Papers by 6169 Carrara Centro Agenzia
La religione dei Fenici d'Oriente, così come quella di Cartagine e delle colonie occidentali, con... more La religione dei Fenici d'Oriente, così come quella di Cartagine e delle colonie occidentali, consisteva in un sistema politeistico. Ogni centro cittadino possedeva un proprio pantheon e proprie divinità tutelari, pur nel contesto di una comune tradizione che autorizza a parlare di «religione fenicia». La relativa diversificazione locale dei culti costituiva tuttavia un mezzo di diversificazione culturale, attraverso cui ciascuna città affermava la propria specifica identità. Fonti di conoscenza per la religione fenicia sono le iscrizioni locali (anche se laconiche e ripetitive), importanti anche per gli elementi teofori presenti nell'antroponimia. Gli autori classici forniscono spesso equiparazioni o interpretazioni di dèi fenici in relazione a divinità greche e romane, mentre l'Antico Testamento, documenti egiziani e mesopotamici, ma soprattutto i testi di --> Ugarit offrono dati di primaria importanza per la storia delle varie divinità. La mitologia fenicia e punica è assai poco nota per mancanza di testimonianze dirette e si conoscono solo episodi frammentari o brevi notizie sparse in fonti greche e latine. Unica eccezione è il materiale tramandato da Filone di Biblo, che scrisse in greco nel II sec. d.C. ed i cui frammenti della «Storia fenicia» sono stati conservati da Eusebio di Cesarea (IV sec. d.C.), che li cita polemicamente per combatterne i contenuti pagani. Filone afferma di avere raccolto l'eredità di un leggendario sacerdote fenicio, Sancuniaton, attivo all'epoca della guerra di Troia. Nei suoi materiali, in cui sono narrate le credenze intorno alla cosmogonia, alle origini della cultura ed alla teogonia, si può cogliere un nucleo genuino di mitologia fenicia, anche se rielaborato dalla tradizione e trasformato da mode culturali come l'Evemerismo. Nei pantheon delle città fenicie si individuano alcuni elementi strutturali comuni e caratteristici. Al loro vertice si trova infatti una coppia costituita da un dio (detto baal o adon, «signore»), la cui identità varia da città a città, e da una dea (chiamata per lo più baalat, «signora»), in cui si deve riconoscere --> Astarte, complessa figura dalle funzioni assai varie: detentrice della regalità e perciò protettrice del re, garante della fertilità e della fecondità, protettrice
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