Papers by Carla Conti
Se «il risultato più importante, dal punto di vista della storia della metafisica, è la devocaliz... more Se «il risultato più importante, dal punto di vista della storia della metafisica, è la devocalizzazione del logos »[2] parlare di metafisica della voce nella prosa di Anna Maria Ortese è di per sé un invito alla lettura dei suoi testi.
Edit by Enrico Careri and Giorgio Ruberti, LIM 2014 pp 81-91
Nei primi cinquanta anni dell'Ottocento questo oggetto sonoro si dà "forma" in tutte le sue compo... more Nei primi cinquanta anni dell'Ottocento questo oggetto sonoro si dà "forma" in tutte le sue componenti morfologiche a rischio di risultare "scontraffatta". Forma come articolazione degli elementi; fomra come struttura; forma come "veste sonora".
Canzone appassionata: 90 anni tra identità e significati di CARLA CONTI Les souvenirs sont cors d... more Canzone appassionata: 90 anni tra identità e significati di CARLA CONTI Les souvenirs sont cors de chasse dont meurt le bruit parmi le vent Guillaume Apollinaire
Il titolo del mio intervento si riferisce alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Ital... more Il titolo del mio intervento si riferisce alla ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia 1 , al 1861 dunque, mentre il sottotitolo è in linea con il tema del volume: i Passatempi Musicali di Guglielmo Cottrau del 1829.
De tous les beaux arts c'est (la musique) celui qui agit le plus immédiatement sur l'âme…celui-là... more De tous les beaux arts c'est (la musique) celui qui agit le plus immédiatement sur l'âme…celui-là seul s'adresse à la source intime de l'existence, et change en entier la disposition intérieur.
La scelta di un titolo in latino per le riflessioni che seguono, di fatto incentrate sulla canzon... more La scelta di un titolo in latino per le riflessioni che seguono, di fatto incentrate sulla canzone classica napoletana, può apparire paradossale e destare curiosità. Il dato estrinseco è un'epigrafe posta sopra il portale di ingresso al civico 15 di via Carlo De Cesare a Napoli, che recita Amphyon Thebas Ego Domum ed è di Gaetano Majorano (1710-1783), celebre sopranista noto come Caffariello, che nel 1754 la fece porre sul palazzo che si era fatto costruire. I virtuosismi canori, per cui Caffariello era acclamato nei più prestigiosi teatri d'opera, sono paragonati al mitico figlio di Giove, Anfione, che fortificò la città di Tebe con la sua lira. C'è dunque una figura mitica, una città e un strumento musicale da un lato e dall'altro il canto che ha costruito una città. Non sorprenda il latino quando si parla di cose classiche e non deluda l'accostamento di Tebe a Napoli poiché, in una costruzione virtuale, utopica, Napoli è intesa classicamente come posto inaccessibile, come luogo del desiderio, dell'immanenza di qualcosa che non c'è ma il cui anelito da solo giustifica un'incessante ricerca, una strategia di avvicinamento fatta di richiami, di canti, appunto. Temevano i napoletani che tramontato il melodramma con le sue prime donne, i castrati, i miti e le leggende, non sarebbe più sorta altra alba musicale capace di consacrare il nome della città ab eterno e, invece, un secolo dopo nacque la canzone classica. E il mito si rigenerò. Con i suoi modi e i suoi tempi che hanno reso spesso difficile stabilire le coordinate spazio-temporali (considerato il nuovo senso dello spazio in termini di collocazione sociopolitica, economica e culturale in un'ottica di trasnazionalizzazione) di questo fenomeno, elementi pure indispensabili poiché e' possibile comprendere solo ciò che è circoscrivibile in un orizzonte storico ben definito in cui si sono determinate le condizioni per la sua nascita e per l'arco temporale che esso descrive. Accade, infatti, a tutti gli oggetti classici che ad un certo momento perdono i contorni reali e si tende a credere che siano sempre esistiti, predatando all'inverosimile la loro comparsa e ciò che è più pericoloso credendo che dureranno all'infinito. Per la canzone napoletana, nel tentare di datarne con una certa precisione la nascita, [...] bisogna fare i conti con due diverse «scuole di pensiero». La prima sostiene che il brano Te voglio bene assaje rappresenta l'atto di nascita della canzone d'autore, in quanto risulta il primo componimento a partecipare nel 1839 a una 1
Questo intervento è incentrato su delle storie in cui accade spesso che l'applicazione delle cate... more Questo intervento è incentrato su delle storie in cui accade spesso che l'applicazione delle categorie ermeneutiche della storia possano creare frizioni, entrando in contatto con argomenti rimasti per troppo tempo in ombra come le vicende culturali che riguardano le donne. Infatti nel nostro campo di interesse, la storia della musica, solo dagli anni Ottanta del XX secolo negli Stati Uniti si è fatto strada un filone di studi musicologici denominato Gender Musicology
Nel secolo dei lumi, che si apre con le guerre di successione spagnola, polacca e austriaca e ter... more Nel secolo dei lumi, che si apre con le guerre di successione spagnola, polacca e austriaca e termina con la rivoluzione francese, si compie il processo di reinserimento dell'Italia nella politica europea e a Napoli inizia ad affemarsi l'identità di una classe sociale che, pur chiusa nei limiti del particolarismo dinastico da un lato e nell'obbedienza al potere religioso dall'altra, aspira ai nuovi valori dell'illuminismo cercando di adattarli alla situazione più culturale che sociale del meridione. In questo clima ideologico, culturale e filosofico che cerca e costruisce un Mezzogiorno geografico da opporre al Settentrione razionalistico, Napoli diventa lo «scenario archeologico e paesaggistico della rievocazione del mondo antico» 2 , e la sua rappresentazione si struttura innanzitutto sulla musica.
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