Maria Nisii
docente di Letteratura e religione all'Issr di Torino;
insegnante di religione presso liceo scientifico Gobetti di Torino
autrice di "L'apocrifo necessario" (Effatà, 2022)
scrive su varie riviste di interesse teologico
una poesia al mese su https://ilfoglio.info/new/
podcast della PastCult:
https://www.spreaker.com/show/riscritture-bibliche
https://www.spreaker.com/podcast/maria-maddalena-donna-apocrifa--6263671
collaborazione con Biblia per la scuola: https://www.youtube.com/watch?v=TkGwAvOlJrA
insegnante di religione presso liceo scientifico Gobetti di Torino
autrice di "L'apocrifo necessario" (Effatà, 2022)
scrive su varie riviste di interesse teologico
una poesia al mese su https://ilfoglio.info/new/
podcast della PastCult:
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collaborazione con Biblia per la scuola: https://www.youtube.com/watch?v=TkGwAvOlJrA
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Papers by Maria Nisii
ricerca disciplinare: studia filosofia ma si occupa di teologia tutta la vita con grande competenza. La sua è una parola libera, talvolta sferzante, ma tale perché appassionata e il suo lavoro si comprende alla luce di una fede vissuta come impegno politico e sociale. La svolta narrativa, che lo vede sperimentatore di quel filone teologico ancor oggi più teorizzato che praticato, si esplica in tre raccolte di racconti, le cui storie fanno rivivere una galleria di personaggi biblici, storici o inventati (ma storicamente fondati, come egli stesso ci tiene a ricordare), che in modo diverso incarnano quel senso di ribellione che cova negli affamati di giustizia, a cui l’autore si sente vicino. Dunque voci soprattutto profetiche, che hanno contestato e smascherato le diverse forme in cui si è mimetizzato l’umano potere e variamente incarnate in personaggi che vivono sulla soglia o esterni al consorzio umano.
Christian Bobin, scrittore francese di testi poetico-narrativi, in cui sono
condensati la sua ricerca esistenziale e spirituale, sembra raccogliere la
proposta di teologia letteraria del domenicano Jean-Pierre Jossua, di una
teologia ancorata all’esperienza e rinvigorita dalla forza espressiva del
linguaggio letterario.
Summary – The Christ according to Bobin
Christian Bobin, French writer of poetical and narrative texts where are
condensed his existential and spiritual research, seems to assume the
proposal of literary theology of Jean-Pierre Jossua focused on a theology
based on experience and strenghten by the expressive means of literary
language
di vista in prima persona dell’ultimo romanzo di Mariapia Veladiano, che sceglie di
raccontare la storia della madre di Gesù giocando innanzitutto con il ruolo della sua
protagonista. In tanti l’hanno riletta e riscritta, affidandole nomi e caratteri con cui è stata invocata nei secoli. Veladiano le dà quindi la parola perché sia lei a raccontarsi questa
volta, ma lo fa costruendo un personaggio consapevole del destino che ha già subito –
«mi hanno raccontata in poesia, in pittura, in musica, nel vetro, nel ghiaccio immacolato,
a punto croce, sulle volte delle cattedrali e sui selciati delle piazze, a chiacchierino e col
tombolo» – mentre ri-narra la storia che «ha tagliato il tempo in due».
e poi che si tratti di una «vita di Gesù» scritta da un romanziere giapponese. A
rendere la scelta meno improbabile è evidentemente l’associazione di Shusaku
Endo con il recente film di Martin Scorsese, Silenzio (2016), tratto da un precedente romanzo dell’autore (1969). La pellicola, giustamente lodata dalla critica
cristiana, è stata accompagnata da un’ampia intervista di A. Spadaro al regista
(Civiltà cattolica, 167, 24 dicembre 2016), in cui emerge come il film sia il frutto
di un progetto durato un ventennio e dunque rifletta anche la vicenda personale
del cineasta americano.
What's Gilead, the Iowa town where Marilynne Robinson set her last three novels? For its undistinguished appearance, it is linked to Galilee, for its name of Bible origin it recalls prophecy and healing balm. Among the various characters we meet, has always lived there reverend Ames, comes back the prodigal son Jack, arrives the wandering Lila – the three main characters in Gilead, Home and Lila. Robinson tells their stories, interwoven in such a rural and insignificant Gilead, which seen by the different telling voices becomes home, father's home, Kingdom of God. Gilead is also microcosm of American land, for the presence of many religious denominations, further to the atheism and scepticism options. Moreover Gilead is home of visionary prophets, who can see beyond what appears to the eye, and then contemplate it. Gilead gives, for little or longer time, the comfort of its balm to those scattered arriving there from their hard lives. In the end Gilead heals wounds and prepares its flowered gardens waiting for resurrection. (in via di pubblicazione su Archivio Teologico Torinese)
ricerca disciplinare: studia filosofia ma si occupa di teologia tutta la vita con grande competenza. La sua è una parola libera, talvolta sferzante, ma tale perché appassionata e il suo lavoro si comprende alla luce di una fede vissuta come impegno politico e sociale. La svolta narrativa, che lo vede sperimentatore di quel filone teologico ancor oggi più teorizzato che praticato, si esplica in tre raccolte di racconti, le cui storie fanno rivivere una galleria di personaggi biblici, storici o inventati (ma storicamente fondati, come egli stesso ci tiene a ricordare), che in modo diverso incarnano quel senso di ribellione che cova negli affamati di giustizia, a cui l’autore si sente vicino. Dunque voci soprattutto profetiche, che hanno contestato e smascherato le diverse forme in cui si è mimetizzato l’umano potere e variamente incarnate in personaggi che vivono sulla soglia o esterni al consorzio umano.
Christian Bobin, scrittore francese di testi poetico-narrativi, in cui sono
condensati la sua ricerca esistenziale e spirituale, sembra raccogliere la
proposta di teologia letteraria del domenicano Jean-Pierre Jossua, di una
teologia ancorata all’esperienza e rinvigorita dalla forza espressiva del
linguaggio letterario.
Summary – The Christ according to Bobin
Christian Bobin, French writer of poetical and narrative texts where are
condensed his existential and spiritual research, seems to assume the
proposal of literary theology of Jean-Pierre Jossua focused on a theology
based on experience and strenghten by the expressive means of literary
language
di vista in prima persona dell’ultimo romanzo di Mariapia Veladiano, che sceglie di
raccontare la storia della madre di Gesù giocando innanzitutto con il ruolo della sua
protagonista. In tanti l’hanno riletta e riscritta, affidandole nomi e caratteri con cui è stata invocata nei secoli. Veladiano le dà quindi la parola perché sia lei a raccontarsi questa
volta, ma lo fa costruendo un personaggio consapevole del destino che ha già subito –
«mi hanno raccontata in poesia, in pittura, in musica, nel vetro, nel ghiaccio immacolato,
a punto croce, sulle volte delle cattedrali e sui selciati delle piazze, a chiacchierino e col
tombolo» – mentre ri-narra la storia che «ha tagliato il tempo in due».
e poi che si tratti di una «vita di Gesù» scritta da un romanziere giapponese. A
rendere la scelta meno improbabile è evidentemente l’associazione di Shusaku
Endo con il recente film di Martin Scorsese, Silenzio (2016), tratto da un precedente romanzo dell’autore (1969). La pellicola, giustamente lodata dalla critica
cristiana, è stata accompagnata da un’ampia intervista di A. Spadaro al regista
(Civiltà cattolica, 167, 24 dicembre 2016), in cui emerge come il film sia il frutto
di un progetto durato un ventennio e dunque rifletta anche la vicenda personale
del cineasta americano.
What's Gilead, the Iowa town where Marilynne Robinson set her last three novels? For its undistinguished appearance, it is linked to Galilee, for its name of Bible origin it recalls prophecy and healing balm. Among the various characters we meet, has always lived there reverend Ames, comes back the prodigal son Jack, arrives the wandering Lila – the three main characters in Gilead, Home and Lila. Robinson tells their stories, interwoven in such a rural and insignificant Gilead, which seen by the different telling voices becomes home, father's home, Kingdom of God. Gilead is also microcosm of American land, for the presence of many religious denominations, further to the atheism and scepticism options. Moreover Gilead is home of visionary prophets, who can see beyond what appears to the eye, and then contemplate it. Gilead gives, for little or longer time, the comfort of its balm to those scattered arriving there from their hard lives. In the end Gilead heals wounds and prepares its flowered gardens waiting for resurrection. (in via di pubblicazione su Archivio Teologico Torinese)
Una buona riscrittura biblica deve saper inquietare, toccare nel profondo, coinvolgere, animare. Non tutti i lettori accettano un tale trasporto e non tutti i testi sanno trasportare. Ma di fronte ai tanti dubbi che ancora avvolgono il magma eterogeneo che abbiamo tentato di maneggiare, di una cosa siamo certi: è riscrittura la parola capace di resurrezione.