in I TONDI DI VENEZIA E DUMBARTON OAKS: ARTE E IDEOLOGIA IMPERIALE TRA BISANZIO E VENEZIA = THE TONDI IN VENICE AND DUMBARTON OAKS: ART AND IMPERIAL IDEOLOGY BETWEEN BYZANTIUM AND VENICE, ed. by N. Zorzi, L. Lazzarini & A. Berger, Roma, Viella 2019 (Centro Tedesco di Studi Veneziani, Venetiana 21), 2019
Mara Mason Un imperatore bizantino a Venezia. Osservazioni sulla tecnica e sullo stile del tondo ... more Mara Mason Un imperatore bizantino a Venezia. Osservazioni sulla tecnica e sullo stile del tondo Angaran 1. Lo studio della scultura figurativa mediobizantina da sempre si intreccia con le problematiche attributive intorno alla scultura veneziana di XI, XII e XIII secolo, variamente qualificata sotto le categorie di bizantina, veneto-bizantina o bizantineggiante. Privata della funzione originaria, decontestualizzata, esibita come bottino, talora reimpiegata come semplice materiale da costruzione, la scultura figurativa bizantina ha subito una dispersione pari-forse-soltanto all'oreficeria: pochissime e spesso estremamente lacunose sono dunque le opere ascrivibili con certezza a Costantinopoli, mentre larga parte dei pezzi meglio conservati e artisticamente più pregevoli sono sparsi in musei e collezioni del mondo occidentale, e soprattutto nelle chiese di Venezia e del litorale adriatico. Così, se, da una parte, la cospicua presenza di materiale "bizantino" a Venezia costituisce la più ampia e articolata testimonianza della scultura figurativa mediobizantina, dall'altra tale discrepanza quantitativa rispetto ai contesti originari (siano essi Costantinopoli o le province dell'impero bizantino) ha finito col sollevare dubbi e opinioni contrastanti circa l'autenticità di molte opere, ritenute non più acquisizioni dall'Oriente bizantino, bensì frutto dell'attività di abili scultori veneziani. Grazie all'appoggio di pareri autorevoli, come quelli di Demus, di Grabar e di Weitzmann, 1
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