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Camilla Parisi

Ministero della cultura, Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, Ufficio studio, ricerca e catalogazione

Ministero della cultura, Rome, Istituto autonomo Vittoriano e Palazzo Venezia, Ufficio studio, ricerca e catalogazione

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Papers by Camilla Parisi

Camilla Della Valle. La storia di una miniatrice nella cerchia di Luigi Valadier

Horti Hesperidum, 2022

In occasione della creazione a cardinale e dell'arrivo a Roma di Giovanni Carlo Bandi, zio matern... more In occasione della creazione a cardinale e dell'arrivo a Roma di Giovanni Carlo Bandi, zio materno di Pio VI Braschi (22 febbraio 1775-29 agosto 1799), diversi membri della curia presentarono sontuosi doni, di cui siamo a conoscenza grazie a un dettagliato elenco riportato nel Diario ordinario di Chracas 2. Tra gli anelli di smeraldo e i cavalli frisoni, si legge «dall'eminentissimo Antonelli, uno stuccio di cordovano, con dentro due vasi di porcellana di Sassonia guarniti in oro pieni di tabacco di Siviglia, con una scattola d'oro smaltata a blù, col ritratto nel coperchio in miniatura del regnante Sommo Pontefice, fatto dalla virtuosa signora Camilla Valle» 3. Il regalo, offerto dal cardinale senigalliese Leonardo Antonelli 4 (1730-1811), consisteva in un raffinato servizio per fumatori, composto di due vasi contenenti tabacco pregiato, a loro volta custoditi in un astuccio di pelle, e una tabacchiera d'oro.

Pioneering sculptural workshop techniques: Filippo della Valle and Francesco Cerroti in eighteenth-century Rome

Sculpture Journal, 2021

The recent blossoming of studies on central Italian sculpture of the first half of the eighteenth... more The recent blossoming of studies on central Italian sculpture of the first half of the eighteenth century has not yet focused on artistic technique. In this article, an attempt is made to introduce this subject by providing, through a series of examples, a first picture of the practice and skills of two fundamental figures of those years: the sculptor Filippo della Valle and the stonemason Francesco Cerroti. The article focuses on their technical knowledge of materials in order to highlight the production system of the sculptor’s workshop, which included the extensive use of measuring points and ruled copying frames, and the important skills of the stonemason, so as to shed new light on a type of specialization that is often little considered. This reconstruction, although very specific, raises an important issue: the semi-industrialization of sculptural practice, regarding both specific tools and the involvement of professional figures, has always been attributed to the context of ...

Dal busto alla medaglia, e ritorno. Profili stilistici e iconografici a Roma tra Seicento e primo Settecento

La collezione di medaglie di Mario Scaglia. Esercizi di lettura, a cura di Lucia Simonato, 2020

Schede – Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750

Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750, a cura di G. Dardanello, C. Gauna, M. di Macco, 2020

Di scuola in scuola: gli scultori e il dialogo con la pittura

Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750, a cura di G. Dardanello, C. Gauna, M. di Macco, 2020

Leone Pancaldi e la luce

in La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2020

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

François Duquesnoy

La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2021

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

Bellori secondo Bottari: come l'erudizione settecentesca toscana si confronta con l'antiquaria del Seicento romano

La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2021

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

SELVI, Antonio Francesco – Dizionario Biografico degli Italiani (2018)

Dizionario Biografico degli Italiani, 2018

https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-francesco-selvi_%28Dizionario-Biografico%29/

Il reliquiario rospigliosano di san Bartolomeo apostolo a Pistoia. Nuove indagini su Antonio Giorgetti

Gli allievi di Algardi, a cura di A. Bacchi, A. Nova, L. Simonato, 2019

Domenichino, Barbalonga e il "San Francesco in estasi" nella chiesa dell'Immacolata Concezione a Roma

NUOVI STUDI RIVISTA DI ARTE ANTICA E MODERNA, 2016

uscì comunque a gestire per l'intero arco del proprio soggiorno romano anche autonome commissioni... more uscì comunque a gestire per l'intero arco del proprio soggiorno romano anche autonome commissioni: dal momento che non sono noti quadri del suo periodo giovanile messinese, si tratta delle prime opere che di lui conosciamo. Una di queste dovette essere la pala d'altare rappresentante La Vergine con san Bonaventura e san Girolamo per la cappella Pierleoni nella chiesa di San Bonaventura, ora Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi, all'epoca occupata dai frati cappuccini, sotto la cui regia venne probabilmente gestita la commissione della pala. Riferito erroneamente all'architetto dell'Ordine Michele da Bergamo, un prezioso manoscritto redatto dal 12 febbraio 1626 all'aprile 1631 (ma integrato da alcune annotazioni anche dei due anni successivi), largamente inedito e conservato oggi presso l'archivio del Convento della Concezione, permette di ricapitolare i margini cronologici della vicenda. La tela non può essere precedente al 1627, che è l'anno di edificazione della cappella Pierleoni, e non può essere successiva al 1631, perché, nonostante Urbano VIII avesse concesso la chiesa ora su Via Vittorio Veneto ai frati cappuccini il 12 febbraio del 1626, questi non vi entrarono fino a alla primavera del 1631, quando, il 27 aprile, vi fu traslato il corpo di san Felice da Cantalice 9 . Riferita a estremi così circoscritti (1627-aprile 1631) l'importante commissione potrebbe giustificare una cronologia per l'attività romana di Barbalonga in leggero anticipo rispetto alla prima attestazione documentaria , di cui siamo ora a conoscenza. Già nella primavera del 1630, d'altra parte, il pittore siciliano eseguiva un'altra pala, ricordata tanto da Giovan Pietro Bellori quanto da Carlo Cesare Malvasia, per la cappella dei Santi Teatini nella chiesa di San Silvestro al Quirinale, raffigurante Dio Padre che appare ai santi Gaetano ed Andrea Avellino 10 .

Books by Camilla Parisi

Filippo della Valle scultore 1698-1768. La vita, le opere, i contemporanei

Filippo della Valle scultore 1698-1768. La vita, le opere, i contemporanei, Dario Cimorelli editore, 2024

Camilla Della Valle. La storia di una miniatrice nella cerchia di Luigi Valadier

Horti Hesperidum, 2022

In occasione della creazione a cardinale e dell'arrivo a Roma di Giovanni Carlo Bandi, zio matern... more In occasione della creazione a cardinale e dell'arrivo a Roma di Giovanni Carlo Bandi, zio materno di Pio VI Braschi (22 febbraio 1775-29 agosto 1799), diversi membri della curia presentarono sontuosi doni, di cui siamo a conoscenza grazie a un dettagliato elenco riportato nel Diario ordinario di Chracas 2. Tra gli anelli di smeraldo e i cavalli frisoni, si legge «dall'eminentissimo Antonelli, uno stuccio di cordovano, con dentro due vasi di porcellana di Sassonia guarniti in oro pieni di tabacco di Siviglia, con una scattola d'oro smaltata a blù, col ritratto nel coperchio in miniatura del regnante Sommo Pontefice, fatto dalla virtuosa signora Camilla Valle» 3. Il regalo, offerto dal cardinale senigalliese Leonardo Antonelli 4 (1730-1811), consisteva in un raffinato servizio per fumatori, composto di due vasi contenenti tabacco pregiato, a loro volta custoditi in un astuccio di pelle, e una tabacchiera d'oro.

Pioneering sculptural workshop techniques: Filippo della Valle and Francesco Cerroti in eighteenth-century Rome

Sculpture Journal, 2021

The recent blossoming of studies on central Italian sculpture of the first half of the eighteenth... more The recent blossoming of studies on central Italian sculpture of the first half of the eighteenth century has not yet focused on artistic technique. In this article, an attempt is made to introduce this subject by providing, through a series of examples, a first picture of the practice and skills of two fundamental figures of those years: the sculptor Filippo della Valle and the stonemason Francesco Cerroti. The article focuses on their technical knowledge of materials in order to highlight the production system of the sculptor’s workshop, which included the extensive use of measuring points and ruled copying frames, and the important skills of the stonemason, so as to shed new light on a type of specialization that is often little considered. This reconstruction, although very specific, raises an important issue: the semi-industrialization of sculptural practice, regarding both specific tools and the involvement of professional figures, has always been attributed to the context of ...

Dal busto alla medaglia, e ritorno. Profili stilistici e iconografici a Roma tra Seicento e primo Settecento

La collezione di medaglie di Mario Scaglia. Esercizi di lettura, a cura di Lucia Simonato, 2020

Schede – Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750

Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750, a cura di G. Dardanello, C. Gauna, M. di Macco, 2020

Di scuola in scuola: gli scultori e il dialogo con la pittura

Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750, a cura di G. Dardanello, C. Gauna, M. di Macco, 2020

Leone Pancaldi e la luce

in La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2020

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

François Duquesnoy

La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2021

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

Bellori secondo Bottari: come l'erudizione settecentesca toscana si confronta con l'antiquaria del Seicento romano

La tradizione dell’“Ideale classico” nelle arti figurative dal Seicento al Novecento, a cura di Michela di Macco, Silvia Ginzburg, Quaderni di Ricerca della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, 2021

La tradizione dell'"Ideale classico" nelle arti figurative dal Seicento al Novecento a cura di Mi... more

SELVI, Antonio Francesco – Dizionario Biografico degli Italiani (2018)

Dizionario Biografico degli Italiani, 2018

https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-francesco-selvi_%28Dizionario-Biografico%29/

Il reliquiario rospigliosano di san Bartolomeo apostolo a Pistoia. Nuove indagini su Antonio Giorgetti

Gli allievi di Algardi, a cura di A. Bacchi, A. Nova, L. Simonato, 2019

Domenichino, Barbalonga e il "San Francesco in estasi" nella chiesa dell'Immacolata Concezione a Roma

NUOVI STUDI RIVISTA DI ARTE ANTICA E MODERNA, 2016

uscì comunque a gestire per l'intero arco del proprio soggiorno romano anche autonome commissioni... more uscì comunque a gestire per l'intero arco del proprio soggiorno romano anche autonome commissioni: dal momento che non sono noti quadri del suo periodo giovanile messinese, si tratta delle prime opere che di lui conosciamo. Una di queste dovette essere la pala d'altare rappresentante La Vergine con san Bonaventura e san Girolamo per la cappella Pierleoni nella chiesa di San Bonaventura, ora Santa Croce e San Bonaventura dei Lucchesi, all'epoca occupata dai frati cappuccini, sotto la cui regia venne probabilmente gestita la commissione della pala. Riferito erroneamente all'architetto dell'Ordine Michele da Bergamo, un prezioso manoscritto redatto dal 12 febbraio 1626 all'aprile 1631 (ma integrato da alcune annotazioni anche dei due anni successivi), largamente inedito e conservato oggi presso l'archivio del Convento della Concezione, permette di ricapitolare i margini cronologici della vicenda. La tela non può essere precedente al 1627, che è l'anno di edificazione della cappella Pierleoni, e non può essere successiva al 1631, perché, nonostante Urbano VIII avesse concesso la chiesa ora su Via Vittorio Veneto ai frati cappuccini il 12 febbraio del 1626, questi non vi entrarono fino a alla primavera del 1631, quando, il 27 aprile, vi fu traslato il corpo di san Felice da Cantalice 9 . Riferita a estremi così circoscritti (1627-aprile 1631) l'importante commissione potrebbe giustificare una cronologia per l'attività romana di Barbalonga in leggero anticipo rispetto alla prima attestazione documentaria , di cui siamo ora a conoscenza. Già nella primavera del 1630, d'altra parte, il pittore siciliano eseguiva un'altra pala, ricordata tanto da Giovan Pietro Bellori quanto da Carlo Cesare Malvasia, per la cappella dei Santi Teatini nella chiesa di San Silvestro al Quirinale, raffigurante Dio Padre che appare ai santi Gaetano ed Andrea Avellino 10 .

Filippo della Valle scultore 1698-1768. La vita, le opere, i contemporanei

Filippo della Valle scultore 1698-1768. La vita, le opere, i contemporanei, Dario Cimorelli editore, 2024