosi), seguono la disortografia (20,8%), la discalculia (19,3%) e la disgrafia (17,4%), anche se più disturbi possono essere presenti in un solo apprendente. Nella scuola primaria la percentuale di alunni con DSA è di 1,95%, nella secondaria di primo grado del 5,40% e nella secondaria di secondo grado del 4,03%. A livello territoriale: nel Nord-Ovest i dati indicano una percentuale del 4,5% sul totale nel Centro del 3,5%, nel Nord-Est del 3,3% e nel Sud dell'1,4%.
L'istruzione gioca un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo economico di un paese, specialme... more L'istruzione gioca un ruolo importante nel sostenere lo sviluppo economico di un paese, specialmente in uno in fase di crescita come l'India. Oggigiorno gli studenti sono sempre più tecnologici e avanzati rispetto al passato, l'apprendimento e l'insegnamento cambiano giorno per giorno. Le Tecnologie per l'Informazione e la Comunicazione (TIC) sono strumenti potenti in grado di cambiare e riformare l'istruzione, introducendo nuove metodologie di insegnamento e di ricerca, così come nel fornire servizi educativi per l'apprendimento on line, l'insegnamento e la ricerca collaborativa. La classe digitale, i laboratori sono introdotti insieme all'automazione per mantenere e gestire tutte le attività accademiche. Il cloud computing sta aprendo nuovi orizzonti per vari settori commerciali, ma anche per quello che riguarda il campo dell'istruzione. Il cloud computing sta cambiando le modalità dell'apprendimento individuale e di quello interattivo. In questo articolo discuteremo l'uso delle piattaforme di cloud computing, come soluzione per gli istituti educativi, le quali probabilmente avranno un impatto significativo sui nuovi ambienti di insegnamento e apprendimento.
Nel mondo della scuola, tuttavia, qual è la situazione? L'ultima "notizia" concreta risale infatt... more Nel mondo della scuola, tuttavia, qual è la situazione? L'ultima "notizia" concreta risale infatti al 2018, con la pubblicazione del cosiddetto "decalogo", ovvero "Dieci punti per l'uso dei dispositivi mobili a scuola BYOD-Bring your own device" da parte dell'allora MIUR. Un documento in qualche modo "anomalo", voluto dalla Ministra dell'epoca, al quale non è seguito alcun provvedimento formale, né la pubblicazione del più articolato rapporto realizzato dalla commissione ministeriale, della quale chi scrive era tra i componenti. Cosa sarà mai accaduto, nelle scuole, in questo lasso di tempo? Questo numero di Bricks vuole, come nello stile della rivista, raccontare alcune esperienze sul campo, senza pretesa di dare risposte definitive alla dicotomia, tuttora presente, tra chi pensa che sia meglio evitare l'uso tout court, magari ricordando l'esempio francese della (più presunta che reale) "probizione" all'uso degli smartphone nelle scuole, e chi invece vede comunque non soltanto qualche opportunità ma anche, in qualche modo, una necessità educativa nel parlare (e praticare) un uso consapevole, con regole condivise e nell'ottica sia dello sviluppo di competenze che di auto-regolazione nell'utilizzo di ogni tipo di tecnologia, a casa e a scuola. Più in dettaglio, in questo numero, troverete i seguenti articoli: Andrea Raciti parla, riferendosi agli smartphone nelle mani di bambini e ragazzi, di "una vera e propria emergenza educativa". E' la scuola che deve educarli ad un uso consapevole. Ma come si fa a educare a un utilizzo consapevole dello smartphone se in classe lo si tiene chiuso in una cassettina? Giulia Caminada esplora l'ambito delle materie letterarie in una scuola media: narrazione fotografica (professionale) e riscrittura dei Promessi Sposi in due articoli illuminanti e di grande ispirazione. Luca Botturi propone entusiasmanti progettualità che sconfinano nell'ambito cinematografico, fino ad arrivare al Festival del Cinema di Locarno, con l'iniziativa "One-frame Movie: quattro percorsi per proporre lo smartphone come strumento creativo in classe. " Roberto Sconocchini, maestro in una scuola primaria, ricorda quando portava in classe, da casa, il suo pesante computer e ne confronta le caratteristiche con quelle di un odierno smartphone mille volte più potente. Poi ci offre una carrellata di strumenti che permettono di usare lo smartphone per raccontare, per test e quiz, per la realtà virtuale e aumentata. Alfonso D'Ambrosio ci aveva già raccontato come i sensori di cui lo smartphone è dotato lo rendono uno strumento prezioso per l'insegnamento e lo studio della fisica, materia che insegnava fino a quest'anno quando è divenuto un DS. In questo articolo ci parla ancora dell'uso dello smartphone, abbinato a una termocamera, per attività di laboratorio relative alla Scienza del calore. Valeria Lombardi e Valeria Pancucci sono due insegnanti di Lettere in Secondarie di primo grado, l'una in provincia di Caserta, l'altra in provincia di Brescia che collaborano, e fanno collaborare i propri allievi, a 9 BRICKS-1-2020 distanza. Qui ci raccontano una caccia al tesoro tramite QR Code organizzata per due delle loro classi. Ovviamente con uso dello smartphone. Marialuisa Suizzo, Alessandra Di Falco e Antonella Cuntreri sono docenti in una scuola primaria di Ragusa. Hanno chiesto ai loro studenti di quinta di creare, in gruppo ed in modalità cooperativa, una storia ambientata in alcune Regioni italiane e successivamente di animarla producendo un video. Lo smartphone è stato uno strumento indispensabile. Francesca De Vitis riflette su un'esperienza condotta da due docenti in una scuola dell'infanzia di una piccola città pugliese, recentemente ristrutturata con installazione di LIM. Le attività didattiche della scuola dell'infanzia sono centrate prevalentemente sullo svolgimento di attività manipolative, ma anche la LIM (e lo smartphone) richiedono la manualità del touch. Ed ecco, in paralelo, i mattoncini Lego e quelli virtualki della App Lego. Rosa Agneta e Elisabetta Caputo, docenti della Secondaria di primo grado, presentano un'esperienza di digital cooperative learning con l'uso di Kahoot!. Il cellulare multimediale come strumento per effettuare una verifica interdisciplinare di matematica e geografia. Flavia Giannoli, insegnante liceale, dopo un'introduzione alle classi OBS, Open-BYOD-Flipped, basate su un ambiente di eLearnig, sui dispositivi mobili degli studenti e sull'uso di risorse educative aperte, racconta quattro diverse esperienze concrete. Ne conclude che i dispositivi mobili sono una grande opportunità. Carmelina Maurizio e Marina Porta presentano un'esperienza di uso degli smartphone per l'insegnamento dell'inglese in una scuola serale a indirizzo commerciale di Torino, con un target adulto e una forte presenza di non italiani, con una pluralità di lingue madri. "L'esperienza-scrivono-attesta che lo smartphone può essere a tutti gli effetti un valido strumento didattico". Aurora Mangiarotti e Rosangela Mapelli ci raccontano un uso del cellulare come laboratorio ubiquo e a disposizione di tutti per sperimentare ed imparare la scienza, e ci suggeriscono 3 app per apprendere giocando le scienze, in particolare fisica biologia, in modalità anche molto interattive con l'ambiente fisico circostante. Pietro Alviti, come altri in questo numero, affronta l'uso dello smartphone in classe nella migliore delle modalità del 'giusto mezzo' , che tra il Diavolo e l'acquasanta sceglie di puntare sugli allievi che diventano loro "gli insegnanti, i tutores dei docenti, i tecnici da chiamare in caso di difficoltà, gli innovatori da stimolare. " David Del Carlo insegna storia e filosofia in un liceo. Ai suoi studenti ha fatto realizzare una mostra multimediale in realtà aumentata. L'utilizzo dello smartphone è risultato indispensabile in ciascuna fase dell'attività. Lia De Marco presenta un'altra esperienza liceale "Filosofare BYOD" proposta da alcuni anni agli studenti di terza, quarta e quinta. L'esperienza ha evidenziato che è possibile l'implementazione di nuovi modi di 10 Gli smartphone in classe: nemici o strumenti di apprendimento? apprendimento interattivo e trasversale basata sulla cooperazione con i compagni e gli insegnanti, utilizzando i più svariati strumenti. Come sempre le nostre rubriche.
Leggi l'informativa sulla privacy gioco e sulla sua dinamica. Un approccio di questo tipo evita c... more Leggi l'informativa sulla privacy gioco e sulla sua dinamica. Un approccio di questo tipo evita che il bambino, come il giovane e anche l'adulto, incontri grandi ostacoli nel suo percorso di apprendimento, in quanto fornisce feedback puntuali e coerenti di fronte agli eventuali successi o errori che consistono solitamente in immagini, musiche, suoni o animazioni facilmente comprensibili, come l'espressione di un personaggio felice o triste. Le strategie di insegnamento basate su supporti visivi aiutano gli alunni con autismo a processare le informazioni favorendo la comprensione dei messaggi.
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special educational needs, such as those of adults in training, who belong to very different backgrounds, both in terms of age profile and the type of course they come from type of courses of study from which they come and in particular for the massive presence of non-Italian-speaking learners, whose linguistic universe assumes considerable relevance in English language lessons.