Papers by Alessandro Pisani
Le Jenny-Haniver nei quadri di Bosch e nei cabinets e Wurderkammern Un nobile viaggiatore che, in... more Le Jenny-Haniver nei quadri di Bosch e nei cabinets e Wurderkammern Un nobile viaggiatore che, in un tempo a cavallo tra XV e XVI secolo, si fosse trovato a visitare la ricca Wunderkammer di un curioso e non meno dovizioso collezionista del Nord-Europa, seppur già stupito e sconcertato dai bizzarri ospiti di quella collezione, non avrebbe potuto non trasalire di fronte a un particolare: un terrificante mostro di forma romboidale che, ne era certo, aveva visto raffigurato nel dipinto di un artista fiammingo quando, verso la fine del 1505 1 , assistette all'acquisto del trittico da parte di Filippo il Bello. Si trattava del trittico di Hieronymus Bosch La tentazione di sant'Antonio (ora al Museo Nacional de Arte Antiga di Lisbona), nel quale, nell'angolo inferiore destro del pannello centrale, tra un pesce di rosso mantellato e con corazza, un demone in abiti da religioso che celebra messa e un filosofo imprigionato nel corpo di un pesce e che, invano, cerca di leggere un testo posto al di là di una grata, compare la figura di un mostro disgustoso, lo stesso, appunto, che vedeva, essiccato, nella Wunderkammer del ricco collezionista.
Drafts by Alessandro Pisani
In questi ultimi decenni c’è a chi piace vedere nella ‘rivoluzione digitale’ nuovi rischi – per e... more In questi ultimi decenni c’è a chi piace vedere nella ‘rivoluzione digitale’ nuovi rischi – per esempio quello che verrebbe ad affliggere la tutela della proprietà intellettuale a causa dei minimi costi della riproduzione delle opere e della loro evanescente tracciabilità, dato che ogni “riproduzione” digitale è, a sua volta, un “originale”, diversamente da quello che avviene allorché la riproduzione di un’opera è affidata a una tipografia tradizionale o a uno studio di registrazione – e nuovi pericoli per i poteri costituiti, pericoli e rischi ai quali si deve rispondere, qualcuno pensa, con strumenti affatto nuovi e inusitati. In realtà c’è molto meno di nuovo di quanto a qualcuno piaccia o al quale sia conveniente credere. Nuova è sicuramente la scala o, meglio, neanche nuova ma di ben più ampia portata: dalle poche copie di un’opera che un
amanuense (o, piuttosto, uno scriptorium) poteva riprodurre in un arco ragionevole di tempo, al qualche centinaio che rappresentava
la capacità di una tipografia tradizionale, fino alla riproducibilità potenzialmente infinita che caratterizza l’era digitale e che ha i suoi limiti solamente in quelli fisici e in quelli economici, questi ultimi in diminuzione progressiva, sebbene non parallela e speculare al miglioramento delle prestazioni e all’aumento delle capacità di immagazzinamento. Se ne offre una dimostrazione mediante l'analisi di quattro "casi" bibliografici, quello delle "Nouvelles Ecclésiastiques", quello dei libelli legati alla controversie antigesuitiche del XVIII secolo, quello del "Corriero svaligiato" di Ferrante Pallavicino e quello del "Dragon Rouge" attribuito a un certo Antonio Venitiano detto 'del Rabina'.
Uploads
Papers by Alessandro Pisani
Drafts by Alessandro Pisani
amanuense (o, piuttosto, uno scriptorium) poteva riprodurre in un arco ragionevole di tempo, al qualche centinaio che rappresentava
la capacità di una tipografia tradizionale, fino alla riproducibilità potenzialmente infinita che caratterizza l’era digitale e che ha i suoi limiti solamente in quelli fisici e in quelli economici, questi ultimi in diminuzione progressiva, sebbene non parallela e speculare al miglioramento delle prestazioni e all’aumento delle capacità di immagazzinamento. Se ne offre una dimostrazione mediante l'analisi di quattro "casi" bibliografici, quello delle "Nouvelles Ecclésiastiques", quello dei libelli legati alla controversie antigesuitiche del XVIII secolo, quello del "Corriero svaligiato" di Ferrante Pallavicino e quello del "Dragon Rouge" attribuito a un certo Antonio Venitiano detto 'del Rabina'.
amanuense (o, piuttosto, uno scriptorium) poteva riprodurre in un arco ragionevole di tempo, al qualche centinaio che rappresentava
la capacità di una tipografia tradizionale, fino alla riproducibilità potenzialmente infinita che caratterizza l’era digitale e che ha i suoi limiti solamente in quelli fisici e in quelli economici, questi ultimi in diminuzione progressiva, sebbene non parallela e speculare al miglioramento delle prestazioni e all’aumento delle capacità di immagazzinamento. Se ne offre una dimostrazione mediante l'analisi di quattro "casi" bibliografici, quello delle "Nouvelles Ecclésiastiques", quello dei libelli legati alla controversie antigesuitiche del XVIII secolo, quello del "Corriero svaligiato" di Ferrante Pallavicino e quello del "Dragon Rouge" attribuito a un certo Antonio Venitiano detto 'del Rabina'.