Papers by Alice Vergnaghi
Storia in Lombardia, Sep 1, 2022
Luigia Mazzini Folli, nata a Lodi nel 1897, è stata un'attiva esponente della Resistenza lodigian... more Luigia Mazzini Folli, nata a Lodi nel 1897, è stata un'attiva esponente della Resistenza lodigiana e ciò le è costato la deportazione nel campo di concentramento di Ravensbrück. Nell'intervista si ricostruisce il percorso biografico della donna dagli anni giovanili fino al ritorno dal lager. Tra gli elementi di interesse dell'intervista, oltre alla partecipazione alla Resistenza e alla deportazione nel lager, da segnalare la testimonianza sulle barricate del 1922 a Parma dove Luigia Mazzini Folli ha risieduto nei primi anni '20.
Il presente lavoro è la trascrizione dell'intervista rilasciata allo storico e attuale direttore dell'ILSRECO di Lodi, Prof. Ercole Ongaro, nel 1976.
Archivio Storico Lodigiano, 2012
Con questo intervento si è tentato di dare un contributo al dibattito relativo alla partecipazion... more Con questo intervento si è tentato di dare un contributo al dibattito relativo alla partecipazione femminile al risorgimento a partire dall’analisi del ruolo sociale ricoperto dalle donne alla fine dell’ancien régime per poi poterne sottolineare i cambiamenti nel corso dell’800. Pur volendo porre in risalto alcune personalità del lodigiano, si è voluto prendere in considerazione non solo la dimensione individua- le, ma anche quella collettiva. il lento processo che porterà le donne italiane al riconoscimento dell’uguaglianza giuridica passa attraverso conquiste che possono apparire quasi insignificanti rispetto all’oggi, ma che risultarono rivoluzionarie per l’epoca.
Archivio Storico Lodigiano, 2020
Il presente lavoro racconta la seconda parte della vita di Giovanna Boccalini Barcellona, lodigia... more Il presente lavoro racconta la seconda parte della vita di Giovanna Boccalini Barcellona, lodigiana, insegnante, femminista, partigiana, politica, sindacalista di cui nell’Archivio Storico Lodigiano del 2019 era stato presentato il periodo da lei vissuto a Lodi. In questo, invece, si analizza il periodo milanese della lodigiana con particolare interesse per l’impegno politico-amministrativo ed emancipazionista a partire dalla fine della guerra di Liberazione e fino agli inizi degli anni ’50. Le tre direttrici principali che sono state seguite sono: la partecipazione al CLN lombardo, la militanza all’interno dell’UDI e l’esperienza politica nell’amministrazione comunale milanese nelle prime due Giunte postfasciste. Non potendo completamente esaurire con questo lavoro il complesso e sfaccettato ruolo svolto da Boccalini Barcellona nei tre ambiti indicati, si è deciso di mettere in luce principalmente ciò che è stato da lei fatto e promosso individuando gli elementi di continuità con la sua formazione lodigiana. Per fare ciò, sono stati ripresi alcuni episodi legati alla sua permanenza a Lodi grazie alla consultazione di fonti orali che non erano state considerate precedentemente. A questo si deve aggiungere la straordinaria scoperta nell’Archivio Privato della famiglia Boccalini-Barcellona di una consistente quantità di documenti politici che hanno permesso di ricostruire alcuni momenti fondamentali della carriera politica di Giovanna Boccalini Barcellona e hanno anche consentito di riportare alla luce il variegato universo femminile che nell’Italia liberata rivendicava la parità in tutti i settori - nella vita privata, sociale, economica e politica - e sperimentava, all’interno dell’Unione Donne Italiane, i meccanismi democratici.
Archivio Storico Lodigiano, 2019
L’articolo si propone di raccontare la vicenda biografica di una lodigiana, Giovanna Boccalini Ba... more L’articolo si propone di raccontare la vicenda biografica di una lodigiana, Giovanna Boccalini Barcellona, dalla nascita fino alla fine della Seconda guerra mondiale. L’infanzia della donna e la storia della sua famiglia offrono uno spaccato della realtà lodigiana di inizio secolo e si intrecciano con la storia di Ettore Archinti, scultore lodigiano e primo sindaco socialista di Lodi.
La specificità del diasistema economico lodigiano e l’influenza politica di Archinti furono determinanti nella formazione di Boccalini che si avvicinò ancora molto giovane al socialismo e mostrò subito una spiccata sensibilità alle tematiche relative all’emancipazione femminile che la resero protagonista a Milano, città nella quale si trasferì nel 1927, della Resistenza come fondatrice dei Gruppi di Difesa della Donna e direttrice del giornale ad essi collegato, Noi Donne. La militanza nel movimento di Liberazione la portò poi a ricoprire importanti ruoli politici prima all’interno del CLNAI e in seguito nella prima amministrazione comunale milanese postbellica, ma anche ad impegnarsi attivamente nell’UDI (Unione Donne Italiane) per l’emancipazione femminile. L’impegno politico, sindacale ed emancipazionista di Boccalini Barcellona negli anni ’50 non viene trattato in questo articolo in quanto oggetto di ulteriori e approfonditi studi che hanno già dato interessanti risultati e che saranno oggetto di altri scritti.
La singolare personalità di Boccalini Barcellona consente di ipotizzare una possibile linea di continuità tra l’esperienza emancipazionista milanese di inizio secolo e quella del secondo dopoguerra individuando nel lodigiano un territorio fertile non solo per le idee legate alla questione sociale, ma anche all’emancipazione femminile.
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Papers by Alice Vergnaghi
Il presente lavoro è la trascrizione dell'intervista rilasciata allo storico e attuale direttore dell'ILSRECO di Lodi, Prof. Ercole Ongaro, nel 1976.
La specificità del diasistema economico lodigiano e l’influenza politica di Archinti furono determinanti nella formazione di Boccalini che si avvicinò ancora molto giovane al socialismo e mostrò subito una spiccata sensibilità alle tematiche relative all’emancipazione femminile che la resero protagonista a Milano, città nella quale si trasferì nel 1927, della Resistenza come fondatrice dei Gruppi di Difesa della Donna e direttrice del giornale ad essi collegato, Noi Donne. La militanza nel movimento di Liberazione la portò poi a ricoprire importanti ruoli politici prima all’interno del CLNAI e in seguito nella prima amministrazione comunale milanese postbellica, ma anche ad impegnarsi attivamente nell’UDI (Unione Donne Italiane) per l’emancipazione femminile. L’impegno politico, sindacale ed emancipazionista di Boccalini Barcellona negli anni ’50 non viene trattato in questo articolo in quanto oggetto di ulteriori e approfonditi studi che hanno già dato interessanti risultati e che saranno oggetto di altri scritti.
La singolare personalità di Boccalini Barcellona consente di ipotizzare una possibile linea di continuità tra l’esperienza emancipazionista milanese di inizio secolo e quella del secondo dopoguerra individuando nel lodigiano un territorio fertile non solo per le idee legate alla questione sociale, ma anche all’emancipazione femminile.
Il presente lavoro è la trascrizione dell'intervista rilasciata allo storico e attuale direttore dell'ILSRECO di Lodi, Prof. Ercole Ongaro, nel 1976.
La specificità del diasistema economico lodigiano e l’influenza politica di Archinti furono determinanti nella formazione di Boccalini che si avvicinò ancora molto giovane al socialismo e mostrò subito una spiccata sensibilità alle tematiche relative all’emancipazione femminile che la resero protagonista a Milano, città nella quale si trasferì nel 1927, della Resistenza come fondatrice dei Gruppi di Difesa della Donna e direttrice del giornale ad essi collegato, Noi Donne. La militanza nel movimento di Liberazione la portò poi a ricoprire importanti ruoli politici prima all’interno del CLNAI e in seguito nella prima amministrazione comunale milanese postbellica, ma anche ad impegnarsi attivamente nell’UDI (Unione Donne Italiane) per l’emancipazione femminile. L’impegno politico, sindacale ed emancipazionista di Boccalini Barcellona negli anni ’50 non viene trattato in questo articolo in quanto oggetto di ulteriori e approfonditi studi che hanno già dato interessanti risultati e che saranno oggetto di altri scritti.
La singolare personalità di Boccalini Barcellona consente di ipotizzare una possibile linea di continuità tra l’esperienza emancipazionista milanese di inizio secolo e quella del secondo dopoguerra individuando nel lodigiano un territorio fertile non solo per le idee legate alla questione sociale, ma anche all’emancipazione femminile.