Personalmente lo uso solo d'estate, solo sulle unghie dei piedi e solo rosso. Lo smalto, però è un cosmetico di grande attualità, di grande fascino e di molteplici risultati. La moda, oggi, lo vuole semipermamente o addirittura permanente e consente di sbizzarrirsi tra mille forme e colori. Scegliere il proprio look può essere divertente e può servire anche ad esprimere la propria creatività.
Vediamo qui https://www.amichedismalto.it/storia-dello-smalto-per-unghie-tra-fascino-e-seduzione/ un po' di storia di questo cosmetico:
lo smalto per unghie è un cosmetico utilizzato fin dai tempi antichi e che veniva utilizzato per identificare lo status sociale.
In India il concetto di manicure iniziò oltre 5000 anni fa, con l’uso di henné come una vernice per unghie.
I cinesi nel 300 a.c. usarono lo smalto per unghie (una miscela a base di albume d’uovo, gelatina, cera d’api e gomma arabica) come un modo per indicare ricchezza e status sociale.
Durante la dinastia Zhou (circa 600 a.C.), veniva utilizzata la polvere d’oro e d’argento per creare i colori indossati dai nobili e in base al colore utilizzato, veniva identificato lo status sociale di una donna.
Una donna di classe media ad esempio, portava lo smalto rosa mentre oro e argento ovviamente per i nobili.
Cleopatra e Nefertiti, grandi regine anche di seduzione, furono grandi fan di hennè per la colorazione delle unghie. La prima utilizzava toni tendenti al cremisi, mentre la seconda prediligeva il rosso rubino.
Gli inca infine, furono i padri della nail art dipingendo immagini di aquile sulla punta delle dita.
Arriviamo all’epoca Vittoriana, quando divenne popolare lo smalto con olio e un pezzo di camoscio, almeno secondo si racconta in Madame Bovary di Gustave Flaubert.
e poi nel 900...
–1920: decollo dello smalto per unghie nel momento in cui la make up artist francese Michelle Ménard collaborò con la società di Charles Revson, o Revlon, così come la conosciamo oggi. Ispirata dagli smalti utilizzati per dipingere le automobili, Ménard si chiese se qualcosa di simile poteva essere applicata alle unghie. Questa sua richiesta fornì la base per gli smalti colorati.
Nel 1934 Maxwell Lappe (dentista) creò le unghie finte per le persone che avevano unghie corte e poco curate, e nel 1937 fu depositato il primo brevetto per la tecnica di estensione delle unghie.
Negli anni ’40, con la nascita del Technicolor, le aziende cosmetiche iniziarono a puntare molto sul marketing di massa. L’incredibile aumento delle vendite, dello smalto per unghie in particolare, in tempi così difficili, stimolò la creatività delle case produttrici che perfezionarono le formule e ampliarono le gamme dei colori.
–1950: furono di gran moda gli smalti Scarlet con rossetti corrispondenti. Veniva preso spunto dalle star della cinematografia che utilizzavano colori accesi (ad esempio le mani di Rita Hayworth nel film Blood and Sand del 1941).
-1960: presero piede le tonalità pallide e pastello rispetto ai rossi degli anni precedenti.
-1970: fu la volta delle unghie finte inserite sotto le cuticole per farle sembrare il più naturale possibile. La colla utilizzata non era resistente all’acqua e infatti, queste non permanevano a lungo. Nel 1978 furono introdotte le unghie acriliche e l’inventore fu un dentista (Fred Slack e l’invenzione risale al 1954).
-1980: emersero colori audaci come rossi brillanti e fucsia. Venne introdotto il primo sistema in gel UV associato alla relativa lampada.
-1990: la tonalità del rosso scuro e nero era diventata un classico, ancora molto ricercato oggi. Inoltre, ebbero successo, unghie acriliche, nail art e sono stati proposti numerosi colori.
-2000 -2010: i prodotti per l’ estensione delle unghie hanno subito miglioramenti in sicurezza e facilità d’uso. E’ cresciuto l’interesse per il settore delle unghie tale da riscuotete tuttora un clamoroso successo. Diverse forme, colori e fantasie caratterizzano tutt’oggi questo settore tale da creare un grande business tra i marchi più famosi e non solo.
E oggi, 2020, via libera a qualsiasi colore e forma! tutto è permesso, a seconda dei gusti...la chiamano nail art!
Le mie preferite, però, rimangono queste: