Ab Aqua - Centro Studi Idrostrategici
Il Centro Studi AB AQUA è dedicato all’approfondimento e alla diffusione delle conoscenze relative al valore strategico dell’acqua, elemento sempre più prezioso, non infinito e spesso all’origine di tensioni a livello internazionale. Come rilevato dall’OMM (Organizzazione Mondiale della Meteorologia) nel suo recente rapporto sullo stato della crisi idrica nel mondo, la disponibilità di acqua dolce è fortemente diminuita negli ultimi venti anni e la situazione sta peggiorando, al punto che ben 107 Paesi non riusciranno a raggiungere l'obiettivo di gestire in modo sostenibile le proprie risorse idriche entro il 2030.
La percezione del valore dell’acqua, essenziale fonte di vita sul pianeta, appare distorta: gli abitanti del-le regioni più ricche del prezioso liquido non sembrano prendere in considerazione il valore enorme attribuito ad esso dalle popolazioni di aree del mondo dove l’acqua scarseggia, né della valenza strategica che l’acqua può assumere nelle relazioni tra Stati. Il controllo dell’acqua, infatti, sarà sempre più causa di tensioni e conflitti: dal Medio Oriente all’Africa al Sud Est asiatico, sono numerosi i focolai che potrebbero sfociare in vere e proprie guerre per l’oro blu.
AB AQUA lavora per una maggiore sensibilizzazione su tali tematiche e, di conseguenza, sulla forte va-lenza che la gestione dell’acqua sempre più assume in campo strategico, economico, ambientale, milita-re, energetico e finanziario. Fondato di recente, il Centro Studi AB AQUA, apolitico e senza fini di lu-cro, costituisce un nucleo di attività e studio in grado di sviluppare significative collaborazioni con analoghi Centri di ricerca, Università ed Entità accademiche italiane e straniere, Istituzioni, Fondazioni ed aziende.
La percezione del valore dell’acqua, essenziale fonte di vita sul pianeta, appare distorta: gli abitanti del-le regioni più ricche del prezioso liquido non sembrano prendere in considerazione il valore enorme attribuito ad esso dalle popolazioni di aree del mondo dove l’acqua scarseggia, né della valenza strategica che l’acqua può assumere nelle relazioni tra Stati. Il controllo dell’acqua, infatti, sarà sempre più causa di tensioni e conflitti: dal Medio Oriente all’Africa al Sud Est asiatico, sono numerosi i focolai che potrebbero sfociare in vere e proprie guerre per l’oro blu.
AB AQUA lavora per una maggiore sensibilizzazione su tali tematiche e, di conseguenza, sulla forte va-lenza che la gestione dell’acqua sempre più assume in campo strategico, economico, ambientale, milita-re, energetico e finanziario. Fondato di recente, il Centro Studi AB AQUA, apolitico e senza fini di lu-cro, costituisce un nucleo di attività e studio in grado di sviluppare significative collaborazioni con analoghi Centri di ricerca, Università ed Entità accademiche italiane e straniere, Istituzioni, Fondazioni ed aziende.
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Paper by Ab Aqua - Centro Studi Idrostrategici
Report by Ab Aqua - Centro Studi Idrostrategici
Le riserve di acqua dolce si stanno lentamente esaurendo, l’inquinamento sta mettendo a rischio le indispensabili fonti d’acqua per milioni di individui, il cambiamento climatico sta innalzando il livello del mare e alterando i confini, la crescita esplosiva della popolazione in alcune aree del globo sta mettendo a dura prova le risorse naturali (tra cui anche quelle idriche).
In conseguenza di ciò, oggi l’acqua sta rapidamente assumendo un ruolo centrale nelle relazioni internazionali. Sostanzialmente, non si tratta più “solo” di un elemento naturale essenziale per la vita umana; al contrario, l’acqua oggigiorno ha assunto una valenza strategica determinante. È il cosiddetto “oro blu” che, così come altri beni preziosi tra cui diamanti, petrolio e oro, gioca un ruolo fondamentale nel plasmare la politica internazionale.
Da qui a prossimi anni, la rapida urbanizzazione di massa della popolazione mondiale non farà altro che incrementare esponenzialmente la domanda di acqua per soddisfare il fabbisogno naturale, economico e industriale di una crescente moltitudine di persone. In termini di dati tangibili, si prevede che la domanda di acqua aumenterà del 60% tra il 2030 e il 2050.
Alla luce di tali previsioni, l’Idro-Geopolitica e le sue ramificazioni sui settori politici, economici e finanziari, saranno estremamente rilevanti nei prossimi anni. Lo studio di questa materia richiede un’analisi multiscala, che impiega diverse discipline accademico-scientifiche: economia, finanza, sociologia, diritto internazionale, geopolitica e storia delle relazioni internazionali.
Tutti questi elementi combinati devono essere presi in seria considerazione per supportare le prossime generazioni nell’affrontare le questioni legate all’acqua e i conflitti idrici. Nuove sfide si profilano all’orizzonte: le tensioni tra gli Stati per il controllo delle risorse sono già una pericolosa realtà in diverse parti del mondo, così come le strategie nazionaliste messe in atto da molti Paesi volte all’acquisizione di risorse idriche a danno dei popoli vicini.
L’Idro-Geopolitica sta progressivamente emergendo come indispensabile disciplina scientifica, trovando il suo spazio spinta dai crescenti costi economici e ambientali dello sviluppo di nuove forniture energetiche, dall’intensificarsi dei conflitti tra nuovi e vecchi attori e dalla crescente importanza della qualità dell’acqua per i bisogni umani fondamentali.
Tra tutti i Paesi, perché proprio il Benin? Questo piccolo Stato subsahariano rappresenta un caso particolare. A differenza di molte nazioni africane, caratterizzate da fenomeni gravi di desertificazione e crisi idriche, il Benin ha a disposizione molta acqua grazie all’abbondanza di fiumi, torrenti e laghi a varie latitudini. Tuttavia, la percentuale di agenti patogeni e inquinanti nei bacini idrici beninesi è molto elevata, rendendo di fatto quasi inutilizzabile il cospicuo patrimonio idrico nazionale. La costruzione di una #rete di pozzi artesiani, collegati tra loro da moderne canalizzazioni, potrebbe costituire una soluzione importante per la piccola nazione affacciata sul Golfo di Guinea.